PER DIAGORAS DI RODI, PUGILE
Come chi da mano generosa un calice
ribollente di rugiada di vite
in dono porga
al giovane sposo – l’alzava brindando
da casa a casa massiccio d’oro, vertice dei beni:
lo splendore della festa
e il genero onora, tra gli amici
presenti lo fa invidiato per nozze concordi -,
anch’io nettare distillato, omaggio delle Muse,
ai vincitori invio dolce frutto della mente,
e m’ingrazio
chi in Olimpia e in Pito
prevalse. Felice chi parole di lode avvolgono:
ora l’uno ora l’altro protegge
la Grazia feconda, spesso,
con cetra soave e flauto di mille voci.
Pindaro
1 commento:
STAMANI HO AVUTO IL GRANDE ONORE E PIACERE DI CONOSCERE PERSONALMENTE UNA DELLE DUE SIBILLE, LA PIU' PICCOLA, COME ETA' ANAGRAFICA S'INTENDE, ALLA QUALE VANNO I MIEI COMPLIMENTI.
Saro Falsaperla
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