
Insomma, cara femmina piazzese (non utilizzo il termine "femmina" a caso) torna "a fare la calzetta" (cito espressamente uno stralcio tratto da uno degli interventi più illuminati di un soggetto verosimilmente laureato)...se concordi con la scelta delle strisce blu non è perchè la città è più ordinata e meno caotica ma perchè sei amica del potente di turno...se consideri deprecabile il comportamento di un premier che utilizza la sua carica allo scopo di asservirla alla cancellazione dei suoi problemi giudiziari con leggine ad hoc anticostituzionali ed irragionevoli è perchè sei di parte e giù con i riferimenti ai tuoi parenti, etc...se scrivi sul tema del perchè gli uomini vanno con le trans ecco piombarti addosso offese sul piano personale, etc...ma alla fine il risultato è sempre lo stesso, ogni illuminato intervento del fantomatico e quasi-anonimo professionista della bistrattazione misogina si conclude con la lapidaria affermazione: "Voi femministe siete tutte uguali..."
Vorrei rispondergli: "Eh, sì, dottor Azzeccagarbugli, noi donne emancipate siamo tutte uguali: la nostra dignità è sacra e comprendiamo fino in fondo che è fin troppo facile rispondere ad una donna che non la pensa come lei liquidandola con battutacce medievaleggianti e reazionarie sul suo presunto femminismo..."
Ma preferisco non rispondere alle provocazioni. Dopotutto, ognuno ha gli amici che si merita. E io non ho l'abitudine di interloquire con chi frequenta oscuri strateghi e politicanti da bar...
P.S. se la definizione di femminismo è "la convinzione che il sesso biologico non dovrebbe essere un fattore pre-determinante che modella l'identità sociale o i diritti sociopolitici o economici della persona"...
...basterebbe andare a rileggere l'art. 3 della nostra Costituzione per dichiararsi tutti (uomini o donne non importa) femministi...
Art. 3 della Costituzione
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Che dire? Meno male che i Costituenti non erano misogini...
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