martedì 27 gennaio 2009

Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici:
considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.
considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via,
coricandovi alzandovi; ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi


Primo Levi

lunedì 26 gennaio 2009

Eluana è anche nostra figlia

Eluana è anche nostra figlia. Ci rivolgiamo attraverso questo appello alle massime istituzioni della Repubblica perché ciascuna per la sua parte si impegni a far rispettare una sentenza definitiva ed esecutiva.

http://www.unita.it/news/80450/eluana_anche_nostra_figlia

domenica 25 gennaio 2009

numero verde antiviolenza e security card

Care amiche di FemminilMente il governo Berlusconi ha deciso che la risposta alla violenza sulle donne è l'esercito collaborato anche da finanzieri, agenti penitenziari e, forse, vigili urbani .

Dalla Sardegna ha dichiarato " Tutti saranno impegnati a sostegno delle forze di polizia per contrastare la criminalita' in citta' e ha anche aggiunto ''c'e' una proposta del ministro Maroni condivisa dal ministro La Russa per aumentare di 10 volte il numero dei militari che, invece di essere un esercito che fa la guardia nei confronti del deserto dei Tartari, sara' utilizzato per combattere l'esercito del male cioe' la criminalita' diffusa''. Il Premier ha anche annunciato che istituirà un numero verde a cui le donne potranno rivolgersi quando hanno la necessità di rientrare tardi alla sera o quando devono recarsi ad una festa particolarmente affollata e con gente sconosciuta.

A tutte coloro che telefoneranno a questo numero verde verrà inviato un militare a scelta tra le forze dell'ordine che le accompagnerà in piena sicurezza. La lotta contro la violenza sessuale sarà sostenuta, ha ancora dichiarato il premier, dall'invio , a tutte le donne,di una Security card che darà loro la possibilità di accedere a corsi di difesa personale obbligatori dai dieci anni in poi organizzati da istruttori dell'esercito , a sconti sull'acquisto di cani da difesa, al porto d'armi gratuito e all'acquisto con particolari sconti di armi (tranne quelli da guerra) nei negozi che aderiranno all'iniziativa. Nel pacchetto sicurezza antiviolenza ci saranno premi a quelle donne che sceglieranno di rimanere a casa o di farsi accompagnare da un parente, maschio naturalmente, consentendo così di utilizzare le forze militari solo per quelle donne che non possono fare a meno di uscire per un fatto caratteriale o perchè impossibilitate per il lavoro che fanno. Infine il premier, particolarmente soddisfatto per il lavoro avviato dai suoi ministri, ha comunicato che tutte le caserme d'Italia si attrezzeranno con un parcheggio interno controllato dalle videocamere ( idea presa dal grande fratello) che consentirà ai ragazzi di poter "tubare" queste le parole usate dal premier, in completa sicurezza. A proposito dello stupratore di capodanno agli arresti domiciliari il Giudice intervistato ha dichiarato che il ragazzo, di buona famiglia, ha dimostrato un atteggiamento collaborativo e quindi andava premiato. L'Italia è un paese civile e democratico. Non siamo mica talebani!
Maria Grasso

sabato 24 gennaio 2009

Dedicato ad Arturo e a quanti stanno preparando le valigie....


Non ve ne andate, resistete. Questo è il momento di trovare insieme delle buone ragioni per non andarcene altrove. Sappiamo quanto sia difficile. Ma vogliamo provarci tutti insieme?

AAA cercasi morale...

.... e non moralizzatori dell'ultima ora ....
I partiti non fanno più politica .
Hanno degenerato e questa è l'origine dei mali d'Italia. Gestiscono interessi , i più disparati , i più contraddittori , talvolta anche loschi , comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani , oppure distorcendoli senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura si è conformata su questo modello : non sono più organizzazioni che promuovono la maturazione civile e l'iniziativa popolare, ma piuttosto federazioni di correnti , ciascuna con un "boss" e dei "sotto boss".
I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le istituzioni a partire dal governo: hanno occupato gli enti locali , gli enti di previdenza , le aziende pubbliche , gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la RAI, alcuni grandi giornali.
Molti italiani si accorgono benissimo del mercinomio che si fa dello Stato e delle sopraffazioni , dei favoritismi , delle discriminazioni. Ma gran parte di loro è sotto ricatto . Hanno ottenuto vantaggi o sperano di riceverne o temono di non riceverne più.
La questione morale non si esaurisce nel fatto che , essendovi dei ladri, dei corrotti , dei concussori in alte sfere della politica e dell'amministrazione , bisogna scovarli , denunciarli e metterli in galera . La questione morale nell'Italia di oggi fa tutt'uno con l'occupazione dello Stato da parte dei partiti , fa tutt'uno con la guerra per bande , fa tutt'uno con la concezione della politica e con i metodi di governo.
Ecco perchè la questione morale è il centro del problema italiano ed ecco perchè i partiti possono provare ad essere forze di serio rinnovamento soltanto se affronteranno in pieno la questione morale andando alle sue cause politiche .

(Enrico Berlinguer , intervista a Repubblica del 28.7.1981)

Le piccole first lady


Dalla storica vittoria di papà Barack alle elezioni del Presidente Usa lo scorso 4 novembre, Sasha e Malia hanno rapidamente catturato i cuori dell’intera nazione fino al 20 gennaio, giorno in cui sono ufficialmente entrate alla Casa Bianca. Ma chi sono le due nuove “piccole first lady” d’America? E come hanno vissuto l’Inauguration day? Malia, 10 anni, vestita con un cappottino blu elettrico e una sciarpa nera, e la sorellina Sasha, 7, in rosa e arancione, hanno assistito al giuramento presidenziale in piedi accanto a mamma Michelle. E qualcuno ha già avuto l’ardire di paragonare le due bambine ai figli di John Fitzgerald Kennedy che all’inizio degli anni 60’ incantarono gli Stati Uniti. Le telecamere le cercano costantemente. La serie tv più amata d'America, «Hanna Montana» le corteggia. Gli stilisti fanno a gara per riuscire a vestirle. E le gemelle Bush "first daughters" uscenti, in una lettera pubblicata dal Wall Street Journal, hanno parlato come sorelle maggiori a Malia e Sasha invitandole a "godersi tutto il più possibile", perché "quattro anni passano in fretta". Le Obama girls sembrano perfettamente a loro agio, hanno iniziato la scuola, la Sidwell Friends School, nei pressi della Casa Bianca, sono molto contente e hanno già trovato dei nuovi amici!

Ma prima di Malia e Sasha chi sono stati i baby inquilini della Casa Bianca?

Facendo un salto indietro nel tempo approdiamo ai primi anni del 1900 quando il repubblicano progressista Thedore Roosvelt accede alla Casa Bianca con i suoi 6 figli. E’ il 1901 e i tre più piccoli, Ethel, Archibald e Quentin, hanno rispettivamente 10, 7, e 3 anni mentre Alice, Theodore Jr e Kermit sono più grandicelli. Dopo oltre 50 anni, dato che nessuno dei successori di Roosevelt arrivò alla Casa Bianca con i figli piccoli, l’America perde la testa per John John, nato da pochissime settimane quando papà John Kennedy diventa presidente, e per la sorella Caroline di 3 anni. Le figlie di Richard Nixon, Tricia e Julia sono già giovani donne quando papà viene eletto, mentre nel 1976 Amy Carter è una bambina di 9 anni quando entra nella sua nuova casa insieme a mamma Rosalynn e papà Jimmy. La coppia presidenziale ha altri tre figli, William John "Jack”, James Earl III "Chip" e Donnel Jeffrey "Jeff” che sono già adulti. Nel 1992 è la volta di Chelsea Clinton che di anni ne ha 12. Le ultime first daughters prima delle “Obama girls” sono le gemelle Bush, Jenna e Barbara, ventenni all’epoca del primo mandato di papà George.

venerdì 23 gennaio 2009

Donne: vuoti a perdere




Pubblicai questo articolo su Piazza Grande nel 2005 dopo l'omicidio di Debora. Oggi sento l'esigenza di riproporlo alla luce delle violenze che si sono consumate nelle ultime ore nel nostro Paese. Aspettiamo ancora che qualcosa cambi...
L'ultima si chiama Debora ma potrebbe chiamarsi Maria, Giusy, Chiara, Enza. Potrebbe essere nostra figlia, nostra sorella, nostra moglie. Potrebbe avere quindici anni e immaginare il sesso come una cosa bella e pulita, potrebbe averne quaranta e scendere da un pullman dopo una giornata di lavoro e avere solo fretta di tornare a casa.Donne che ci sembrano lontane, eppure forse le abbiamo incrociate, abbiamo con loro scambiato uno sguardo fermi al semaforo, abbiamo fatto con loro la fila al supermercato.Donne come noi. Ascoltiamo dai telegiornali le notizie degli ultimi stupri e mentre il cronista descrive il luogo del delitto e l'indifferenza della gente noi continuiamo a mangiare, a buttar giù l'ultima forchettata di spaghetti al pomodoro. E mentre siamo alla frutta abbiamo già dimenticato le parole del giornalista, incalza un'altra notizia; c'è la Lecciso di turno e la velina con il suo calciatore e questo ci permette di passare al caffè archiviando persino i pensieri.In questi anni si è consumata una strage silenziosa, una strage di cui ci si occupa poco. Non fa audience parlare di stupro e di violenza sulle donne. E meglio far vedere un'italietta che sculetta piuttosto che il volto tumefatto di una donna che ha subito violenza. Amiamo definirci una società civile - ma alla fine siamo solo un Paese che non è in grado di difendere i propri cittadini. Il caso di Debora dovrebbe farci riflettere. Dieci anni è durata l'agonia silenziosa di questa giovane donna. Lenta e inesorabile come una malattia che ti consuma e di fronte alla quale non ci sono terapie. Proviamo, solo per un attimo, a pensare cosa sono stati questi anni per Debora. Un incubo senza fine anzi, un incubo che ha avuto una fine ed era una fine annunciata, una morte già scritta. Quante donne sacrificate per quello che poi qualcuno ha fatto passare per amore, per gelosia, per disperazione. Perché gli uomini si giustificano. Loro uccidono solo per amore, solo per disperazione, solo per gelosia. L'altra sera ad una delle tante trasmissioni idiote che dispensa consigli su come proteggersi dalle violenze il tuttologo di turno dava tutta una serie di indicazioni su come vestirsi, su come camminare, su come parlare. come se quando si consuma una violenza la colpa è sempre della donna. E' lei che non ha saputo vestirsi, non ha saputo camminare, non ha saputo scegliere bene l'ora in cui rientrare dal lavoro, non ha saputo scegliere nemmeno un maledetto pullman con cui rientrare a casa... Il ministro Calderoli tuona contro le violenze e promette taglie e castrazione chimica e a queste esternazioni si alza un coro di proteste.Da una parte quelli che ritengono che la legge del taglione va bene solo per le società del terzo mondo, dall'altra quelli che vogliono pene più severe quando basterebbe applicare quelle che già esistono. Tutti a scandalizzarsi, in un paese che sembra essere ripiombato nel falso perbenismo di cinquant'anni fa. Un paese che mostra cifre impressionanti sulla prostituzione minorile. Un paese che vede sui marciapiedi delle nostre città baby prostitute sotto i sedici anni. E' necessario che l'intera società si faccia carico di questo problema morale. Non si può diventare complici dello stupro quotidiano di bambine messe nella incapacità di reagire. Chi ha rapporti sessuali con minori di sedici anni non è un "cliente", ma un violentatore e colui che pensa che le donne sono solo merce, è colui che la sera tornando a casa si siede a tavola a commentare le notizie dell'ultima violenza. Sappiamo che né le taglie, né la castrazione chimica sono la soluzione al problema. Dobbiamo pretendere che le leggi vengano applicate, che ci sia la certezza della pena, senza sconti né patteggiamenti. Perché la violenza sessuale è un crimine contro la persona. E' un crimine contro l'umanità come nel caso degli stupri di massa. La violenza sessuale è una ferita profonda che nessuno mai potrà cancellare. Ed è per questo che le donne devono continuare a denunciare, ed è per questo che la nostra società deve proteggere le vittime della violenza. Ed è per questo che bisogna creare più luoghi dove potere accogliere le donne vittime di violenza, ed è per questo che bisogna chiedere più sostegno psicologico per quelle donne che devono rimettere insieme i cocci della loro vita andati in frantumi in una sera d'inverno su un maledetto pullman aspettando di tornare a casa. Maria Grasso

martedì 20 gennaio 2009

Auguri, Mister President...


...in questa giornata ci riuniamo perchè abbiamo scelto la speranza sulla paura











"Noi siamo nel bel mezzo di una crisi. La nostra nazione è in guerra, la nostra economia è indebolita anche per il nostro fallimento nel fare scelte collettive. In questa giornata ci riuniamo perché abbiamo scelto la speranza sulla paura."

"Rimaniamo la nazione più prospera e potente al mondo. Il nostro tempo nella protezione di piccoli interessi, questo tempo è passato."

"A partire da oggi dobbiamo metterci in moto per rifare l'America".

"Il nostro governo deve agire concretamente. Coloro che gestiscono il denaro pubblico devono essere saggi, agire con oculatezza. Questa crisi ci ha ricordato che, senza un occhio attento, il Paese non può prosperare".

"I nostri padri fondatori si sono trovati di fronte a difficoltà che non possiamo immaginare, eppure hanno steso una Carta dei diritti. E noi siamo pronti a seguire questa strada. "

"Le nostre sfide potranno essere nuove, gli strumenti potranno essere nuovi ma i nostri ideali sono vecchi. Ogni americano deve riconoscere che noi abbiamo dei doveri nei confronti della nostra nazione e del mondo".

"Un uomo come me, meno di 60 anni fa, non poteva neanche essere servito in un ristorante locale e oggi può stare davanti a voi per prestare il giuramento più sacro".



Basta con i Silvio, i Walter, i Pierferdinando, i
Gianfranco...
Anche noi Italiani abbiamo diritto ad un Obama...


Yes, we can...

domenica 18 gennaio 2009

La svolta è iniziata?...


...la lotteria dei sottogoverni di Centrodestra...

Girovagando tra un sito e l'altro della Provincia di Enna abbiamo realizzato un divertente collage di inizio anno relativo a quel che di più significativo è dato ricordare della Giunta Monaco dal momento del suo insediamento ad oggi...







Giovedì 27 Novembre 2008 15:06
ENNA. PAUSA DI RIFLESSIONE MPA
Le fibrillazioni, verificatesi all’interno del MPA, qualche mese fa, ora sono venute fuori, dopo la riunione del direttivo provinciale del partito, con un messaggio al presidente della Provincia, Pippo Monaco, ed una pausa di riflessione, oltre a comunicare che a cominciare da questa settimana si avranno degli incontri bilaterali con i partiti che si riconoscono nella maggioranza perché “alcuni recenti avvenimenti non sono stati condivisi” e gli avvenimenti riguardano sicuramente i posti di sottogoverno, che ancora devono essere assegnati oppure che sono stati già segnalati, come nel caso dell’Istituto Autonomo Case Popolari, dove per Palermo è partita una terna di nomi, che non ha alcun rappresentante del MpA, mentre la scelta del presidente che andrebbe a sostituire il dottor Antonio Muratore, sarebbe dell’Udc, nella persona di Antonio Salamone . E’ stata richiesta con urgenza un incontro che chiarisca determinati rapporti, praticamente si tratta di crepe che sono spuntate in una maggioranza di centrodestra, dove non sempre tutto è andato per il meglio, sempre perché si è andati alla richiesti di posti di sottogoverno più che ad una linea politica da mantenere. Il “diktat” del segretario provinciale del MpA, Giorgio Bruno, non è stato gradito dal presidente della Provincia, Pippo Monaco, che tra l’altro, lo ha appreso dai giornalisti che avevano ricevuto il comunicato della riunione del direttivo del partito di Raffaele Lombardo. Dall’incontro tra il presidente Pippo Monaco ed il segretario provinciale del MpA, Giorgio Bruno, avvenuto lunedì sera, non ha avuto i chiarimenti auspicati e pare che la frattura continua ad esistere e riguarda i posti di sottogoverno a cominciare dal Consorzio Ennese Universitario alla società Multiservizi, che tra l’altro l’assessore De Simone, rappresentante di Alternativa Democratica, vorrebbe chiudere definitivamente, all’Istituto Autonomo Case Popolari, al Gal Rocca di Cerere, al Gal della zona Nord, alla Camera di Commercio, all’esecutivo Asi per un totale di tredici posti di sottogoverno. Lunedì sera si è riunito il gruppo di maggioranza con consiglieri e segretari provinciali per affrontare questo argomento, mentre in un’altra stanza si incontravano il presidente Monaco con il segretario del MpA Giorgio Bruno. Gli incontri si sono ripetuti anche ieri sera e l’Udc ha ribadito che la presidenza dell’Istituto Autonomo Case Popolari spetta loro per impegni presi subito dopo la formazione della giunta ed hanno designato Antonio Salamone, primo dei non eletti alle provinciali nelle file dell’Udc, nella circoscrizione Leonforte-Nicosia (fonte vivienna)
Tratto dal sito http://www.usefinternational.org/





Enna, 15 dicembre 2008
ENNA: MALUMORI DELL'UDC ENNESE NEI CONFRONTI DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA GIUSEPPE MONACOIL CONSIGLIERE COMITO CHIEDE UNA POLITICA PARTECIPATA CHE RISPETTI REGOLE E PRINCIPI CONDIVISIBILI
Le poltrone che dividono il centrodestra ennese sono quelle che vanno dall’Istituto Autonomo Case Popolari all’Ente autodromo, ma anche gli umili sgabuzzini di sottogoverno, dove più che poltrone si trovano sgabelli. Alcuni assegnati, altri da assegnare, secondo i contestatori del presidente della provincia Monaco, senza mai confrontarsi con i partiti, senza tenere conto dell’equilibrio tra le sue componenti. Nasce lì, o almeno anche lì, la polemica che dilania l’Amministrazione provinciale. Ad arrabbiarsi c’è anche l’Udc che non condivide il modo di procedere del presidente Monaco. L’ultimo choc? Le nomine dell’Iacp, dove il partito ennese del presidente Casini non ha gradito la nomina di un suo aderente. Nomina decisa dal presidente Monaco, ma a quanto pare suggerita dalla cuffariana vice presidente provinciale, Luisa Lantieri. “Relativamente alle nomine di sottogoverno –dice il capo gruppo dell’Udc in Consiglio provinciale, Francesco Comito- finora fatte, posso affermare che siamo insoddisfatti, non sulle persone, ma sul criterio e le modalità con le quali sono state eseguite. Questi fatti contingenti delle nomine vanno oltre la politica ed è bene che si ritorni alla politica partecipata.Nomine che, per quanto riguarda gli appartenenti all’Udc sono scollegate dal partito e questo perchè non ha affrontato una discussione in seno alla maggioranza sulle prospettive e i programmi degli Enti da rinnovare. Le scelte nei ruoli istituzionali –continua Comito-, non sono il frutto di un singolo, ma sono il risultato di una discussione politica se non si vuole che venga seguita una pratica spartitoria. L’Udc, che nella sua interezza ha preso quasi diecimila voti ha il diritto ed il dovere di decidere le scelte e i tempi che servono. A tal proposito, debbo ricordare –aggiunge ancora Comito- che noi abbiamo fatto battaglia elettorale non per dare assalto alla diligenza ma per affermare regole, principi, e valori ,dei quali dobbiamo essere tutti tutori.Riteniamo, pertanto, che un chiarimento sia necessario perchè le modalità non rispecchiano le linee sopraindicate e per comprendere se le scelte appartengono alle forze politiche e alle rispettive rappresentanze istituzionali ovvero a singole presenze. L'Udc è pronto al cambiamento ed alle sfide che sono necessarie; è questo lo spirito che intende dare , rifiutando rapporti di scambio che sembrano essere diffusi in questa fase; insomma un cambiamento reale e non di dichiarazione elettorale”.
Giacomo Lisacchi
Tratto dal sito http://www.ennanotizie.info/





Enna 09 gennaio 2009
ENNA: FORZA ITALIA INVITA LE FORZE DI CENTRO DESTRA A FARE CHIAREZZA SULL'OPERATO DELL'AMMINISTRAZIONE MONACO
Il Coordinamento Provinciale, riunitosi a seguito degli ultimi eventi relativi alla gestione della Provincia Regionale di Enna, presenti il Coordinatore Provinciale On. Ugo Grimaldi, il Consigliere Provinciale Sergio Malfitano e tutti gli altri dirigenti provinciali, emette il seguente comunicato. “Non appare ulteriormente procrastinabile un incontro fra tutte le forze politiche di centro destra in provincia, al fine di verificare se sussistono ancora le condizioni per il mantenimento della fiducia nei confronti dell’amministrazione Monaco, ovvero se non sia ormai il caso di prendere le distanze da questa giunta che tutto sembra tranne che espressione di una coalizione politica.Si ricorda che i partiti designano i candidati, li sostengono direttamente ed attraverso la formazione delle liste, ognuno come può e come ritiene e tutti concorrono al risultato. Il presidente Monaco, a convenienza, parla con i partiti, quando trova segretari che lo sostengono, oppure parla con le istituzioni quando i segretari di partito non sono in sintonia con le sue idee. Ha rovinato il turismo di questa provincia, chiudendo anzitempo l’APT, che ha anche dei validi punti di informazione solo per risparmiare qualche migliaia di euro di affitto e poi elargisce munificamente all’assessore al turismo somme per i suoi viaggi interplanetari (bilancio di previsione BIT Milano 2009 € 50.000,00), che non si capisce cosa debbano produrre per il turismo, unica vera fonte di crescita per questo nostro territorio. Il glorioso Liceo Classico Napoleone Colajanni trasferito in una ex caserma, senza che ci si muova seriamente e concretamente per la messa in sicurezza della antichissima e nobilissima sua sede di via Roma. La Biennale di Archeologia eliminata perché ritenuta un altro carrozzone di sottogoverno, senza però sostituirla con altri enti, magari con consigli di amministrazione senza gettone e con compenso minimo, ma pur sempre orientati in direzione della crescita culturale. L’ente autodromo che non si capisce quando e come potrà rinascere, visto che ad oggi non si intravede alcuna prospettiva di recupero di manifestazioni motoristiche di livello. Il Presidente Monaco, però, paradossalmente, preme per attribuire alla Provincia poteri decisionali nell’ambito del Consorzio Universitario: strano affannarsi così tanto per entrare nella gestione dell’Ente Accademico locale, da parte di chi tratta cultura e tradizioni in questo modo. Nessuna assunzione di responsabilità di fronte ai problemi dei servizi rifiuti in Provincia, giocando a nascondino con chi ieri fomentava le folle a non pagare ed oggi non si impegna per la costituzione di un tavolo tecnico volto a risolvere i problemi sul tappeto.Possiamo già definire assolutamente fallimentare l’esperienza dell’amministrazione Monaco e prima che ciò causi ulteriori danni alla coalizione di centro destra, invitiamo urgentemente i partiti, nelle loro rappresentanze legali, ad un incontro risolutivo, nel senso che dobbiamo spiegare ai cittadini se questo presidente appartiene alle forze ed alla cultura di centro destra o se merita di essere pubblicamente sconfessato ed abbandonato al suo destino, prima che da questa esperienza possa nascere una definitiva ed irreparabile implosione della sua giunta, nel rischio che ciò si propaghi a tutto il centro destra.
Tratto dal sito http://www.ennanotizie.info/



Nutrivate qualche dubbio riguardo alla gestione della Provincia regionale di Enna da parte del Centrosinistra?
Adesso avete acquisito delle certezze riguardo alla gestione della provincia regionale di Enna da parte del Centrodestra?

Lettera alle mie figlie


Care Malia e Sasha,
so che vi siete divertite parecchio negli ultimi due anni di campagna, andando a picnic, sfilate e fiere, e mangiando ogni sorta di cibo spazzatura che io e vostra madre probabilmente non vi avremmo dovuto dare. Ma so anche che non è stato sempre facile per voi e per la mamma, e per quanto siete emozionate per l’arrivo del vostro nuovo cucciolo, non riuscirà a ricompensare tutto il tempo che non abbiamo passato insieme.Mi siete mancate e ho deciso di dirvi le ragioni per cui ho voluto portare la nostra famiglia in questo viaggio. Quando ero giovane, pensavo che la vita ruotasse intorno a me, alla strada che mi sarei fatto nel mondo, al successo che avrei avuto, ottenendo quello che volevo. Ma poi siete arrivate voi due, curiose e biricchine, e con quel sorriso che mi ha sempre riempito il cuore. All’improvviso, tutti i miei grandi progetti non sembravano più importanti. Ho scoperto che la più grande gioia della mia vita era vedervi gioire. La mia vita non sarebbe valsa molto se non fossi stato capace di darvi ogni opportunità di essere felici e realizzate.In fondo, ragazze, ho corso per la presidenza per quello che desidero per voi e per ogni bambino della nostra nazione. Voglio che tutti vadano in una scuola all’altezza del loro potenziale, che abbiano l’opportunità di andare al college, anche se i loro genitori non sono ricchi, e di avere un lavoro pagato bene e con benefit come la sanità, che permetta loro di stare con i figli e avere una pensione dignitosa.Certe volte ci tocca mandare i nostri giovani in guerra per proteggere il nostro Paese. Voglio che ogni bambino capisca che i benefici per i quali questi coraggiosi americani combattono non sono regalati, che il grande privilegio di essere cittadino di questa nazione è accompagnato da grande responsabilità. E’ la lezione che vostra nonna cercò di insegnarmi, leggendomi le prime righe della Dichiarazione d’indipendenza e raccontandomi di uomini e donne che avevano marciato per l’eguaglianza perché credevano che queste parole di due secoli prima avessero un significato. Mi aiutò a capire che l’America è grande non perché è perfetta, ma perché può sempre migliorare, e il lavoro infinito di perfezionarla ricade su ognuno di noi.Voglio vedervi crescere in un mondo che non ponga limiti ai vostri sogni, dove non ci siano obiettivi fuori dalla vostra portata. E’ per questo che ho trascinato la nostra famiglia in questa grande avventura. Sono molto orgoglioso di voi due. Vi amo più di quanto potete immaginare. E vi sono grato per la pazienza, l’equilibrio, la grazia e l’umorismo che mostrate ogni giorno mentre stiamo per cominciare la nostra nuova vita insieme alla Casa Bianca.
Con amore, papà.

sabato 17 gennaio 2009

Debutta LEI sul canale 125 di Sky


Il teatro brillante, con Lella Costa, Francesca Reggiani e i celebri Monologhi della Vagina, ma anche a mezzanotte lezioni di sesso con Sex Academy e tante serie tv, dalla trionfatrice di Emmy e Golden Globe 30 Rock alle 'vere' casalinghe newyorchesi e alla storia della 'maitresse' Heidi Fleiss. Diretto ovviamente da una donna, Anna Maria Aloe, debutta domenica 25 gennaio alle 20, sul canale 125 di Sky, Lei, la tv dedicata al mondo femminile, progetto della neonata divisione Multimedia di Rcs Periodici, prodotto da Digicast.

Obama verso la Casa Bianca


Il treno voluto dal presidente eletto ha lasciato Filadelfia con a bordo la moglie Michelle, che festeggia oggi il compleanno, e le figlie. Arriveranno fino a Washington, sulle orme di Abramo Lincoln. Obama, prima della partenza: "Se l'America vuole vincere queste sfide deve tornare allo spirito con cui i Padri fondatori si riunirono a Filadelfia e firmarono la Dichiarazione d'Indipendenza"

martedì 13 gennaio 2009

Cultura & turismo



Ho sempre pensato alla cultura non solo come ad un valore aggiunto attribuito ad una città ma proprio come sua matrice costitutiva. Ritengo, inoltre, che una città deve essere in grado non soltanto di alimentare la cultura che possiede ma anche di produrne di nuova; urbana , della partecipazione , dello stare sul territorio. Uno degli strumenti di questo progetto è proprio la strutturazione della presenza della cultura che non è soltanto conservazione del patrimonio , non è soltanto miglioramento dei servizi , non è soltanto incremento della fruizione ma è tutto questo insieme.




Siamo nella società dell'informazione , nella cosidetta e-age, l'era dell'interscambio, era in cui la cultura diventa intersoggettiva. Per questo la città che è sempre stata il luogo per eccellenza dell'innovazione , della comunicazione oggi piu' che mai deve trovare nella sperimentazione un ulteriore slancio per il suo sviluppo.


L'ambizioso obiettivo da raggiungere non è soltanto quello di ridistribuire l'attuale sistema di risorse culturali ma di allargarle , eliminando barriere , confini , differenze tra culture "alte" e culture "basse" tra culture di èlite e culture popolari. Da tempo si è abbandonato il tentativo di definire che cosa sia cultura e che cosa non lo sia. Il patrimonio culturale oggi non è piu' soggetto a distinzioni , non ci sono piu' i monumenti e poi le architetture minori , ma ci sono i documenti , le testimonianze dell'evoluzione della civiltà . La cultura è lì dove qualcuno ha un messaggio , una comunicazione, una condivisione.



Il distretto culturale di cui tanto si parla deve essere soprattutto un grande progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana che intercetti il desiderio del viaggiatore di avere esperienze culturali che non sono soltanto la visita al museo o la partecipazione ad un evento.


Il viaggiatore del terzo millennio non è interessato ad una fruizione passiva ma desidera un vero e proprio coinvolgimento nella cultura dei luoghi. Oggi piu' che mai torna l'importanza del viaggio.


Il turismo culturale si fa turismo di esperienza , turismo che vuole assaporare i colori e gli odori di una città , di un territorio , i suoi sapori , che cerca il rapporto con gli abitanti.


Occorre comunque specificare che la cultura da sola posta alla base dell'esperienza turistica raramente vive da sola. Le persone motivate culturalmente sono una minoranza rispetto ai nuclei di persone che pongono la cultura come motivazione aggiuntiva ad un viaggio.


La nuova sfida per il turismo culturale e che a una domanda crescente deve corrispondere una pari offerta di attrazioni. E' necessario coniugare cultura e tempo libero ma anche relax e attività sportive. Creiamo delle reti di cultura proponendo una sorta di percorso turistico che si snodi attraverso tutto il nostro territorio e che consenta di poter rimanere piu' giorni. Ci sono tutti gli ingredienti per riuscire: i beni culturali, le bellezze paesaggistiche, i prodotti tipici.. Studiamo anche con l'aiuto di esperti del settore un vero e proprio pacchetto turistico da vendere finalmente alla BIT di Milano. Facciamo in modo che il turista viva una settimana di vacanza nel nostro territorio tra castelli e laghi incantati, tra percorsi nei boschi e visite ai siti archeologici e poi alla sera si diverta nei ristoranti e nei pub assaggiando le nostre specialità.. Prendiamoci cura di questo ipotetico turista perchè conservi un buon ricordo di questo viaggio sapendo che , una volta tornato a casa sua, il viaggiatore accolto bene racconterà con entusiasmo della sua esperienza facendo materializzare - in un luogo lontano- l'immagine seducente del posto in cui è stato.


"Il viaggio deve allinearsi con le più severe forme di ricerca. Certo ci sono altri modi per fare la conoscenza del mondo. Ma il viaggiatore è uno schiavo dei propri sensi; la sua presa su un fatto può essere completa solamente quando è rafforzata dalla prova sensoriale; egli può conoscere davvero il mondo soltanto quando lo vede, lo sente e lo annusa"Lord Byron

domenica 11 gennaio 2009

Il lavoro del papà: incubo Brunetta...


"Il tornitore alla Ferrari ha il sorriso e la dignità di dire al figlio che cosa fa, l'impiegato al catasto no", ha detto Brunetta in occasione della kermesse politica invernale del Pdl.

Secondo il Ministro della funzione pubblica, infatti, alcuni dipendenti della pubblica amministrazione (Brunetta fa l'esempio dei professori, dei burocrati, degli impiegati del catasto) "si vergognano" di dire al figlio che lavoro fanno.


Credo che l'unico commento possibile in casi come questi sia non commentare. Credo che l'unica spiegazione possibile sull'arroganza e la mancanza di rispetto che promana da dichiarazioni di siffatta gravità possa essere solo quella a seguire: "Il ministro - ha detto Podda, segretario generale della fp-Cgil - resosi conto che ormai l'opinione pubblica ha smesso di abboccare agli annunci di miracolosi risparmi e recuperi di efficienza nei servizi pubblici, visto che ciascun cittadino e impresa è in grado di verificare che tutto è come prima, ha deciso di individuare 'il nemico' e manco a dirlo il nemico è chiunque osi avere un parere diverso dal suo".


Chi è il nemico per Brunetta? La Cgil? L'impiegato della pubblica amministrazione? L'insegnante? Forse uno tra questi o forse tutti quanti insieme. L'importante è che si tratti di chi osa pensarla diversamente da lui.
Per concludere, vorrei salutare il gentile e affabile Ministro della funzione pubblica con una riflessione dedicatagli dai dipendenti "fannulloni" (così come li ha definiti lui stesso) della pubblica amministrazione:




"Il lavoro è come un palo: ha due capi. Se lavori per uno
che se ne intende gli dai qualità, ma se lo fai per uno stupido, basta
contentare l'occhio."


A. Solzenitsyn

sabato 10 gennaio 2009

Tremate, tremate...




...le streghe son tornate...



Streghe
la riscossa delle donne d'Italia

di Lilli Gruber

Edizioni Rizzoli

Libere di decidere del proprio corpo, capaci di mantenersi, brave ad amare ma anche a stare da sole. Così sono, o vorrebbero essere, le donne di oggi. Le loro simili, nel Cinquecento, venivano bruciate come streghe. E trent'anni fa hanno invaso le piazze d'Italia proprio al grido di "le streghe sono tornate" reclamando parità, divorzio, aborto. Oggi i roghi sono spenti per sempre, e sono sfumati gli echi dei cortei. Ma ci sono ancora diritti da chiedere. Perché le donne rimangono la maggiore risorsa non sfruttata del nostro Paese: solo il 46,3 per cento lavora, guadagnando meno di un pari grado maschio. E sempre fuori dalle stanze dei bottoni: aule parlamentari, consigli di amministrazione, università. Da Rita Levi-Montalcini a Gianna Nannini, da Rossana Rossanda a Luciana Littizzetto, quelle che ce l'hanno fatta raccontano qui la storia delle loro personali "emancipazioni", le sfide e le lacrime, i sacrifici e i trionfi. Fanno da contrappunto poche voci maschili, il timbro profondo del potere: da Camillo Ruini a Silvio Berlusconi e Walter Veltroni. E si uniscono al coro le tante che combattono sul fronte della vita quotidiana: camioniste e avvocate, politiche e artiste. Mamme in ospedale per partorire e altre costrette ad abortire. È ascoltando le loro parole che Lilli Gruber raccoglie i fili di una rete femminile forse oggi sommersa o interrotta, per ricomporli in un dialogo armonioso tra donne diverse ma simili, perché unite in una battaglia comune.

martedì 6 gennaio 2009

La Befana e la crisi energetica...

...ovvero caro, dolce e buon carbone...


A volte nella vita basta mutare prospettiva per cambiare immediatamente idea su temi nei confronti dei quali ognuno di noi riteneva di avere delle certezze assolute! Io avevo sempre avuto fin da bambina un certo terrore riguardo all'ipotesi di potere ricevere in dono dalla Signora Befana del nero carbone...ricordo il timore quasi reverenziale nei confronti della simpatica vecchietta!...Il carbone? Un vero e proprio spauracchio!...Voleva dire manifestare al mondo intero il fatto che non eravamo state delle bambine dal comportamento esemplare...non avevi detto alla mamma che la maestra ti aveva dato come compito a casa anche una poesia da imparare a memoria? Apriti cielo!...la Signora Befana sicuramente ti avrebbe riempito la calza di tanto, tanto carbone...Avevi finto un dolore al pancino per evitare di andare a scuola il giorno dopo la tua festa di compleanno?...non sarebbe sfuggito per nulla al mondo alla Signora Befana!...e tu ti immaginavi con il carbone in mano ignobilmente smascherata davanti al parentado riunito festosamente per l'occasione...

Ebbene, i tempi cambiano. Oggi ricevere il carbone equivarrebbe ad una festa!..Eh sì...in tempi di ristrettezze economiche acuite dalla crisi energetica e dal blocco delle forniture di gas per le tensioni tra Russia ed Ucraina...l'unica soluzione parrebbe essere quella di affidarsi ad un bel fuocherello alimentato da una vagonata di carbone...A nulla valgono le rassicurazioni di Scajola o chi per lui della serie: "La situazione non presenta particolari preoccupazioni grazie agli altissimi livelli di stoccaggio e a consumi relativamente bassi, che possono assicurare riserve per alcune settimane"...Viviamo in tempi di grande incertezza e non siamo disposti a credere più a nessuno...Adesso devo proprio lasciarvi...il fuoco del mio camino si sta spegnendo...vado a rinforzarlo con un pò di carbone...Che strano! Stamani appena aperta la porta di casa ho trovato una cassetta piena di carbone!...Sarò stata un pò cattivella negli ultimi tempi?...
Sibilla 75

venerdì 2 gennaio 2009

Buon compleanno Lucio...




...la vita comincia a 40 anni.......

Non ti auguro un dono qualsiasi,
Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.

Poesia indiana

giovedì 1 gennaio 2009

Buon 2009


"L'unica cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura stessa". Nel suo discorso di fine anno, il presidente della Repubblica usa la celebre frase di Franklin D. Roosevelt. Il presidente americano la pronunciò nel 1932, nel suo primo discorso da presidente degli Stati Uniti. Roosevelt, arrivato alla Casa Bianca nel pieno della crisi economica seguita al tracollo finanziario del '29, si rivolgeva con queste parole a un paese impoverito e spaventato, scosso nelle sue certezze, indicandogli la strada della ripresa.
Con le parole del Presidente Napolitano vi auguriamo Buon 2009