E' Ranieri Ferrara il nuovo segretario del Pd di Piazza Armerina. Segretario "tesserofero" (portatore di tessere), autodefinitosi in più occasioni referente dell'area Lumia, dalla quale solo per l'occasione della due giorni del 16 e 17 ottobre è stato costretto ad emanciparsi, pena l'autoesclusione dall'agone congressuale per ordini superiori, ha accettato di "contaminarsi" con altre entità non ben circoscrivibili, riuscendo così ad essere eletto con la partecipazione al voto soltanto di appena la metà della base del partito avente diritto al voto. Da qualcuno definito malignamente segretario d'azienda, terzo segretario dopo i due dimissionari Concetto Prestifilippo e Alessandra Tigano, vedremo quanto resisterà in carica. Congresso grottesco, in cui non si è neppure votato per la segreteria provinciale, con il seggio aperto in vistoso ritardo rispetto ai tempi annunciati e votati all'unanimità dall'Assemblea e snobbato appunto per una serie di motivi da metà del partito. Una segreteria nei fatti disconosciuta dalla Giunta intera e dai nomi più rappresentativi del Pd, che hanno deciso di non contrapporre alcuna lista, come forma democratica e civile di protesta, prendendo così vistosamente le distanze rispetto ai metodi da Prima Repubblica utilizzati per raggiungere l'obiettivo. Intanto il Partito in città, con il neo segretario uscito vincente dalle urne in quanto unico candidato alla carica, per l'ennesima volta ha perso l'occasione per essere anche convincente. Martedì in Consiglio comunale in sede di riequilibrio di bilancio vedremo come si comporteranno i consiglieri autodefinitisi autonomisti Pd (Capizzi, Failla, Azzolina, Centonze, Monasteri), a detta dello stesso Ferrara padri estensori del documento anti-Nigrelli che è poi la bislacca mozione congressuale con relativa richiesta di azzeramento della Giunta di governo cittadino monocolore Pd (il segretario + i 5 consiglieri cosidddetti autonomisti + un vecchio saggio ad hoc sommati equivalgono esattamente al numero degli assessorati a disposizione dopo l'eventuale azzeramento), nonchè esecutori materiali delle fantasmagoriche strategie politiche di un paio di ex socialisti di grande spessore della Primissima Repubblica. A Ferrara il compito di far quadrare il cerchio in questo bailamme generale. Altro che teatrino della politica. Qui siamo andati ben oltre. Siamo sul genere degli illusionismi alla David Copperfield. Solo che stavolta non abbiamo Claudia Schiffer dietro le quinte, bensì qualche triste burattinaio di provincia.
lunedì 18 ottobre 2010
sabato 2 ottobre 2010
A Piazza Armerina sospese le sterilizzazioni dei cani randagi - il Comune chiede l'intervento del Prefetto
Sospeso il servizio di sterilizzazione dei cani randagi. Il Vicesindaco di Piazza Armerina Teodoro Ribilotta e l’Assessore alla Sanità Innocenzo Di Carlo, nel corso della conferenza stampa del 30 settembre convocata presso la Sala delle luci, hanno informato che lunedì 27 di concerto con l’Azienda sanitaria provinciale sarebbero dovute partire le sterilizzazioni di cinque cani, già individuati e prelevati, nei locali della Ronza messi a disposizione dall’Azienda Foreste e Demani. Infatti, l’Amministrazione Nigrelli sul tema è stata pioniera in provincia, avendo già effettuato la microchippatura dell’intera popolazione canina del territorio e sarebbe stata pioniera anche questa volta se lunedì 27, a processo già iniziato e con i cani già prelevati, non le fosse stato comunicato che le sterilizzazioni non sarebbero potute partire per problemi non precisati. Il Comune così ha dovuto allocare provvisoriamente e per qualche giorno i cani presso i locali di contumacia dell’area ex Siace, dove i volontari delle associazioni animaliste si sono recati per prestare loro le dovute cure, in attesa che le altre istituzioni coinvolte consentano le sterilizzazioni programmate. E’ noto che sul sito della Ronza, di proprietà regionale, sono presenti un ambulatorio veterinario e, provenienti da un vecchio canile, dei box a parte per il ricovero pre e post-operatorio. Da qualche anno su quella sede gravitano i volontari della LIPU, che sono stati autorizzati ad utilizzare i locali per gli interventi sui volatili. Il sospetto di qualcuno è che vi sia stato all’ultimo momento un loro intervento teso a stoppare l’attività di sterilizzazione canina, anche se non se ne conoscono i termini. Tuttavia, non è accettabile, qualunque siano i motivi della diatriba, che ad un’Amministrazione comunale che vuole fare il suo dovere dopo anni di passate Amministrazioni a dir poco distratte sul tema, venga impedito di farlo. Ci troviamo infatti in una situazione di grave emergenza e sicuramente l’azione combinata della microchippatura canina con la sterilizzazione dei cani avrebbe potuto scongiurare pericoli per la salute e l’incolumità dei cittadini. Adesso la parola passa al Prefetto di Enna che, allertato dall’Amministrazione Nigrelli, ha già garantito il suo intervento per sbloccare l’impasse. A questo punto, è auspicabile la convocazione di un tavolo tecnico con tutti gli attori della vicenda, compresi quelli che, inspiegabilmente, tentano di bloccare l’intervento del Comune di Piazza Armerina.
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