domenica 31 maggio 2009

Viale Diaz ad Enna: senso unico

Siamo proprio sicuri che la soluzione al problema della viabilità ad Enna sia l'istituzione del senso unico in Viale Diaz e sul ponte? Lo scopriremo nei prossimi giorni...

I LOVE ZEPPA


E' l'anno della zeppa super vertiginosa, del tacco-trampolo equilibrato -si fa per dire- dal maxi plateau, della scarpa fetish ad ogni costo. Si tratta di un vero e proprio diktat. Dopo qualche anno di timido riaffacciarsi degli zatteroni sulla scena, magari ai piedi delle più coraggiose e sfrontate, adesso si tratta di una vera tendenza destinata probabilmente a perdurare per qualche annetto. Le vedi per la strada le ragazze di oggi, traballanti ma felici sopra l'oscuro oggetto del desiderio di questa estate. Ma le vedi anche ai piedi della signora di mezza età all'uscita dalla funzione domenicale, oppure sul lungomare di una ridente località turistica ai piedi della manager fashion victim. Alzi la mano chi è capace di rinunciare all'illusione di un'altezza ben più maestosa di quella che ci ha regalato madre natura, almeno per una sera...

Buona estate, care amiche di FemminilMente, in compagnia delle zeppe...






Re Raffaele, l'Imperatore Silvio I e il Paese delle meraviglie...

...ovvero "Quando autonomia fa rima con fantasia"...ovvero "Cronache semiserie su due buoni padri di famiglia"...ovvero "La deriva autarchico-dispotica della politica italiana e dello Statuto regionale"...ovvero "Il Signore dei tranelli"...


Il presupposto
Tre Deputati siciliani del PDL, Gianfranco Bufardeci, Michele Cimino, Luigi Gentile, nonostante le direttive impartite sia dal Comitato di Coordinamento nazionale che dai Coordinatori regionali della Sicilia, On. Giuseppe Castiglione e Sen. Domenico Nania, decidono di aderire alla nuova bislacca Giunta regionale di "tecnici", voluta caparbiamente e disperatamente dal Presidente Raffaele Lombardo, giusto alla vigilia delle Europee (riuscirà il nostro eroe a raggiungere il 4%?...Ai posteri...), dopo che da diversi mesi PDL e Udc erano riusciti nell'intento di metterlo seriamente in ginocchio.
Poverino!...



La dichiarazione di guerra

Il Comitato di coordinamento nazionale del Pdl, composto da Sandro Bondi, Ignazio La Russa e Denis Verdini, sospende in via cautelativa dal partito i deputati siciliani Gianfranco Bufardeci, Michele Cimino e Luigi Gentile, rei di avere aderito alla nuova Giunta regionale siciliana. Mercoledì scorso infatti in un vertice a Roma a cui avevano partecipato i Coordinatori nazionali e quelli regionali del Pdl, si era stabilito che chi avrebbe fatto parte della nuova Giunta regionale guidata dal leader dell'Mpa Raffaele Lombardo sarebbe stato espulso dal partito ai sensi dell'articolo 48 dello statuto del Pdl.
Eh sì, le regole vanno rispettate!...




La minaccia ovvero il totale dispregio della volontà popolare
Viene presentato dal gruppo del Popolo della Libertà al Senato un disegno di legge di riforma costituzionale di matrice autarchico-antidemocratica e di nostalgica derivazione filo-autoritario-dispotico-dittatoriale, che modifica l'articolo 10 dello statuto della Regione Sicilia, a firma del Presidente del gruppo, Maurizio Gasparri, del Vicepresidente vicario, Gaetano Quagliariello, e del Presidente della Commissione Affari costituzionali, Carlo Vizzini. Il disegno di legge costituzionale - si legge in una nota - vuole rafforzare la logica che ha ispirato la riforma dello statuto siciliano del 2001, eliminandone quegli aspetti che hanno dimostrato di essere incoerenti rispetto al modello. Il ddl prevede che, in caso di violazione del patto programmatico con gli elettori o di trasformazione della maggioranza che sostiene il governo, quest'ultimo possa essere sfiduciato e sostituito con un nuovo presidente eletto dall'Assemblea, nell'ambito della coalizione che ha ottenuto la maggioranza alle elezioni.
Creativi! Geniali!...della serie: avevate votato A e vi ritrovate Z...

Imperatore riformista
Il Presidente del Consiglio è intervenuto sulla vicenda parlando di "questioni locali e dissensi personali che - secondo Berlusconi - se ne andranno quando ci saranno nuove persone capaci di fare le riforme necessarie".
Vero riformista!...
La boutade di Miccichè
Per Micciché, fondatore in Sicilia di Forza Italia e fedelissimo del Cavaliere, "Berlusconi non sa cosa succede realmente in Sicilia perché disinformato da ascari traditori della propria terra. (Cattivi!- N.d.R.) Sono sicuro - ha detto Micciché - che non è neppure a conoscenza del ddl presentato al Senato".
Perchè non lo ha informato lui?...Tanto il suo numero di cellulare ce l'avrà anche lui...Che letizia...

venerdì 29 maggio 2009

"Fiera di Piazza"

Comunicato stampa

Torna domenica la "Fiera di Piazza" la più antica fiera zootecnica della Sicilia a partire dalle 6 sino a mezzogiorno all'area ex-Siace.
Anche domenica 31 maggio, come ogni ultima domenica di ogni mese, si terrà nell'area ex Siace alla periferia nord di Piazza Armerina, la Fiera di Piazza.


Si tratta della più antica fiera zootecnica della Sicilia in quanto, in sostanziale continuità, si svolge fin dal XII secolo.Giovan Paolo Chiarandà scrive che la Fiera di Piazza si svolgeva negli ultimi 12 giorni di ottobre ed era, già a metà del '600, "celebratissima e bandita in tutta Italia".


La nuova sede della Fiera, tra l'altro, si trova in prossimità della chiesa dela Madonna della Noce, cui era dedicato un altro mercato nei primi di settembre, già 5 secoli fa.


Dalle 6 del mattino fino a Mezzogiorno, si può assistere alla compravendita di cavalli, cani, volatili di vario genere, suini, furetti e di tutto quanro ha a che fare con gli animali. In questo periodo è vietata la vendita di bovini e ovini, ma, quando è consentita, è facile vedere le rare capre girgentane o le vacche modicane.


A margine della fiera zootecnica, stand che vendono prodotti agroalimentari del territorio.


Spettacolare la fase di contrattazione dei cavalli che vengono provati in un "quadrato" appositamente allestito.


La fiera, chiusa a metà 2007 perchè non erano rispettate le norme sanitarie, ha riaperto l'ultima domenica di marzo 2009 e adesso, offre totale garanzia sulla qualità e la tracciabilità dei capi introdotti per la vendita. Ciascun acquirente, anche di un pulcino, riceve dai veterinari, prima di lasciare l'area della fiera, la certificazione sanitaria relativa all'animale acquistato.


L'ingresso per i turisti, sempre più numerosi, è di 2 euro. Non pagano i bambini sotto i 14 anni e gli anziani.Uscita sulla 117/bis: Aidone oppure Piazza Armerina Nord.


Info Tel. 0935/982.111
Staff del Sindaco

giovedì 28 maggio 2009

I viaggi sono i viaggiatori...

Viaggiare? Per viaggiare basta esistere. Passo di giorno in giorno come di stazione in stazione, nel treno del mio corpo, o del mio destino, affacciato sulle strade e sulle piazze, sui gesti e sui volti, sempre uguali e sempre diversi come in fondo sono i paesaggi.
Se immagino, vedo. Che altro faccio se viaggio? Soltanto l’estrema debolezza dell’immaginazione giustifica che ci si debba muovere per sentire.

“Qualsiasi strada, questa stessa strada di Enterpfuhl, ti porterà in capo al mondo”. Ma il capo del mondo, da quando il mondo si è consumato girandogli attorno, è lo stesso Enterpfuhl da dove si è partiti. In realtà il capo del mondo, come il suo inizio, è il nostro concetto del mondo. E’ in noi che i paesaggi hanno paesaggio. Perciò se li immagino li creo, se li creo esistono; se esistono li vedo come vedo gli altri. A che scopo viaggiare? A Madrid, a Berlino, in Persia, in Cina, al Polo; dove sarei se non dentro me stesso e nello stesso genere delle mie sensazioni?


La vita è ciò che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò vediamo, ma ciò che siamo.




Fernando Pessoa

lunedì 25 maggio 2009

Microchippatura gratuita dei cani a Piazza Armerina


Comunicato stampa



L’Amministrazione comunale mette in campo azioni concrete per combattere il fenomeno del randagismo e i problemi ad esso connessi.Da mercoledì 3 giugno e per ogni mercoledì si provvederà alla microchippatura gratuita dei cani posseduti dai cittadini di Piazza, presso i capannoni della Fiera di Piazza (area ex-Siace), per l’istituzione dell’anagrafe canina. L’attività sarà effettuata dal personale veterinario dell’Ausl 4 a seguito di un accordo con il Comune nato sotto gli auspici dell’assessorato all’ambiente retto da Teodoro Ribilotta e quello alla salute retto da Innocenzo Di Carlo.Successivamente, dopo l’approvazione del bilancio, si provvederà alla sterilizzazione dei cani randagi, grazie a un accordo con la Forestale che utilizzerà le sue strutture presso il vivaio Ronza. Per questa attività la Giunta Comunale ha previsto in bilancio una somma di 5 mila euro che sarà disponibile subito dopo l’approvazione del documento di programmazione economica e finanziaria.«Le risposte ai problemi non si danno con i proclami, ma con azioni concrete – ha affermato il Sindaco Nigrelli – e l’attività di coordinamento istituzionale seguita dal vicesindaco Ribilotta e dall’assessore Di Carlo, mostra come si possa, in tempi rapidi, avviare la risoluzione di un problema la cui percezione sociale è molto ampia.»I randagi, dopo la sterilizzazione verranno liberati nuovamente, ma la impossibilità di riproduzione, ridurrà a dati fisiologici la presenza di cani senza padrone nel giro di due anni e nel pieno rispetto dei diritti del migliore amico dell’uomo.«Desidero ringraziare le associazioni per i diritti degli animali, Una armerina e LAV, prima di tutto – ha concluso il sindaco, per aver fatto una costante, civile, pressione sull’Amministrazione affinché venissero raggiunti questi obiettivi»

venerdì 22 maggio 2009

Considero valore...



di Erri De Luca



"Considero valore quello che domani non varrà niente e quello che oggi vale
ancora poco..."

mercoledì 20 maggio 2009

E Dio mi fece donna


E Dio mi fece donna,

con lunghi capelli,

gli occhi, il naso e la bocca da donna

Con rotondità e peli

e dolci cavità;

mi scavò dall'interno

e fece di me lo studio degli esseri umani.


Lui tesse delicatamente i miei nervi,

Equilibrò con cura

il numero dei miei ormoni,

Compose il mio sangue

e me l'iniettò

perchè irrigasse

tutto il mio corpo.

Così nacquero le idee,
i sogni e l'istinto.


Creò il tutto

con grandi colpi di fiato

scolpendo con amore

le mille e una cosa

che mi fanno donna ogni giorno e

per le quali con orgoglio

mi alzo ogni mattina

e benedico il mio sesso.


Gioconda Belli

Poetessa nicaraguese


N.B. Alla mia amica E. che nei momenti di malinconia sa sempre come restituirmi il sorriso...
Sibilla '75

L'italia non è fatta solo di veline...c'è tanto altro.


- E' Samantha Cristoforetti la prima donna astronauta italiana e attualmente l'unica nel corpo astronauti dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), al quale oggi si sono aggiunti sei nuovi astronauti, due dei quali (la Cristoforetti e Luca Parminano) italiani. Nata a Milano 32 anni fa, Samantha Cristoforetti è tenente pilota dell'Aeronautica Militare Italiana. Dopo il liceo scientifico a Trento, si è laureata in Ingegneria meccanica nell'università tedesca di Monaco e, nel 2005, in Scienze aeronautiche nell'Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Parla correntemente tedesco, inglese e francese e ha una buona conoscenza del russo. E' appassionata di attività subacquee e i suoi hobby sono la lettura, lo yoga, il nuoto, lo sci e poi speleologia e mountain bike.

Attimi...




"Io sono stata una di quelle persone che ha vissuto sensatamente e precisamente ogni minuto della sua vita; certo che ho avuto momenti di gioia ma se potessi tornare indietro cercherei di avere soltanto buoni momenti. Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita, solo di momenti, non ti perdere l'oggi..."


Tranquilli va tutto bene...pensate alle vacanze!


Ansa - A marzo fatturato giu' dell'0,8% su febbraio e del 22,6% rispetto a marzo 2008. Gli ordinativi hanno registrato un calo del 26% sull'anno e del 2,7% sul mese. Auto: fatturato marzo -27,9%, ordini -19%

martedì 19 maggio 2009

L'involuzione della specie...ovvero "Il ritorno della donna - oggetto"

Presentato da qualche settimana, il documentario Il Corpo delle donne, visibile su Internet, dona un’immagine devastante –e diciamolo –vergognosa - delle donne e della televisione. Durante venti minuti di montaggio trafelato, vediamo solo cosce, mutandine e altrettanti seni trasmessi non a fine palinsesto, ma al mattino o al pomeriggio, nelle trasmissioni domenicali, nei quiz.Il colmo di una di queste trasmissioni è stato quello d’invitare una “velina” a fare una doccia tutta vestita in modo che i telespettatori vedessero le sue forme più da vicino. In un’altra, una giovane ragazza è costretta a sorridere e ondeggiare durante tutta la puntata in un cilindro di plexiglas che serve come piedistallo del tavolo del presentatore.Lorella Zanardo coautrice del documentario, si interroga denunciando “questa dittatura del corpo perfetto” : “ Abbiamo convertito tutta la nostra cultura all’estetica di un cabaret di spogliarelliste ?”Per la filosofa Michela Marzano , questa “eccezione italiana” riproduce il “vecchio modello di sottomissione della donna all’uomo” a testimonianza d’una volontà “d’espellere le donne dallo spazio pubblico, politico, intellettuale privandole della parola”. Autrice di "Le Fascisme : Un Encombrant Retour" (Larousse) e direttrice della collana PUF, denuncia “una doppia strumentalizzazione“: “fanno loro credere che l’accesso alla politica è aperto, ma le donne restano delle comprimarie.“[...]A seguito di un concorso televisivo che, ogni estate seleziona le più belle tra le candidate, Marianna Rizzini ha constatato che “molte sono diplomate e considerano questo lavoro come un acceleratore di carriera. E’ come la lotteria: se vincono, si assicurano finanziariamente il loro avvenire.” Una di queste ragazze che viene mostrata dal documentario di Lorella Zanardo dichiarava : “ Ho studiato quattro anni alla Bocconi (una prestigiosa università milanese), sono stata dirigente d’impresa. Oggi, il prodotto, sono io! E lo vendo sul mercato dello show-business “.
Philippe Ridet - Le Monde

http://www.ilcorpodelledonne.it/documentario/

Ore 6 : "L'arresto dopo la tempesta (di tegole)"

Comunicato del Sindaco di Piazza Armerina Carmelo Nigrelli
Esprimo il più sincero ringraziamento alla Polizia di Stato guidata dal Vice Questore Giancarlo Consoli per l’azione che ha consentito di porre fine a una situazione che aveva messo sotto scacco un’intera città. Ringrazio anche le altre forze dell’ordine, i Carabinieri del Capitano Cannizzaro e la Polizia Municipale, guidata dal Comandante Viola, per la collaborazione costante e fattiva a chi ha coordinato l’operazione.




Ringrazio, infine, anche i Vigili del Fuoco, gli operatori del 118 e i volontari dell’Anta per il supporto offerto. Si tratta di una pagina amara nella quale ci sono anche protagonisti che sono rimasti nell’ombra.




Si tratta di personaggi che hanno cavalcato, magari incoraggiato, certo strumentalizzato un’azione che, pur basandosi su legittime aspirazioni, aveva assunto una volta di più i caratteri di un inaccettabile ricatto alla città.




La rivendicazione di lavoro stabile, la lotta al precariato sono opzioni politiche comprensibili e condivisibili, ma che non posso essere condotte con azioni illegali, che arrecano danni ingenti al patrimonio pubblico, che ricattano l’intera popolazione in particolare nei momenti più importanti per la comunità (feste di ferragosto e del 3 maggio), che danneggiano il lavoro onesto degli operatori commerciali e del turismo nel centro storico e, più in generale, l’immagine della città.La situazione sociale nella nostra città, come in tutta Italia, è assai difficile ed è resa ancora più dura dalla crisi economica internazionale e dalle politiche nazionale e regionale. Il Comune, per quello che può fare con un bilancio fortemente penalizzato dal costo della raccolta dei rifiuti, ha incrementato in maniera signifcativa i fondi per le politiche sociali e moltiplicato le azioni di sostegno alle famiglie in difficoltà.




Già stamattina il personale dell’Ufficio tecnico sta elaborando una perizia di somma urgenza per provvedere immediatamente alla sostituzione delle tegole distrutte, alla riparazione dei danni subiti dal tetto, alla realizzazione di quegli accorgimenti che possano in seguito impedire ulteriori azioni analoghe.




Nelle prossime ore la Giunta comunale affiderà a un legale l’incarico di seguire l’intera vicenda.

domenica 17 maggio 2009

Comunicato della LAV provinciale

Si è svolta nei giorni scorsi a Piazza Armerina, presso i locali del Circolo di cultura, l’assemblea/dibattito sul randagismo. L’evento, organizzato dalla Sede LAV di Enna, ha affrontato il tema del fenomeno del randagismo a Piazza Armerina ed nella provincia di Enna; all’iniziativa erano presenti la responsabile provinciale LAV Enna, Lorena Sauli e vari attivisti dell’Associazione animalista; Ennio Bonfanti, esponente della LAV Caltanissetta; i responsabili l’associazione animalista locale UNA Armerina, e l’Assessore comunale alla Pubblica Istruzione e alla Sanità, Innocenzo Di Carlo, nonostante l’invito fosse stato rivolto all’Amministrazione tutta. (N.d.R. : L'Amministrazione comunale era impegnata quel pomeriggio in una importante riunione istituzionale per la redazione del Bilancio 2009, all'interno del quale prevedere anche i fondi per risolvere il fenomeno del randagismo, ed era rappresentata all'interno dell'assemblea organizzata dalla LAV dall'Assessore al ramo, Dott. Di Carlo). È sotto gli occhi di tutti, anche in seguito ai tragici fatti avvenuti nel ragusano, che il randagismo è un’emergenza che non può più essere sottovalutata. Secondo le statistiche in nostro possesso pubblicate nel dossier realizzato dalla LAV sul randagismo, nel 2006 si stimavano in tutta la provincia ennese un numero di randagi di circa 10mila animali. Un dato incompleto, evidentemente sottostimato e che in questi 3 anni si sarà già moltiplicato.Lorena Sauli (LAV Enna) durante il dibattito ha affermato che “Chiaramente il randagismo non è solo un problema sentito dagli animalisti, che si occupano da anni a proprie spese di mantenere e soccorrere i tantissimi cani presenti sul territorio, ma rappresenta un fenomeno centrale per la salute e la sicurezza dei cittadini. Oltre che degli episodi di aggressività dei cani in branco, comunque estremamente sporadici e spesso ingigantiti dall’allarmismo oramai diffuso, parliamo anche di possibili incidenti automobilistici causati dai randagi che attraversano all’improvviso la strada, andando incontro alla morte e provocando sinistri anche a scooteristi e automobilisti”.“Inoltre, a seguito dell’emergenza randagismo, sta emergendo la fobia e l’odio incondizionato contro i randagi, e si è verificato un gravissimo aumento di casi di avvelenamento, che pure costituiscono anche un serio problema di sicurezza pubblica. Il veleno così sparso – denuncia Sauli - non causa solo la morte di cani, gatti e altri animali ma mette in pericolo la stessa incolumità dei cittadini, in particolare dei bambini che, potrebbero toccare le esche e poi portarsi le mani alla bocca”. Secondo la LAV “Il randagismo rappresenta inoltre una grave caduta d’immagine per la città di Piazza Armerina ed una cattiva pubblicità per i turisti, la cui sensibilità in materia di animali è in continuo aumento, e a dimostrarlo sono proprio le innumerevoli segnalazioni che la nostra associazione riceve durante il periodo estivo da cittadini italiani e stranieri in vacanza nella nostra provincia”.Numerosi gli interventi e le proposte anche dei cittadini che hanno partecipato al dibattito. Le associazioni chiedono urgentemente l’applicazione della legge 15/2000, secondo la quale il randagismo va affrontato con una rosa di interventi (realizzazione di un Parco Canile, campagna massiccia di sterilizzazioni, istituzione della figura del cane di quartiere, adozioni).Infatti, se la convenzione con un canile rimane l’unico intervento, oltre che dispendioso per le già esigue casse pubbliche, risulta privo di efficacia. Con le stesse somme, viceversa, possono essere realizzati (come si fa nel resto della Sicilia e dell’Italia con risultati ottimi!) programmi di sterilizzazione che comportano, anche nell’immediato, un vistoso decremento numerico degli animali vaganti ed un minore livello di preoccupazione e di intolleranza nei cittadini che vivono ansiosamente il fenomeno del randagismo.Durante il suo intervento, l’assessore Di Carlo ha dichiarato che l’Amministrazione sta già provvedendo alla realizzazione di un ambulatorio veterinario deputato sia alle operazioni di sterilizzazione ed anagrafe dei randagi, sia alle prime cure e pronto soccorso nei casi di investimento, ferimento ecc. di animali, avvalendosi della preziosa collaborazione della associazioni animaliste. Tale ambulatorio dunque non verrà più istituito presso i locali dell’area dell’ex macello come era stato preventivato nei mesi scorsi, ma in altra località idonea.“Speriamo che questa volta gli impegni – chiari e precisi - presi con l’Amministrazione di Piazza Armerina si possano concretizzare al più presto, dichiara Lorena Sauli, responsabile provinciale della LAV- e che il tempo di realizzazione dell’ ambulatorio, 30- 40 giorni a detta dell’assessore, non slitti più del dovuto.” Certamente il Comune sta pagando a caro prezzo le conseguenze dei fondi regionali andati perduti dalla precedente amministrazione per la creazione di un ambulatorio veterinario. A questo spesso si aggiunge anche una scarsa conoscenza delle norme giuridiche in materia, e la paura o fobia dei cittadini che non aiutano di certo ad affrontare il fenomeno grave del randagismo nel modo più adeguato.Ennio Bonfanti (LAV Caltanissetta) ha così concluso il suo intervento: “Ministero della Salute, Regione Siciliana, associazionismo animalista e mondo veterinario sostengono unanimemente che quello della sterilizzazione è lo strumento migliore e più efficace per il controllo del randagismo, in grado di coniugare il benessere degli animali, garantire i cittadini e contribuire a ridurre i costi (molto elevati) delle convenzioni con i canili privati che i Comuni siciliani spesso continuano a stipulare pur essendo noto il business che ne deriva e la totale inutilità per diminuire il randagismo. Accanto a queste azioni, la LAV è impegnata a promuovere anche presso i privati politiche di controllo delle nascite di cani e gatti domestici: la sterilizzazione dell'animale "di casa" è un atto responsabile che produce dei benefici anche nei confronti dei randagi. Spesso, infatti, i proprietari di animali non riescono a dare una casa a tutti i cuccioli del proprio cane o gatto e, quindi, vengono abbandonati (nonostante la legge lo punisca come reato con gravi sanzioni penali) e vanno ad infoltire le popolazioni vaganti sul territorio”.
LAV provinciale di Enna
16 maggio 2009

Il sonno della ragione genera mostri ovvero educarsi alla democrazia


Navigando su internet mi sono imbattuta in questo articolo. Parla di libri e dell'importanza di essi nell'apprendere i concetti fondamentali del vivere civile. Parla del concetto di democrazia e della deriva sociale e culturale che permea la nostra società. Condivido quello che asserisce il Prof. Canfora e cioè che per una buona tenuta della democrazia bisogna essere dei buoni democratici educati costantemente alla democrazia.. Mi viene in mente la traccia del mio compito di italiano agli esami di stato di tantissimi anni fa. Difficilmente qualcuno la ricorda ma io non l'ho mai dimenticata. Era la frase di Francisco Goya che dice " Il sonno della ragione genera mostri".



Life chances” le chiamava Ralf Dahrendorf. Sono le possibilità che ognuno di noi ha quando nasce: se la famiglia legge libri e ne possiede almeno uno in casa, il bambino ha il doppio di possibilità di crescere con una coscienza “democratica”. Se non ci sono libri in casa, sono quasi nulle le possibilità di apprendere valori come rispetto degli altri, difesa dei propri diritti e in sostanza tutto quel che permea il concetto di Democrazia. L’unico modello di valori rimase la televisione, o meglio, questa è quel che accade in pratica. È questo il cuore di un tema trasversale alla Fiera del Libro di Torino. Se ne è parlato anche all’incontro “Anticorpi: il potere delle idee”, in cui il direttore di Repubblica Ezio Mauro si è intrattenuto con Luciano Canfora sulla nuova collana di LaTerza, “Anticorpi” e sull’ultimo libro dello storico barese, “La natura del potere”. Il tema ostico che l'ultimo lavoro di Canfora si propone di affrontare, promette di sollevare riflessioni profonde. Lo storico si occupa dell’argomento fin da quando ha scritto un saggio su Giulio Cesare. Durante la stesura de “Il dittatore democratico” il professore iniziò a porsi domande a proposito della natura del potere, appunto. Canfora, in quella circostanza, introdusse la parola “democratico” nel titolo del libro su Cesare. In latino, però, all'epoca dei fatti analizzati, quella parola non esisteva. Solo molti secoli dopo, infatti, fu introdotto il concetto di “consenso”. Gli spunti offerti da questo studio, hanno portato Canfora a chiedersi cosa sia, realmente, il potere. Soprattutto, il professore, ha cercato di analizzare nel suo ultimo lavoro quali elementi sottendano, oggi, la conquista del suffragio universale. Dietro il consenso si nascondono altri poteri, decisivi nella gestione della società. Il professore ha fatto riferimento in particolare al potere economico. Come ha fatto notare anche l'editore Giuseppe Laterza, che è intervenuto nel corso del dibattito, l'aspetto economico è cruciale. Citando un giornalista del Financial Times, l'editore ha fatto notare, in che modo, con la crisi globale in atto, il potere economico si stia rafforzando. Per il professore, il consenso, è solo uno dei poteri, ma non quello determinante. In Italia, ma ci sono anche casi all’estero, si assiste soprattutto all’efficacia politica della televisione. Il momento è estremamente pericoloso e mentre alcuni parlano di nuovo “totalitarismo”, Canfora introduce il concetto di “Cesarismo”. «Il caso italiano è molto interessante poichè viviamo in una democrazia modificata in funzione di un leader – dice Canfora -, una degenerazione della democrazia che porta a una leadership carismatica che non tocca i poteri costituzionali ma li svuota, rendendoli privi di significato». Ed è proprio per questo motivo che il confronto con la democrazia antica si fa più intenso, e si ravviva ogniqualvolta che un problema di qualunque origine mette a rischio la definizione di democrazia. «La storia serve a criticare il governo presente», incalza Canfora. «Il problema fondamentale della democrazia attuale è che la sovranità popolare è la garanzia di poter fare qualunque cosa. La non competenza del popolo è una delle maggiori critiche che venivano mosse alla democrazia ateniese e la situazione attuale pare non essere molto diversa». Per una buona tenuta della democrazia è necessario essere dei buoni democratici, costantemente educati alla democrazia; non dobbiamo dimenticarci che Hitler è salito al governo col consenso del popolo. Lo scopo del libro e della collana vuole essere quello di educarci alla democrazia, insinuando dentro ognuno di noi il dubbio e la critica, strumenti necessari per diventare buoni democratici e salvare il nostro Paese».

sabato 16 maggio 2009

Il potere logora chi non ce l'ha...



"Quando la volpe non potè arrivare all'uva disse che era acerba..."

Grazie Iudica...



Caro Iudica,

ieri al Consiglio comunale ancora una volta hai manifestato la volontà di chiudere il Centro nascite e il Pronto soccorso del nostro Ospedale "M.Chiello" per trasformarlo in un Ambulatorio di campagna. Ma ci hai detto che hai pronta per noi una grande consolazione: a breve potremo curarci le varici direttamente al servizio di flebologia presso il nuovo Ambulatorio di tua creazione "M. Chiello".


Grazie, questa notizia ci rassicura sul nostro futuro...

Ieri sera ho parcheggiato la macchina vicino all'hotel Villa Romana, nello spazio che conduce al campo sportivo. Non ho potuto fare a meno di notare un grande manifesto pubblicitario di una compagnia di navigazione che pubblicizza una rotta. C'è l'immagine di una grande nave e di spalle decine di fanciulle vestite in modo succinto che si avviano verso l'ingresso. Lo slogan è " ABBIAMO LE POPPE PIU' BELLE DEL MONDO". Non vi nascondo che questa pubblicità mi ha infastidita. Il messaggio è chiaramente un richiamo sessuale e il corpo delle donne è come al solito usato nel peggiore dei modi. I pubblicitari che hanno ideato questa campagna avrebbero potuto fare leva sull'immagine vacanziera di normalissime famiglie magari con bambini e cane al seguito e invece... Anche nella pubblicità non abbiamo ancora raggiunto la parità: che ne dite cari pubblicitari se studiando magari il lancio di una confezione di piselli sceglieste lo slogan "ABBIAMO I PISELLI PIU' BELLI DEL MONDO". Il contesto? un bell'orto con tanti bei maschietti in mutande che zappano...

Elezioni in India: vince il partito di Sonia Gandhi


NEW DELHI- Il partito del Congresso e la coalizione Upa guidati da Sonia Gandhi hanno vinto le elezioni legislative in India quando manca soltanto lo scrutinio relativo ad una decina di seggi.

venerdì 15 maggio 2009

Piazza Armerina - 1^ Fiera del Commercio, dell'Artigianato e del Consumatore



Piazza Armerina - Venerdì 15, Sabato 16 e Domenica 17 Maggio 2009 in Piazza Generale Cascino a cura dell'Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Piazza Armerina.


Stand espositivi, degustazioni, intrattenimento, musica...


Guest stars:

"Teppisti dei sogni" e "Romagna Capitale"

Ciao Susanna...


Vogliamo parlare seriamente di come risolvere il problema traffico a Piazza Armerina prima di organizzare qualsiasi evento?


Al Presidente del Consiglio Provinciale di Enna Massimo Greco...



...ovvero "La svolta è iniziata?"... - Parte II


Pochi istanti fa ho appreso con vivo giubilo, leggendo Vivienna, agenzia di stampa molto nota della Provincia di Enna, che il Presidente del Consiglio Provinciale di Enna nonchè Direttore di Liberamente nonchè esponente di rilievo del PDL provinciale, Dott. Massimo Greco, ha fondato un movimento denominato "Pensatoio delle libertà". Ora, a parte le mia opinione relativamente al fatto che nel PDL del concetto di "libertà" -per quanto riguarda sia le libertà formali che quelle sostanziali- non vi si possano rintracciare neanche tracce o residui -e mi riservo di esprimere in un successivo post la mia idea di libertà, la quale comprende il rispetto della dignità della donna come cervello pensante, il diritto alla multietnicità di una società evoluta, la libertà di dissentire dalle opinioni del premier, la libertà di lavorare nel territorio della Repubblica senza dovere cambiare Regione di residenza, etc.- ciò che più ha colpito la mia attenzione è stato scoprire che tra i nomi degli elementi di spicco della politica ennese che hanno aderito all'importante progetto che mirerebbe, secondo i suoi stessi padri fondatori, ad "espandere le libertà sostanziali della persona", ci sia quello del Dott.Dario Cardaci.
"Perchè?" -mi chiederete voi.
Ebbene pare che il Dott. Cardaci attualmente sia componente del CdA del Cesis.
"E quindi? Cosa ci sarebbe di male?"-mi richiederete voi.
Beh, non c'è nulla di male, il Dott. Cardaci è un esponente di primo piano del Centrodestra ennese, con tutte le carte in regola per ricoprire ruoli di prestigio in un Ente della Provincia. Avete ragione. Se non fosse per un piccolo particolare che mi suscita "paturnie". Non me ne voglia il Dott. Greco, ma -perdindirindina!- purtroppo questa notizia su Vivienna ha evocato in me i tempi in cui lui era Consigliere Provinciale e dai banchi dell'allora opposizione attaccava i dirigenti dell'allora maggioranza di Centrosinistra alla Provincia un giorno sì e un giorno sempre, ultimamente anche dalle pagine di una testata giornalistica da lui diretta. A questo proposito, ricordo gli strali della suddetta testata giornalistica contro i cosiddetti Enti inutili, con relativa pubblicazione dei compensi -o se preferite indennità- dei componenti dei vari CdA degli Enti nei quali allora -santi numi, che brutti tempi davvero!- non figurava alcun nome di Centrodestra -ohibò che gran iattura!-.
A parte l'inutilità di tali Enti -sulla quale inutilità mi riservo di non entrare nel merito almeno per il momento- riflettendo su tutte queste cose grazie al contributo offertomi gentilmente dal Dott. Massimo Greco, mi è tornato in mente un mio vecchio articolo dal titolo emblematico: "La svolta è iniziata?...la lotteria dei sottogoverni di Centrodestra..."


Conclusioni.
Da quando alla guida della Provincia regionale di Enna si è insediato il Dott. Monaco, il quale ha incentrato la sua campagna elettorale sulla necessità di chiudere quelli che lui stesso definiva Enti inutili, che cosa ci si ricorda dell'azione amministrativa del Centrodestra, a parte il balletto dei vari sottogoverni dei cosiddetti "Enti inutili"?...Ai posteri l'ardua sentenza...
Non me ne vogliate, ma proprio non resisto alla tentazione di ripubblicare "La svolta è iniziata?"...


"Si paga caro l'acquisto della potenza; la potenza
instupidisce."
F.W. Nietzsche

La svolta è iniziata?...


...la lotteria dei sottogoverni di Centrodestra...


Girovagando tra un sito e l'altro della Provincia di Enna abbiamo realizzato un divertente collage di inizio anno relativo a quel che di più significativo è dato ricordare della Giunta Monaco dal momento del suo insediamento ad oggi...




Giovedì 27 Novembre 2008 15:06


ENNA. PAUSA DI RIFLESSIONE MPA
Le fibrillazioni, verificatesi all’interno del MPA, qualche mese fa, ora sono venute fuori, dopo la riunione del direttivo provinciale del partito, con un messaggio al presidente della Provincia, Pippo Monaco, ed una pausa di riflessione, oltre a comunicare che a cominciare da questa settimana si avranno degli incontri bilaterali con i partiti che si riconoscono nella maggioranza perché “alcuni recenti avvenimenti non sono stati condivisi” e gli avvenimenti riguardano sicuramente i posti di sottogoverno, che ancora devono essere assegnati oppure che sono stati già segnalati, come nel caso dell’Istituto Autonomo Case Popolari, dove per Palermo è partita una terna di nomi, che non ha alcun rappresentante del MpA, mentre la scelta del presidente che andrebbe a sostituire il dottor Antonio Muratore, sarebbe dell’Udc, nella persona di Antonio Salamone . E’ stata richiesta con urgenza un incontro che chiarisca determinati rapporti, praticamente si tratta di crepe che sono spuntate in una maggioranza di centrodestra, dove non sempre tutto è andato per il meglio, sempre perché si è andati alla richiesti di posti di sottogoverno più che ad una linea politica da mantenere. Il “diktat” del segretario provinciale del MpA, Giorgio Bruno, non è stato gradito dal presidente della Provincia, Pippo Monaco, che tra l’altro, lo ha appreso dai giornalisti che avevano ricevuto il comunicato della riunione del direttivo del partito di Raffaele Lombardo. Dall’incontro tra il presidente Pippo Monaco ed il segretario provinciale del MpA, Giorgio Bruno, avvenuto lunedì sera, non ha avuto i chiarimenti auspicati e pare che la frattura continua ad esistere e riguarda i posti di sottogoverno a cominciare dal Consorzio Ennese Universitario alla società Multiservizi, che tra l’altro l’assessore De Simone, rappresentante di Alternativa Democratica, vorrebbe chiudere definitivamente, all’Istituto Autonomo Case Popolari, al Gal Rocca di Cerere, al Gal della zona Nord, alla Camera di Commercio, all’esecutivo Asi per un totale di tredici posti di sottogoverno. Lunedì sera si è riunito il gruppo di maggioranza con consiglieri e segretari provinciali per affrontare questo argomento, mentre in un’altra stanza si incontravano il presidente Monaco con il segretario del MpA Giorgio Bruno. Gli incontri si sono ripetuti anche ieri sera e l’Udc ha ribadito che la presidenza dell’Istituto Autonomo Case Popolari spetta loro per impegni presi subito dopo la formazione della giunta ed hanno designato Antonio Salamone, primo dei non eletti alle provinciali nelle file dell’Udc, nella circoscrizione Leonforte-Nicosia (fonte vivienna)Tratto dal sito http://www.usefinternational.org/




Enna, 15 dicembre 2008


ENNA: MALUMORI DELL'UDC ENNESE NEI CONFRONTI DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA GIUSEPPE MONACOIL CONSIGLIERE COMITO CHIEDE UNA POLITICA PARTECIPATA CHE RISPETTI REGOLE E PRINCIPI CONDIVISIBILI
Le poltrone che dividono il centrodestra ennese sono quelle che vanno dall’Istituto Autonomo Case Popolari all’Ente autodromo, ma anche gli umili sgabuzzini di sottogoverno, dove più che poltrone si trovano sgabelli. Alcuni assegnati, altri da assegnare, secondo i contestatori del presidente della provincia Monaco, senza mai confrontarsi con i partiti, senza tenere conto dell’equilibrio tra le sue componenti. Nasce lì, o almeno anche lì, la polemica che dilania l’Amministrazione provinciale. Ad arrabbiarsi c’è anche l’Udc che non condivide il modo di procedere del presidente Monaco. L’ultimo choc? Le nomine dell’Iacp, dove il partito ennese del presidente Casini non ha gradito la nomina di un suo aderente. Nomina decisa dal presidente Monaco, ma a quanto pare suggerita dalla cuffariana vice presidente provinciale, Luisa Lantieri. “Relativamente alle nomine di sottogoverno –dice il capo gruppo dell’Udc in Consiglio provinciale, Francesco Comito- finora fatte, posso affermare che siamo insoddisfatti, non sulle persone, ma sul criterio e le modalità con le quali sono state eseguite. Questi fatti contingenti delle nomine vanno oltre la politica ed è bene che si ritorni alla politica partecipata.Nomine che, per quanto riguarda gli appartenenti all’Udc sono scollegate dal partito e questo perchè non ha affrontato una discussione in seno alla maggioranza sulle prospettive e i programmi degli Enti da rinnovare. Le scelte nei ruoli istituzionali –continua Comito-, non sono il frutto di un singolo, ma sono il risultato di una discussione politica se non si vuole che venga seguita una pratica spartitoria. L’Udc, che nella sua interezza ha preso quasi diecimila voti ha il diritto ed il dovere di decidere le scelte e i tempi che servono. A tal proposito, debbo ricordare –aggiunge ancora Comito- che noi abbiamo fatto battaglia elettorale non per dare assalto alla diligenza ma per affermare regole, principi, e valori ,dei quali dobbiamo essere tutti tutori.Riteniamo, pertanto, che un chiarimento sia necessario perchè le modalità non rispecchiano le linee sopraindicate e per comprendere se le scelte appartengono alle forze politiche e alle rispettive rappresentanze istituzionali ovvero a singole presenze. L'Udc è pronto al cambiamento ed alle sfide che sono necessarie; è questo lo spirito che intende dare , rifiutando rapporti di scambio che sembrano essere diffusi in questa fase; insomma un cambiamento reale e non di dichiarazione elettorale”.Giacomo LisacchiTratto dal sito http://www.ennanotizie.info/


Enna 09 gennaio 2009


ENNA: FORZA ITALIA INVITA LE FORZE DI CENTRO DESTRA A FARE CHIAREZZA SULL'OPERATO DELL'AMMINISTRAZIONE MONACO
Il Coordinamento Provinciale, riunitosi a seguito degli ultimi eventi relativi alla gestione della Provincia Regionale di Enna, presenti il Coordinatore Provinciale On. Ugo Grimaldi, il Consigliere Provinciale Sergio Malfitano e tutti gli altri dirigenti provinciali, emette il seguente comunicato. “Non appare ulteriormente procrastinabile un incontro fra tutte le forze politiche di centro destra in provincia, al fine di verificare se sussistono ancora le condizioni per il mantenimento della fiducia nei confronti dell’amministrazione Monaco, ovvero se non sia ormai il caso di prendere le distanze da questa giunta che tutto sembra tranne che espressione di una coalizione politica.Si ricorda che i partiti designano i candidati, li sostengono direttamente ed attraverso la formazione delle liste, ognuno come può e come ritiene e tutti concorrono al risultato. Il presidente Monaco, a convenienza, parla con i partiti, quando trova segretari che lo sostengono, oppure parla con le istituzioni quando i segretari di partito non sono in sintonia con le sue idee. Ha rovinato il turismo di questa provincia, chiudendo anzitempo l’APT, che ha anche dei validi punti di informazione solo per risparmiare qualche migliaia di euro di affitto e poi elargisce munificamente all’assessore al turismo somme per i suoi viaggi interplanetari (bilancio di previsione BIT Milano 2009 € 50.000,00), che non si capisce cosa debbano produrre per il turismo, unica vera fonte di crescita per questo nostro territorio. Il glorioso Liceo Classico Napoleone Colajanni trasferito in una ex caserma, senza che ci si muova seriamente e concretamente per la messa in sicurezza della antichissima e nobilissima sua sede di via Roma. La Biennale di Archeologia eliminata perché ritenuta un altro carrozzone di sottogoverno, senza però sostituirla con altri enti, magari con consigli di amministrazione senza gettone e con compenso minimo, ma pur sempre orientati in direzione della crescita culturale. L’ente autodromo che non si capisce quando e come potrà rinascere, visto che ad oggi non si intravede alcuna prospettiva di recupero di manifestazioni motoristiche di livello. Il Presidente Monaco, però, paradossalmente, preme per attribuire alla Provincia poteri decisionali nell’ambito del Consorzio Universitario: strano affannarsi così tanto per entrare nella gestione dell’Ente Accademico locale, da parte di chi tratta cultura e tradizioni in questo modo. Nessuna assunzione di responsabilità di fronte ai problemi dei servizi rifiuti in Provincia, giocando a nascondino con chi ieri fomentava le folle a non pagare ed oggi non si impegna per la costituzione di un tavolo tecnico volto a risolvere i problemi sul tappeto.Possiamo già definire assolutamente fallimentare l’esperienza dell’amministrazione Monaco e prima che ciò causi ulteriori danni alla coalizione di centro destra, invitiamo urgentemente i partiti, nelle loro rappresentanze legali, ad un incontro risolutivo, nel senso che dobbiamo spiegare ai cittadini se questo presidente appartiene alle forze ed alla cultura di centro destra o se merita di essere pubblicamente sconfessato ed abbandonato al suo destino, prima che da questa esperienza possa nascere una definitiva ed irreparabile implosione della sua giunta, nel rischio che ciò si propaghi a tutto il centro destra.Tratto dal sito http://www.ennanotizie.info/




Nutrivate qualche dubbio riguardo alla gestione della Provincia regionale di Enna da parte del Centrosinistra?
Adesso avete acquisito delle certezze riguardo alla gestione della provincia regionale di Enna da parte del Centrodestra?

Attente amiche di FemminilMente..


TRENTO - Si chiama dimethylbromoglutaronitrile, è un potente allergene che può provocare eruzioni cutanee e serie dermatiti. La sostanza chimica, altamente tossica e bandita dall'Unione europea, è stata utilizzata in cosmetici prodotti in Germania e distribuiti anche in Italia in una catena di negozi a basso costo.

La Guardia di Finanza, partita da Bolzano per i controlli, ha sequestrato 15 mila confezioni e ha denunciato l'importatore. Un primo lotto di 6.000 confezioni di cosmetici prodotti in Germania dalla Asam Gmbh & C Betriebs e importati dalla Sms Distribution di Bolzano, è stato sequestrato dalle Fiamme Gialle semplicemente perché erano risultate prive dell'etichetta tradotta in italiano. Dall'esame dei componenti é stata notata la presenza del pericoloso allergene, che dal giugno 2008 era stato vietato anche in Italia.

Per questo la Procura di Bolzano ha voluto vederci chiaro e ha disposto analisi di laboratorio su alcuni campioni. I tecnici hanno così confermato la presenza in dosi notevoli, fino a 156 mg per kg, dell'allergene proibito (in sigla Mdbgn). Usata come conservante, questa sostanza può creare seri problemi alla pelle, soprattutto in persone con basse difese immunitarie.

Con questi risultati in mano la Procura di Bolzano è intervenuta tempestivamente e ha ottenuto dal Gip del Tribunale altoatesino il sequestro preventivo di tutte le confezioni rimaste in vendita in Italia nella catena 'Nine-T-Nine Cent Paradise': in tutto 15.608 fra detergenti, shampoo, creme e gel posti sugli scaffali di 70 dei 171 negozi sparsi in tutta Italia.

Infine un consiglio dalla Guardia di Finanza a chi in questo periodo di crisi non disdegna di rivolgersi ai negozi a prezzi stracciati: l'importante è controllare le etichette, e se non sono in italiano allora bisogna diffidare. Intanto il Codacons chiede, che dopo i sequestri, si intervenga a favore di chi ha acquistato i cosmetici tossici risarcendoli per i danni subiti.

giovedì 14 maggio 2009

Sanità regionale e cittadini di serie B...


Piazza Armerina - “Il Decreto della Regione che fissa in 500 i posti letto per acuti in Provincia di Enna non rispetta neppure i parametri stabiliti dalla stessa Regione in materia. Infatti anziché assegnare 3,5 posti letto per acuti ogni mille abitanti come stabilito all’interno del suddetto Decreto, la Regione Siciliana ha deciso di assegnare alla Provincia di Enna soltanto 2,8 posti letto ogni mille abitanti.”

Esordisce così il Consigliere Comunale Eduardo Lotario, impegnato attivamente da tempo sul tema della salvezza dell’ospedale cittadino “M. Chiello” e componente del Comitato tecnico sulla Sanità del PD provinciale.

“Questa visione dei cittadini della Provincia di Enna come “cittadini di serie B” ha delle radici lontane nel tempo. Già da oltre 2 anni infatti abbiamo assistito sgomenti ad una serie di tentativi volti all’indebolimento e depotenziamento progressivo dell’Ospedale Chiello, frutto di una regìa strategicamente volta a condurre alla chiusura della stessa struttura.”

“D’altro canto, la Regione in questi ultimi tempi ha mostrato di seguire la sola metodologia dei tagli indifferenziati per ridurre il grave deficit della Sanità, originato e prodotto in larga misura dalle strutture sanitarie pubbliche e private convenzionate -localizzate nelle grandi aree metropolitane- della nostra Regione e per nulla dalle strutture sanitarie pubbliche del nostro territorio provinciale.”

“Oltretutto –sottolinea il Consigliere Lotario- una singolare anticipazione sui numeri che sarebbero stati contenuti nel Decreto ci era stata fatta dal Direttore Generale dell’Asl 4 Francesco Iudica, nel corso del suo intervento durante la conferenza dei capigruppo, evidentemente concordato col Presidente della Regione Raffaele Lombardo, di cui l’Assessore Russo -a detta di alcuni- sarebbe il delfino. In quella occasione parecchi tra noi erano rimasti impressionati da quel certo compiacimento che trapelava marcatamente dalle espressioni utilizzate dallo stesso Direttore Iudica, nel momento in cui affermava di doversi muovere all’interno dei numeri decretati dall’Assessore e che qualsiasi proposta della Conferenza dei Sindaci della nostra Provincia avrebbe dovuto quindi obbligatoriamente muoversi all’interno dei suddetti numeri.”

“Tra l’altro il 31 Marzo – prosegue Eduardo Lotario- il Direttore Generale aveva già inviato con eccessiva solerzia una proposta –che si rifaceva a SOIEN 1 e SOIEN 2- di riordino della rete e dei servizi ospedalieri provinciali, da cui scaturiva il totale declassamento ad ambulatorio del nostro Ospedale, a seguito della chiusura della maggior parte dei reparti ed in particolar modo del servizio di emergenza assicurato dal Pronto soccorso. Nel frattempo, l’Assessore Russo ha emanato una circolare che impedisce ai Direttori Generali di operare determinazioni al di fuori dell’ordinaria amministrazione, in netto contrasto con le determinazioni attuali del Direttore Generale, che prosegue nella sua opera di smantellamento dell’Ospedale Chiello.”

“A questo punto –continua Eduardo Lotario- probabilmente saranno necessarie ulteriori azioni giudiziarie. Infatti, se il risultato del precedente ricorso al TAR è stato quello di avere fatto escludere dal computo finale dei posti letto per acuti l’Oasi di Troina originariamente inclusa dalla nostra Regione, probabilmente un nuovo ricorso al TAR costituisce l’unica strada percorribile per far sì che il Governo Regionale adegui il numero dei posti letto al 3,5 per mille stabiliti in via generale e –chissà come mai- ignorati proprio nel caso di una Provincia come la nostra, dalla complessa situazione orografica e dalla disastrata condizione viaria.”

“Venerdì 15 alle ore 18,00 –conclude il Consigliere Lotario- si terrà il Consiglio Comunale. Confidiamo nel fatto che i cittadini Piazzesi accorreranno numerosi. In quell’occasione sarà possibile affrontare un dibattito aperto e chiarificatore, che ci consenta di esprimere e votare un ordine del giorno da inviare alla Conferenza dei Sindaci. Siamo stanchi di assistere ai tentativi perpetrati ai danni della nostra comunità, tendenti a considerare i cittadini dei nostri territori come cittadini che meritano meno servizi –o servizi più scadenti- rispetto agli altri. Faremo tutto quanto in nostro potere per tutelare le esigenze di salute della nostra popolazione.”

Eduardo Lotario

Consigliere comunale del PD

Nobel per la pace a Berlusconi. Ditemi che non è vero...



13 mag. (Adnkronos) - Il premio Nobel per la pace a Silvio Berlusconi "per il suo impegno umanitario in campo nazionale ed internazionale". E' l'obiettivo del Comitato per la candidatura del presidente del Consiglio al prestigioso premio, costituito il 30 aprile scorso e guidato dall'avvocato Emanuele Verghini, da Giammario Battaglia, che del Comitato è il portavoce, e da Valerio Cianciulli, tutti e tre provenienti dal Movimento dei Popolari-liberali di Carlo Giovanardi.

A Enna esperti a confronto su turismo relazionale integrato:chissà forse smetterò di fare brutti sogni....



Enna. “La Sicilia Interna e la città in estensione” Turismo Relazionale Integrato.



E’ questo il tema del seminario, organizzato dal Consorzio Agriturismi Enna, con il patrocinio della Regione, la Provincia e il Comune, e in collaborazione con l’Arces, Collegio Universitario, il Cuec, Centro Ricerche Nuovo Umanesimo Edoardo Caracciolo, Gusto di Campagna, Motris, Mappatura dell’offerta di Turismo Relazionale Integrato in Sicilia, che si terrà ad Enna il prossimo 15 maggio, ore 9, Sala Cerere di Palazzo Chiaramonte. Un incontro moderato da Nietta Bruno, presidente del Consorzio Agriturismi Enna, cui parteciperanno l’urbanista dell’Università di Palermo, Leonardo Urbani, Abdou Gobair, egiziano, giornalista, oggi titolare di un’azienda agrituristica nel El Fayoum, Giovanni Ruggeri, della Facoltà di Economia dell’Università di Palermo, Michele Germanà, presidente di “Ruralità Mediterranea”, Pinella Costa Attaguile, presidente di “Gusto di Campagna” e Laura Borghese di Lato Bi.



Nel pomeriggio, alle ore 15 “interventi a confronto”, moderato da Giada Bini, dell’Università degli Studi di Palermo e le conclusioni di Leonardo Urbani. Alla giornata partecipano gli studenti del Master Internazionale di II livello in Turismo Relazionale Integrato e Sviluppo Territoriale, dell’Università di Palermo.Nel turismo le tendenze della domanda, fino a tempi recenti orientata verso prodotti altamente standardizzati ed un turismo di massa, stanno progressivamente cambiando. L'idea di turismo integrato si fonda, così, su un'accezione ampia del concetto d'accoglienza, intesa in tutte le sue sfaccettature, accoglienza come farsi accanto, accettare, proporre, riunire, mettere insieme, in un clima affabile, cordiale e caratterizzato da una relazione personalizzata. Il turismo integrato tiene conto delle diverse esigenze, da quelle meno riconoscibili a quelle palesemente evidenti in quanto considera ogni persona come un individuo a sè per cultura, per abitudini, per livello di autonomia e di comunicazione. E' un'idea innovativa che permette ad una fascia di persone di poter usufruire di luoghi e spazi dove poter vivere il proprio tempo libero.

martedì 12 maggio 2009



Congratulazioni alla Signora Nicoletta per l'importante riconoscimento.. Maria Grasso

Avrei dovuto sposare un poeta...


Complimenti mamma...


Sibilla '75

Uno, centomila, nessuno...ovvero i regali dell'Imperatore alla Sicilia...


Scajola e Miccichè si sono incontrati in questi giorni al Teatro Massimo di Palermo per siglare l'ennesimo impegno per il futuro in pieno stile berlusconiano, tale "Contratto per il Sud", in cui si parla di ammodernamento dei treni, rinnovamento della rete elettrica, guerra alla burocrazia, fondi europei, aiuti agli imprenditori del Meridione, zone franche urbane, bla bla bla bla bla e ancora bla...

E' nel confronto tra i fatti e le promesse per il futuro che si rasentano davvero i confini del teatro dell'assurdo. Forse i due esponenti di spicco dell' Esecutivo miravano ad evocare Beckett firmando al Massimo o si tratta di un'evocazione involontaria?...


-Come giustificano Scajola e Miccichè i 20 miliardi sottratti finora dalle risorse destinate allo sviluppo del Meridione?

-Come giustificano Scajola e Miccichè il fatto che Tremonti, con il suo primo atto formale, ha prosciugato le risorse delle Ferrovie della Sicilia?


-Come giustificano Scajola e Miccichè l'abolizione del credito d'imposta per gli imprenditori meridionali?

-Come giustificano Scajola e Miccichè il fatto che il CIPE non ha ancora sbloccato i fondi che farebbero decollare le zone franche ideate dal Centrosinistra?


-Come giustificano Scajola e Miccichè il fatto che con i provvedimenti incrociati della Gelmini e di Brunetta l'anno prossimo nella scuola siciliana saranno persi 7.118 posti di lavoro e che non si riescono ancora a calcolare con precisione i posti di lavoro che andranno in fumo nelle Università siciliane?

-Come giustificano Scajola e Miccichè il fatto che il recente "Decreto salva-auto" è stato finanziato a spese del Sud, cui sono stati sottratti ben 900 milioni dalla ex legge 488, che per l'85% era destinata a finanziare le imprese meridionali?


La verità è che Scajola e Miccichè non potranno mai rispondere alle domande che precedono. Dovrebbero prima chiedere il permesso a papi Silvio. In fondo le centomila promesse le ha fatte lui e continua a farle con assoluta nonchalance. E' fatto così l'Imperatore.

E per concludere, vorrei rispondere a Sergio D'Antoni, autore di un interessante intervento sul teatrino dell'assurdo del Governo Berlusconi, cui mi sono ispirata per scrivere questo mio post, apparso qualche giorno fa su La Sicilia, il quale concludeva che la Sicilia e i Siciliani meritano di più. Caro Sergio, ti sbagli. La Sicilia e i Siciliani meritano esattamente quello che Sua Emittenza mette in onda ogni giorno sul destino della Sicilia.
Qualcuno mi ha insegnato che nella vita ognuno ha quello che si merita. Nel bene e nel male. E i Siciliani meritano i governanti che hanno votato...

lunedì 11 maggio 2009

L'Italia non è un Paese razzista!...


Art. 3 della Costituzione:


Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Neo Apartheid ovvero deliri razzistici di ritorno - Parte II


"L'idea di Sinistra era ed è quella di un' Italia multietnica: la nostra idea non è così..."


Silvio Berlusconi

Buon compleanno Salvo !


Oggi un giovane imprenditore festeggia il 1° compleanno della sua attività. Voglio fargli gli auguri più affettuosi perchè so che questo primo anno di vita non è stato facile da superare.

Lui però è un giovane tenace e caparvio come solo i giovani sanno essere e ha gestito questo primo anno di vita della sua azienda con grande capacità e professionalità.

Ha raggiunto grandi traguardi ed altri ancora lo aspettano e soprattutto non si è scoraggiato di fronte alle difficoltà che comunque ci sono state.

Spesso la politica si riempie la bocca parlando di aiuti ai giovani che vogliono entrare nel mercato del lavoro autonomo scommettendo su se stessi, ma io so bene quanto queste, soprattutto nel nostro sud,rimangano solo belle parole.
La realtà, purtroppo, è fatta di altro: di mutui respinti dalle banche che ti chiedono sempre più garanzie, di tasse che dopo pochi mesi dall'iscrizione alla Camera di Commercio ti intasano la cassetta della posta e non solo quella,di bollette e di fatture da pagare. Ogni giorno bisogna districarsi tra una burocrazia che ti soffoca cercando di non andare a fondo.
Questo giovane imprenditore comunque, rispetto ai suoi coetanei, può ritenersi un fortunato. Tanti giovani vorrebbero magari fare la stessa cosa evitando di andare a Milano o a Bolzano per 1000 euro di stipendio al mese. Vorrebbero rimanere qui nella loro terra, lavorare e possibilmente dare lavoro ad altri giovani ma, devono fare i conti con la mancanza di programmi seri che guardino al futuro sviluppo economico di questo Paese e che poi si traducano in aiuti economici concreti alle piccole imprese. Non tutti purtroppo hanno dei genitori che possono aiutarli. Non tutti hanno dei genitori che sono disposti a scommettere i risparmi di una vita per realizzare un sogno imprenditoriale. E allora non rimane altro che trovare qualche piccolo lavoretto che dia loro l'opportunità di non pesare sul bilancio familiare oppure prendere una valigia e andare al nord come magari aveva fatto il padre. Solo che questa volta nella valigia c'è una laurea o una professionalità acquisita. E anche questa volta la nostra terra si troverà ad essere "depredata" di belle intelligenze che potrebbero cambiare il volto della Sicilia lavorando nei vari settori con entusiasmo e competenza.

In bocca al lupo Salvo! Non ti arrendere mai!


domenica 10 maggio 2009

Mi stuppai na fanta!...


Grazie per averci regalato queste emozioni imperdibili...

Spingendo la notte piu' in là..



E' il titolo di un libro bellissimo che ho finito di leggere da poco. Racconta la storia di una famiglia italiana , quella del Commissario Luigi Calabrese, colpita negli affetti più cari negli anni bui del terrorismo. E' una storia intrisa di un dolore profondo, ma anche di una inattesa e spensierata allegria, in cui la voglia di vivere e l'amore per gli altri sono riusciti a vincere l'odio e le divisioni.

Mario Calabresi era un bambino quando suo padre fu ucciso dai terroristi. Erano le 9.15 del 17 maggio 1972 e due colpi di pistola segnarono per sempre la vita di Gemma, giovanissima mamma di Paolo, Luigi e Mario. E' la storia di una famiglia che si ritrova negli anni più bui che il nostro paese ha vissuto dopo la grande guerra ma è soprattutto la storia di una donna che è riuscita a crescere i suoi figli non nell'odio ma nell'amore. Mi sono emozionata ieri guardando la Signora Calabresi e la Signora Pinelli stringersi la mano. Ho pensato che quella era la lezione più bella che si può dare ai nostri ragazzi e mi dispiace che di questa pagina insanguinata della storia dell' Italia le nuove generazioni non conoscano nulla. Queste due donne ci hanno dimostrato che non è possibile che l'odio e il rancore abbiamo il sopravvento perchè il rispetto della memoria ,verso chi ha perso la vita in quegli anni, passa necessariamente attraverso il perdono. Le ultime pagine del libro di Mario Calabresi sono, a mio parere, la risposta al perchè di questo incontro adesso, a distanza di tanti anni.


Calabresi scrive " Quando arrivai a guardare la parete di roccia dell'Aiguille Noire de Peutèrey , che slancia la cima del Monte Bianco, ero completamente solo. Fermo con gli occhi fissi sul ghiaccio prima trovai il nonno, poi papà Gigi. Rimasi ad ascoltarlo a lungo e sentii che era giusto guardare avanti , camminare , voltare pagina nel rispetto della memoria. Dovevo porlarlo con me nel mondo , non umiliarlo nelle polemiche e nella rabbia , così non l'avrei tradito. Bisognava scommettere tutto sull'amore per la vita. Non ho più cambiato idea"

Dedicata a tutte le Mamme e alla mia che continua ad amarmi anche da lassu'...




Non sempre il tempo la beltà cancella



o la sfioran le lacrime e gli affanni:



mia madre ha sessant'anni,



e più la guardo e più mi sembra bella.



Non ha un accenno, un guardo, un riso,



un atto che non mi tocchi dolcemente il core;



ah, se fossi pittore,farei tutta la vita il suo ritratto!



Vorrei ritrarla quando china il viso



perch'io le baci la sua treccia bianca, o quando,


inferma e stanca,


nasconde il suo dolor sotto un sorriso.



Pur, se fosse il mio priego in ciel accolto,



non chiederei di Raffael da Urbino


il pennello divino



per coronar di gloria il suo bel volto;



vorrei poter cangiar vita con vita,



darle tutto il vigor degli anni miei,


veder me vecchio,


e lei dal sacrificio mio ringiovanita.



Edmondo De Amicis

sabato 9 maggio 2009

Grazie Peppino

PALERMO - Per non dimenticare Peppino Impastato, ucciso dalla mafia, il 9 maggio 1978 a Cinisi (Palermo), un corteo sfilerà oggi pomeriggio per quattro chilometri: da Terrasini, dove aveva sede Radio Aut, fino a Cinisi, nella casa natale del giovane militante di democrazia proletaria, ucciso per ordine del boss Gaetano Badalamenti, suo vicino di casa. Anche quest'anno l'emittente Primaradio cambia programmazione per far rivivere in quel giorno, Radio Aut. Per l'intera giornata sarà possibile ascoltare la musica di fine anni Settanta. Al microfono si alterneranno gli speakers che, per l'occasione, saranno le voci di Radio Aut. Non mancheranno durante tutta la giornata i contributi audio dell'epoca, le registrazioni di Onda Pazza, la trasmissione che Impastato conduceva su Radio Aut, (la radio si può ascoltare anche su internet www.primaradio.net). Al corteo, in programma per le 16, fra gli altri parteciperà Rosario Crocetta, sindaco di Gela.

Neo-Apartheid ovvero deliri razzistici di ritorno...


"Prima c'erano i posti riservati agli invalidi, agli anziani e alle donne incinte. Adesso si può pensare a posti o vagoni riservati ai milanesi". Così l'eurodeputato leghista Matteo Salvini alla presentazione dei candidati milanesi del Carroccio alle elezioni provinciali del 6 e 7 giugno.

La Corte Costituzionale boccia sonoramente la legge 40 sulla fecondazione assistita

La Corte Costituzionale boccia la legge 40 sulla fecondazione assistita. I giudici della Consulta hanno infatti dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre" di embrioni. Viola la Costituzione anche il comma 3 dello stesso articolo, nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna. La Corte, infine, ha dichiarato inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi principali, la questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 6, inerente l'irrevocabilità del consenso della donna, e dei commi 1 e 4 dell'articolo 14.
A fare ricorso alla Corte, con tre distinte ordinanze, sono stati il Tar del Lazio e il Tribunale di Firenze, ai quali si erano rivolti, rispettivamente, la World Association Reproductive Medicine e una coppia non fertile di Milano affetta da esostosi, una grave malattia genetica (con tasso di trasmissibilità superiore al 50%) che genera la crescita smisurata delle cartilagini delle ossa.
Le questioni di legittimità costituzionale riguardavano, in particolare, l'articolo 14 (commi 1,2,3 e 4) che prevede la formazione di un numero limitato di embrioni, fino a un massimo di tre, da impiantare contestualmente, e vieta la crioconservazione al di fuori di ipotesi limitate. Davanti alla Consulta è stato impugnato anche l'art.6 (comma 3) della legge 40 nella parte in cui obbliga la donna, una volta dato il proprio consenso alle tecniche di fecondazione assistita, all'impianto degli embrioni, escludendo così la revoca del consenso.
Secondo i giudici del Tribunale di Firenze e del Tar del Lazio le norme incriminate erano in contrasto con diversi principi tutelati dalla Costituzione. In particolare con l'art.3, sotto il profilo della ragionevolezza per il mancato bilanciamento tra la tutela dell'embrione e la tutela della esigenza di procreazione visti la "mancata valutazione della concreta possibilità di successo della pratica da effettuare" e il "mancato riconoscimento al medico curante di ogni discrezionalità nella valutazione del singolo caso". Secondo i ricorsi, la legge in questione avrebbe realizzato una "irragionevole disparità di trattamento" tra le donne in condizioni fisiche diverse che si sottopongono alla fecondazione assistita. E ancora: il diritto alla salute verrebbe leso in caso di insuccesso del primo impianto, in quanto la donna è costretta a sottoporsi a un successivo trattamento ovarico, ad "alto tasso di pericolosità per la salute fisica e psichica". Infine, anche la prevista irrevocabilità del consenso sarebbe stata in contrasto con l'art. 32 della Costituzione che "vieta i trattamenti sanitari obbligatori se non imposti per legge nel rispetto della dignità umana".
Sono trascorsi circa 4 anni dall'epoca in cui si è svolto il referendum per abrogare proprio quelle parti della legge 40 che oggi la Corte Costituzionale dichiara incostituzionali. Per una volta giustizia è stata fatta. Questa pronuncia ci consola di tutti i chilometri, le fatiche e l'impegno di quel periodo. Quando cercavamo di spiegare la bontà delle idee del comitato che aveva promosso il referendum. Quando parecchi storcevano il naso, additandoci - non riesco ancora a capire il perchè - come delle paladine dell'ateismo. Con taluni personaggi a poco valevano i nostri sforzi dialettici, i nostri rendiconti dettagliati e documentati scientificamente e giuridicamente. Adesso però il cerchio si chiude come fin dall'inizio avrebbe dovuto. Giustizia è stata fatta.