domenica 29 novembre 2009

Assestamento di bilancio a Piazza Armerina: comunicato stampa del gruppo consiliare del PD


Approvata la manovra di assestamento del bilancio 2009 nel corso del consiglio comunale che si è tenuto domenica 29 novembre. Quasi tutti presenti i consiglieri comunali e inizialmente tutti uniti sul comune senso di responsabilità istituzionale nel garantire all’Ente uno strumento finanziario nel rispetto del patto di stabilità. La seduta ha avuto inizio con forti polemiche dei consiglieri del PdL, Paternicò e Gagliano, che invitavano tutto il centro destra ad abbandonare l’aula criticando la scelta della data di convocazione del consiglio, sottolineando inoltre la necessità di un altro giorno di analisi della manovra per poter presentare eventuali emendamenti. “In conferenza dei capi gruppo abbiamo concordato questa data per evitare imprevisti dell’ultimo momento che avrebbero potuto creare difficoltà all’Ente ed alla collettività – dichiara il gruppo consiliare del PD - non si capisce questo solito atteggiamento del PdL che alle sedute di approvazione del bilancio in prima sessione abbandona l’aula, per essere presenti il giorno dopo ed astenersi”. Ma al culmine della polemica si registra l’attacco frontale del consigliere Paternicò al Consigliere Filetti dell’UDC, presidente della seduta in sostituzione del Presidente Centonze, rimproverandolo per avere convocato la seduta senza il rispetto dei termini minimi. Pertanto tutto il centro destra abbandonava l’aula e il Filetti, rimasto a presiedere il consiglio fino alla fine dei lavori, dava lettura della manovra compreso un emendamento presentato dal consigliere Fioriglio che aveva abbandonato l’aula unendosi alla protesta. “Riconosciamo grande senso di responsabilità politica e morale al consigliere Filetti che, anche sotto l’attacco del PdL, ha svolto il ruolo di garanzia che si addice ad un presidente, mantenendo inoltre il numero legale per lo svolgimento della seduta. Abbiamo respinto l’emendamento che impegnava trentamila euro nel bilancio pluriennale nell’annualità 2010 per dare pubblicità alle sedute del consiglio, in quanto il proponente era assente e nessuno ne ha rappresentato le motivazioni politiche. – conclude il gruppo del PD - Siamo comunque favorevoli affinchè le sedute abbiano una divulgazione pubblica al fine di garantire la trasparenza e la partecipazione ai cittadini, pertanto nel bilancio del 2010 sarà predisposto un apposito capitolo di spesa e, nel frattempo, saranno valutati tutti i mezzi di comunicazione che la tecnologia mette a disposizione dell’utente mirando a quelle scelte che in intermini di economicità ed efficienza garantiranno un servizio efficace a favore dei cittadini”. È stata una seduta consiliare dove sono state registrate troppe contraddizioni all’interno del centro destra, dalla spaccatura fra PdL e UdC, al gruppo degli indipendenti e dell’MPA che hanno seguito a ruota la proposta di abbandonare l’aula pur avendo concertato la data di convocazione del Consiglio, e in ultimo l'istanza avanzata dal PdL che chiede un altro giorno per elaborare eventuali emendamenti, proposta che stride con l’azione solitaria del consigliere Fioriglio che ha trovato il tempo necessario per analizzare la manovra, squisitamente tecnica, presentando un emendamento agli uffici della presidenza e della ragioneria.


GRUPPO CONSILIARE DEL PARTITO DEMOCRATICO

Piazza Armerina: donne femministe o uomini senza argomenti?...

In questi giorni noto con un certo disappunto (misto per certi versi ad un quid di divertimento) che una particolare categoria di genere maschile quando non sa come rispondere alle (giuste o meno) considerazioni di una donna la taccia di femminismo. Non ci sarebbe nulla di cui stupirsi se non fosse che sono cresciuta in una famiglia in cui gli uomini hanno sempre rispettato la dignità della donna e hanno favorito la mia tendenza a volermi affermare come persona e a raggiungere la mia autonomia ed indipendenza. Tuttavia, ancora una volta, mi rendo conto di come il mondo sia vario, di quanti pochi veri uomini degni di questo nome circolino a tutte le latitudini, di come gli ominicchi siano adusi a celare le loro mediocrità e meschinità dietro il paravento del presunto femminismo di ritorno.
Insomma, cara femmina piazzese (non utilizzo il termine "femmina" a caso) torna "a fare la calzetta" (cito espressamente uno stralcio tratto da uno degli interventi più illuminati di un soggetto verosimilmente laureato)...se concordi con la scelta delle strisce blu non è perchè la città è più ordinata e meno caotica ma perchè sei amica del potente di turno...se consideri deprecabile il comportamento di un premier che utilizza la sua carica allo scopo di asservirla alla cancellazione dei suoi problemi giudiziari con leggine ad hoc anticostituzionali ed irragionevoli è perchè sei di parte e giù con i riferimenti ai tuoi parenti, etc...se scrivi sul tema del perchè gli uomini vanno con le trans ecco piombarti addosso offese sul piano personale, etc...ma alla fine il risultato è sempre lo stesso, ogni illuminato intervento del fantomatico e quasi-anonimo professionista della bistrattazione misogina si conclude con la lapidaria affermazione: "Voi femministe siete tutte uguali..."

Vorrei rispondergli: "Eh, sì, dottor Azzeccagarbugli, noi donne emancipate siamo tutte uguali: la nostra dignità è sacra e comprendiamo fino in fondo che è fin troppo facile rispondere ad una donna che non la pensa come lei liquidandola con battutacce medievaleggianti e reazionarie sul suo presunto femminismo..."

Ma preferisco non rispondere alle provocazioni. Dopotutto, ognuno ha gli amici che si merita. E io non ho l'abitudine di interloquire con chi frequenta oscuri strateghi e politicanti da bar...

P.S. se la definizione di femminismo è "la convinzione che il sesso biologico non dovrebbe essere un fattore pre-determinante che modella l'identità sociale o i diritti sociopolitici o economici della persona"...
...basterebbe andare a rileggere l'art. 3 della nostra Costituzione per dichiararsi tutti (uomini o donne non importa) femministi...
Art. 3 della Costituzione
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Che dire? Meno male che i Costituenti non erano misogini...

mercoledì 25 novembre 2009

Buon compleanno, Vasily...


Siccome Maria (a differenza di E.) non mi ha cantato "Happy birthday" me la canto da me...

P.S. però mi ha donato il suo cuore...venerdì scoprirete in che senso...

venerdì 20 novembre 2009

20 novembre: "GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI DEI BAMBINI"


"Dici: è faticoso frequentare i bambini.
Hai ragione.
Aggiungi: perché bisogna mettersi al loro livello,

abbassarsi, scendere, piegarsi, farsi piccoli.
Ti sbagli.
Non è questo l'aspetto più faticoso.
E' piuttosto il fatto di essere costretti ad elevarsi,

fino all'altezza dei loro sentimenti.
Di stiracchiarsi, allungarsi, sollevarsi sulle punte dei piedi.
Per non ferirli"
Janusz Korczac

giovedì 19 novembre 2009

Ma siamo proprio certi di voler bene ai bambini?



Ma siamo proprio certi di voler bene ai bambini? Questo sentimento così frequentemente proclamato, alla luce delle quotidiane violenze perpetrate nei confronti dei piu’ piccoli, mi appare tutt’altro che certo. Qualche esempio?
Più dell'85% dei bambini dai 2 ai 14 anni nel mondo è vittima di una qualche forma di violenza, dalle punizioni corporali alle peggiori forme di abuso;
Nei paesi industrializzati ogni anno il 4% dei bambini sono vittime di violenze fisiche o sessuali, spesso ad opera di familiari;
40 milioni di bambini sono vittime di abuso sessuale: 1 bambina su 4 e 1 bambino su 9 sono stati sessualmente abusati prima dei 18 anni, 2 milioni sono vittime dell'industria del sesso
1,2 milioni di minori vengono trafficati ogni anno e finiscono per essere schiavizzati in lavori pesanti o avviati alla prostituzione;
275 milioni di bambini hanno assistito ad atti di violenza domestica, diventandone spesso a loro volta vittime. Ogni anno vengono assassinati più di 50.000 bambini;
218 milioni di minori devono lavorare per aiutare le loro famiglie d’origine o sopravvivere. 165 milioni fanno lavori pericolosi;
Il 36% circa delle bambine nei Paesi in via di sviluppo si sposano prematuramente, esponendole a rapporti sessuali precoci e a gravidanze a rischio;
Centinaia di migliaia di bambine vengono sottoposte ogni anno a mutilazioni genitali, anche nei paesi industrializzati.
Attualmente in tutto il mondo vivono oltre 70 milioni di ragazze e donne vittime di questa pratica;
Oltre un miliardo di bambini vivono in paesi colpiti da guerre e conflitti;
14,6 milioni di bambini sono profughi, hanno dovuto abbandonare le loro case a causa di un conflitto o di una catastrofe naturale o ambientale, moltissimi di loro non hanno più i genitori;
Circa 250.000 bambini e bambine finiscono tra le fila di gruppi combattenti o diventano baby schiave sessuali a servizio di soldati e guerriglieri;
1 milione di minori sono detenuti in carcere, in alcuni paesi possono anche essere giustiziati con la pena di morte o condannati all'ergastolo;
Ogni anno cresce il numero dei minori che migrano da soli nei paesi industrializzati: nel 2007 in Italia ne sono stati censiti oltre 7.500, si tratta di soggetti estremamente vulnerabili a tratta e sfruttamento;
Solo in Italia tra i 400.000 e i 500.000 bambini sarebbero vittime di sfruttamento sul lavoro.
E allora mi chiedo : che mondo è quello che non si prende più cura dei bambini? Che si interessa a loro come fossero oggetti o star televisive, ma che gira la faccia quando sono lì accanto a te , bisognosi di una parola, dell’intervento di un adulto che si ponga come tale e gli dica: sono con te. E’ un mondo che non nutre speranze. Perché i bambini, che vivranno nel futuro, nel mondo che ci sopravvivrà, sono l’immagine stessa della speranza. Dovremmo averne cura, rispettarli, amarli perchè solo così potremo continuare a coltivare il sogno di un mondo migliore. Al vertice della FAO appena conclusosi a Roma è stato approvato un documento privo di strumenti efficaci per combattere la fame nel mondo che miete vittime soprattutto tra i bambini. Assenti i grandi della terra e c’è una grande delusione tra le ong per la totale assenza di impegni concreti che diano la possibilità di affrontare con politiche e risorse adeguate lo scandalo di un miliardo di esseri umani che soffrono la fame. Forse la speranza non è più viva? Forse la passione per il futuro è diventata fantascienza? Forse quel muscolo che si chiama cuore batte per altro ed è per questo allora che quel bambino lontano da noi o accanto a noi, non ci emoziona più, non ci interessa piu’?
Non finisce però tutto qui. Il fascino della vita nuova è troppo potente e, dunque, li vogliamo anche, i bambini. A carriera costruita, benessere assicurato, li pretendiamo, spesso ad ogni costo, a prezzo di tecnologie anche fredde, e crudeli. Oppure , li teniamo almeno per qualche mese, in affido, per spezzare la nostra solitudine di coppia, o rassicurarci con un gesto generoso e altruista. Oggetti di consumo? A volte è così. Ma il cuore umano è imperscrutabile, e spesso la presenza potente di un bambino apre poi la strada ad altro, alla maturazione di una sensibilità autentica, all’apertura ad una vera speranza. Dobbiamo crederci. Voglio crederci. E’ necessario per la nostra stessa sopravvivenza.


martedì 17 novembre 2009

Strisce blu a Piazza: cronaca di una ricorso annunciato...

Sono partite lunedì le tanto vituperate (da alcuni) strisce blu anche a Piazza Armerina. E' sicuramente prematuro dopo appena due giorni di sperimentazione fare dei bilanci. Ma l'impressione generale è che la città sia più ordinata e il traffico meno caotico. Certamente, ci sono una serie di correttivi da apportare, primo fra tutti l'esigenza di intensificare i controlli nei confronti dei veicoli in divieto di sosta. Della serie: più vigili sguinzagliati per le vie della città...
Tuttavia, abbiamo letto dell'esistenza di un piano di mobilitazione generale di un'associazione locale, ideato da un noto avvocato nonchè collaboratore ed amico fidato di un noto politico autonomista della città dei Mosaici. La notizia, a dir poco sconvolgente, ha scosso profondamente la nostre coscienze. Ma vsdiamo in breve di cosa si tratta. L'avvocato in questione ha avvisato (gentile pensiero da parte sua, non c'è che dire!) il Sindaco Nigrelli della sua volontà di parcheggiare la sua auto sulle strisce blu senza avere esposto il dovuto ticket e, non appena un ausiliario del traffico lo sanzionerà, egli proporrà ricorso contro tale provvedimento sanzionatorio. Vi risparmiamo in questa sede le motivazioni addotte dall'avvocato in questione per spiegare il suo comportamento (spiegazioni che potrete trovare molto -dovrei dire troppo?- dettagliatamente argomentate su qualche noto blog della città dei Mosaici). Tuttavia, sottolineiamo il fatto che l'avvocato di cui sopra consiglia ai cittadini che subiranno una sanzione in casi analoghi di recarsi presso lo studio di altro noto avvocato (probabilmente vicino all'avvocato di cui sopra?), per proporre ricorso avverso i verbali o, in subordine, di rivolgersi all'associazione dell'avvocato di cui sopra per ulteriori chiarimenti. La cosa più buffa dell'intera vicenda è costituita dal fatto che l'avvocato annuncia con un congruo preavviso che parcheggierà giorno 18 a partire dalle 16 in Via Mazzini in attesa della sanzione. A questo proposito: non sarebbe un'idea carina che tutta la Giunta al completo, Sindaco, Vicesindaco, Assessori, il giorno preannunciato posteggiassero le loro auto in Via Mazzini, occupando così tutta l'area in quella strada destinata ai parcheggi a pagamento? E se le loro auto non fossero sufficienti, basterebbe un passaparola tra amici, conoscenti, compagni, parenti e chi più ne ha più ne metta...Più semplice di così...Un momento! Non ci avevo pensato!...e se a quel punto l'avvocato cambiasse in itinere il "campo di battaglia" e si spostasse con la sua auto -che ne so?- per esempio in Piazza Garibaldi?...

Stuprata dal branco una ragazzina di 14 anni a Foggia: arrestati quattro minorenni



L'amore rubato di Luca Barbarossa

La ragazza non immaginava che anche quello fosse l'amore in mezzo all'erba lei tremava sentiva addosso ancora l'odore ;



chissà chi era cosa voleva perché ha ucciso i miei pensieri chissà se un giorno potrò scordare e ritornare quella di ieri ;



la ragazza non immaginava che così forte fosse il dolore passava il vento e lei pregava che non tornassero quelle parole;



adesso muoviti fammi godere se non ti piace puoi anche gridare tanto nessuno potrà sentire tanto nessuno ti potrà salvare



e lei sognava una musica dolce e labbra morbide da accarezzare chiari di luna e onde del mare piccole frasi da sussurrare



e lei sognava un amore profondo unico e grande più grande del mondo come un fiore che è stato spezzato così l'amore le avevan rubato la ragazza non immaginava che così lento fosse il dolore stesa nel prato lei piangeva sulle sue lacrime nasceva il sole



e lei sognava una musica dolce e labbra morbide da accarezzare chiari di luna onde del mare piccole frasi da sussurrare e lei sognava un amore profondo unico e grande più grande del mondo ma il vento adesso le aveva lasciato solo il ricordo di un amore rubato come un fiore che è stato spezzato così l'amore le avevan rubato

venerdì 13 novembre 2009

La legge (non) è uguale per tutti...


Lo strombazzato disegno di legge, definito dagli accoliti del Premier "Legge sui processi brevi" e che, coerentemente con i contenuti suoi propri, ribatterezzeremo in questa sede "Legge sulla prescrizione breve dei reati dei potenti" vìola palesemente, a detta dei più illuminati Costituzionalisti, il principio di eguaglianza sancito solennemente dall'art. 3 della nostra Carta Costituzionale. E così il Silvio nazionale, ancora una volta, tenta la strada della legge ad personam per salvarsi da una probabile condanna sia nel processo Mediaset (frode fiscale e falso in bilancio) che in quello Mills (corruzione in atti giudiziari). Dopo che il cosiddetto Lodo Alfano è stato sonoramente bocciato dalla Corte Costituzionale per la palese violazione sia del principio di eguaglianza (art. 3 Cost.) che di quello relativo alla riserva di legge costituzionale (art. 138 Cost.), il Premier, a causa di tale sentenza non è riuscito nell'intento di bloccare i suoi processi in corso attraverso il Lodo Alfano, cioè questa sorta di pastrocchio blocca processi per le più alte cariche dello Stato, una delle quali, guarda caso, è rivestita proprio dal Silvio nazionale. La Sinistra, pardòn!, i pericolosi comunisti gongolano: il Premier è stato stoppato dalla Consulta!...Ma l'entusiasmo dura poco. Il Mandrake della politica nostrana ha in serbo una nuova magia: la legge sulla prescrizione breve! Gli oscuri comunisti, in preda al panico, si agitano scompostamente, arrivano persino a lanciare in aria il disegno di legge nel luogo sacro della politica nazionale, Palazzo Madama!... "Opposizione maldestra, inefficiente e inefficace!"- direbbe qualcuno...Ma per fortuna l'esercito pidiellino torna ad esibirsi in televisione. Deputati, Senatori, esponenti di spicco del salottismo di destra, portaborse in cerca d'autore, aspiranti galoppini, etc., cercano in tutti i modi di trasformare l'intrasformabile, di mutare l'immutabile, di capovolgere l'incapovolgibile. E così, questa legge (?) che mira a chiudere in fretta e furia i processi del Premier che erano stati sospesi dal Lodo Alfano e che stanno per riprendere dopo la bocciatura da parte della Corte Costituzionale del Lodo Alfano e che promettono risvolti a dir poco interessanti, viene definita dai soldatini pidiellini come la panacea dei mali della giustizia italiana. Non è più la legge sulla prescrizione breve dei reati, ma diviene la legge sui processi brevi. Pensate: la durata dei processi (penali, civili e amministrativi) non deve superare due anni in primo grado, due in secondo e altri due in Cassazione; altrimenti, se la sentenza non arriva entro i termini stabiliti per ciascuna delle tre fasi, il processo (solo quello penale) si estingue. Una morte penale per prescrizione che potrà valere da subito per i processi in corso, limitatamente al primo grado, se entro due anni dalla richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero non sarà arrivata la sentenza. Una morte penale di cui potranno beneficiare gli incensurati chiamati a rispondere di reati puniti con pene inferiori a 10 anni, eccezion fatta per mafia, terrorismo, delitti di «grave allarme sociale» (rapine, omicidi, estorsioni, etc.), e anche una lunga sfilza di altri delitti, dallo stalking all’incendio, passando attraverso il traffico illecito di rifiuti, fino ad arrivare al gravissimo (almeno secondo mamma Lega) reato di immigrazione clandestina. Ricapitolando: non importa se il crack Parmalat, l'affare Cragnotti, i guai giudiziari di Bassolino, la strage alla Thyssen rischiano di sciogliersi come neve al sole. Non importa se delle storie che hanno significato dolore, morte, disgrazia, perdita di familiari, perdita di risparmi, perdita di fiducia, perdità di dignità, domani saranno cancellati da una spugna. Non importa se le vittime delle nefandezze dei potenti non riceveranno mai nemmeno la consolazione di una sentenza che restituisca ad ogni essere umano, anche povero, anche impotente, anche ultimo tra gli ultimi, la dignità di essere umano. L'importante è che da domani si chiudano il processo Mediaset e il processo Mills. Che il nostro Paese sia totalmente asservito ai problemi giudiziari del suo Premier. Dopotutto, ognuno ha quello che si merita...Con buona pace di quella frase, forse ormai fuori moda o, come si direbbe oggi, "OUT" e cioè: LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI...Ma chi l'ha detto?...


giovedì 5 novembre 2009

SEX AND THE TRANS


Negli ultimi giorni, sulla scia del caso Marrazzo, assistiamo alla moltiplicazione di programmi -dibattito su un tema che potremmo sintetizzare con il ricorso alla domanda: "Perchè gli uomini vanno con le trans?..."

Uno stuolo di tuttologi, filosofi, opinionisti, psicoterapeuti, psicanalisti, politici in cerca di notorietà, starlette a caccia di un posto al sole è tutto lì, in televisione, a pontificare sull'annosa questione.

Una teoria parecchio accreditata e che, probabilmente, ha in sè un fondo di verità spiegherebbe il fenomeno del ricorso alle trans con il problema dell'omosessualità irrisolta. In altre parole, gli uomini in questione sceglierebbero di andare con le trans perchè, non riuscendo neanche con sè stessi ad accettare il proprio orientamento sessuale omo, troverebbero nella trans quello che li attira ma con un'apparente effigie femminile. Ieri sera, a conclusione dell'ennesimo dibattito televisivo sul tema, il filosofo Umberto Galimberti ha chiuso con una frase assai emblematica: "Il progresso storicamente è sempre conseguenza della trasgressione alle regole fin lì adottate..." Sottindeva probabilmente l'ipotesi che il fenomeno del ricorso alle trans costituisse una forma piuttosto marcata di trasgressione a dei codici di comportamento consolidati. Io però, partendo dalla tesi prevalente di cui sopra -e che ritengo piuttosto convincente- secondo la quale l'uomo che va con le trans ha un rapporto irrisolto con la propria omosessualità, dissento rispetto all'opinione di Galimberti. Ritengo, infatti, che per un uomo andare con una trans costituisca di per sè la negazione della trasgressione. La vera trasgressione alle regole non è continuare la propria vita "normale" con mogli o compagne e figli, andando a trans quando proprio non ci si riesce più a trattenere. La trasgressione non è andare con un uomo che somiglia esteriormente ad una donna e che ti tranquillizza perchè non sembra neanche a te un uomo. La vera trasgressione non è cercare in un surrogato di donna quello che una donna non ti potrà mai offrire. E, soprattutto, probabilmente la vera trasgressione è avere il coraggio di vivere fino in fondo la propria dimensione anche in un ambito personalissimo e assolutamente privato come quello della sessualità. Certo mi rendo conto che probabilmente la mia chiave di lettura potrà apparire angusta a chi non pensa che il ricorso alle trans sia una risposta ad un'omosessualità irrisolta. Tuttavia, credo che sul tema sia importante continuare a riflettere se è vero, come è vero, che il 40% del mercato della prostituzione è rappresentato dall'offerta trans. Evidentemente, se queste sono le proporzioni del fenomeno, ad un'offerta del 40% deve per forza di cose corrispondere una domanda del 40% o giù di lì. E forse è giunto il momento che in questa Italietta dei giorni nostri ci si cominci a interrogare su tutta una serie di temi, liberandosi delle ipocrisie e dei perbenismi di ritorno. Forse il concetto di femminile e il concetto di maschile tendono a confondersi e sovrapporsi sempre di più? Forse le donne hanno assunto sempre di più connotati maschili? Forse gli uomini hanno sempre più bisogno del contatto con una femminilità caricaturale ormai obsoleta (o forse solo e da sempre proiezione dei desideri più reconditi maschili)? Chi può dirlo?...

martedì 3 novembre 2009

Provincia di Enna: il Piazzese Giuseppe Mattia nominato Assessore


Stamani il piazzese Giuseppe Mattia, attualmente MPA dopo un passato forzista, è stato nominato Assessore provinciale dal Presidente della Provincia regionale di Enna, Giuseppe Monaco. Sostituirà il dimissionario Angelo Moceri, nominato dalla Regione Presidente dell'ERSU di Enna. Le deleghe assegnategli sono: organizzazione del territorio e tutela dell’ambiente, protezione civile, risorse energetiche, valorizzazione aree naturali protette e siti archeologici. E così finalmente alla Provincia regionale di Enna la città di Piazza Armerina può contare su ben tre Assessori. Siamo sicuri del fatto che, dopo l'incisiva azione amministrativa alla Provincia condotta dagli altri due assessori Lantieri (che ricopre anche la carica di Vicepresidente) e Tudisco, che tanti benefici (forse dovremmo dire troppi?) sono riusciti a portare alla propria comunità di provenienza, con la nomina di Mattia, candidato a Sindaco nella tornata elettorale che ha visto vincitore Carmelo Nigrelli, la città di Piazza Armerina può dormire sonni tranquilli. Sarà rappresentata degnamente. Per la prima volta nella sua storia, almeno secondo chiacchere da blog, può contare su tre Assessori in Giunta provinciale. Staremo a vedere...come si dice?...Chi vivrà vedrà...Intanto non ci resta che augurare buon lavoro al neo Assessore Giuseppe Mattia, che ora avrà davanti a sè il difficile compito di dimostrare le sue capacità da amministratore pubblico, dopo averci deliziato con "le battaglie civili"...

lunedì 2 novembre 2009

Grazie Alda....


Il mio passato

Spesso ripeto sottovoce
che si deve vivere di ricordi solo
quando mi sono rimasti pochi giorni.
Quello che e’ passato
e’ come se non ci fosse mai stato.
Il passato e’ un laccio che
stringe la gola alla mia mente
e toglie energie per affrontare il mio presente.
Il passato e’ solo fumo
di chi non ha vissuto.
Quello che ho gia’ visto
non conta piu’ niente.
Il passato ed il futuro
non sono realta’ ma solo effimere illusioni.
Devo liberarmi del tempo
e vivere il presente giacche’ non esiste altro tempo
che questo meraviglioso istante.
Alda Merini
La poetessa Alda Merini, 78 anni, è morta ieri nell'ospedale San Paolo di Milano.
Aveva iniziato a comporre liriche a 16 anni. Entrò in contatto con il mondo letterario grazie alla cugina di Ada Negri, Silvana Rovelli, che sottopose alcune sue poesie ad Angelo Romanò che, a sua volta, le fece leggere a Giacinto Spagnoletti, considerato il suo scopritore. La sua prima raccolta fu "La presenza di Orfeo" che, pubblicata nel 1953, ottenne grande successo di critica. Il suo capolavoro è considerato unanimamente "La Terra Santa", per il quale le fu conferito nel 1993 il Premio Librex-Guggenheim Eugenio Montale per la Poesia. Nel 1996 era stata proposta per il Nobel per la Letteratura dall'Academie Francaise. La sua opera poetica, sicuramente una delle più grandi e interessanti del panorama novecentesco italiano, è permeata dalle grandi contraddizioni e dai grandi temi che hanno attraversato la sua vita: amore, passione, sofferenza, religione. Molto presente il tema della malattia mentale, che la poetessa durante la sua vita ha conosciuto direttamente sulla sua pelle. Raccontava spesso dell'esperienza dell'internamento in manicomio: «Mi hanno fatto degli elettroshock e ho perso temporaneamente i contatti con la realtà». Iniziò nel 1965, quando venne internata al manicomio Paolo Pini dal quale uscì solo nel '72, a parte brevi periodi a casa nel corso dei quali nasceranno altre tre figlie, dopo la prima nata nel 1961 dal matrimonio con Ettore Carniti, proprietario di alcune panetterie a Milano, sposato nel 1953. FemminilMente rende omaggio a questa grande figura di donna del Novecento, donna che ha conosciuto grandi sofferenze ma che attraverso la sua poesia è riuscita ad esprimere la sua ricchezza interiore ed è riuscita nell'intento di regalare a noi donne (e non solo) dei meravigliosi istanti. Grazie Alda....