martedì 30 giugno 2009

Il Berlusconismo? Kaputt...


"Il Berlusconismo, innanzitutto come stile di governo, è kaputt. Se n'è resa conto la destra sarkozysta interpretata da Gianfranco Fini. Sarebbe il caso che se ne accorgesse, con un'alternativa politica presentabile, anche il Partito democratico."


Edmondo Berselli su "L'Espresso"

Caro Ciccio ti scrivo...


Caro Ciccio, come ama chiamarti affettuosamente il buon Agostino dalle pagine del suo blog, hai letto la circolare del tuo Assessore regionale alla Sanità che prevede per te come per tutti gli altri tuoi colleghi di astenersi dalle attività di straordinaria amministrazione, limitandosi agli atti di ordinaria amministrazione, ad eccezione di alcuni casi particolari (es: atti relativi ai contratti per le forniture o atti relativi alla sicurezza sul posto di lavoro)?

Dopo avere confrontato negli ultimi anni i tuoi proclami di amore incondizionato nei confronti di Piazza Armerina con gli atti da te consumati (ultimo in ordine di tempo quello relativo alla cancellazione della cardiologia), strategicamente volti al depotenziamento (o sarebbe meglio parlare di chiusura?) del nostro nosocomio cittadino, di una cosa a questo punto sono certa: sicuramente tu ami Piazza come tutti gli esponenti del partito di tuo cognato...

lunedì 29 giugno 2009

Con molta amarezza signor Presidente la saluto.....


Signor presidente, la ricerca in questo Paese è ammalata. La cronaca parla chiaro, ma oltre alla cronaca ci sono tantissime realtà che non vengono denun­ciate per paura di ritorsione perché, spesso, chi fa ricerca da precario, se denuncia è auto­maticamente espulso dal «siste­ma » indipendentemente dai ri­sultati ottenuti. Chi fa ricerca da precario non può «solo» contare sui risultati che ottie­ne, poiché in Italia la benevo­lenza dei propri referenti è una variabile indipendente dalla qualità del lavoro. Chi fa ricer­ca da precario deve fare i conti con il rinnovo della borsa o del contratto che gli consentirà di mantenersi senza pesare sulla propria famiglia. Non può per­mettersi ricorsi costosi e che molto spesso finiscono nel nul­la. E poi, perché dovrebbe adi­re le vie legali se docenti dichia­rati colpevoli sino all’ultimo grado di giudizio per aver con­dotto concorsi universitari vio­lando le norme non sono mai stati rimossi e hanno continua­to a essere eletti (dai loro colle­ghi!) commissari in nuovi con­corsi?
Io, laureata nel 1990 in Medi­cina e Chirurgia all’Università di Pavia, con due specialità, in Pediatria e in Genetica medica, conseguite nella medesima Uni­versità, nel 2004 ho avuto l’onore di pubblicare con pri­mo nome un articolo sul New England Journal of Medicine i risultati della mia scoperta e cioè che alcune forme di linfo­ma maligno possono avere un’origine genetica e che è dun­que possibile ereditare dai geni­tori la predisposizione a svilup­pare questa forma tumorale. Ta­le scoperta è stata fatta oggetto di brevetto poi lasciato decade­re non essendo stato ritenuto abbastanza interessante dalle istituzioni presso cui lavoravo. Di contro, illustri gruppi di ri­cerca stranieri hanno conferma­to la mia tesi che è diventata ora parte integrante dei loro progetti: ma, si sa, nemo profe­ta in Patria.
Ottenere questi risultati mi è costato impegno e sacrifici: mettevo i bambini a dormire e di notte tornavo in laboratorio, non c’erano sabati o domeni­che...
Lavoravo, come tutti i precari, senza versamenti pen­sionistici, ferie, malattia. Ho avuto contratti di tutti i tipi: borse di studio, co-co-co, con­tratti di consulenza... Come ul­timo un contratto a progetto presso l’Istituto di Genetica me­dica dell’Università di Pavia, fi­nanziato dal Policlinico San Matteo di Pavia.
Sia chiaro: nessuno mi impo­neva questi orari. Ero spinta dal mio senso del dovere e dal­la forte motivazione di aiutare chi era ammalato. Nel febbraio 2005 mi sono vista costretta a interrompere la ricerca: mi era stato detto che non avrei avuto un futuro. Ho interrotto una ri­cerca che molti hanno giudica­to promettente, e che avrebbe potuto aggiungere una tessera al puzzle che in tutto il mondo si sta cercando di completare e che potrebbe aiutarci a sconfig­gere il cancro.
Desidero evidenziare pro­prio questo: il sistema antimeri­tocratico danneggia non solo il singolo ricercatore precario, ma soprattutto le persone che vivono in questa Nazione. Una «buona ricerca» può solo aiuta­re a crescere; per questo moti­vo numerosi Stati europei ed extraeuropei, pur in periodo di profonda crisi economica, han­no ritenuto di aumentare i fi­nanziamenti per la ricerca.
È sufficiente, anche in Italia, incrementare gli stanziamenti? Purtroppo no. Se il malcostu­me non verrà interrotto, se chi è colpevole non sarà rimosso, se non si faranno emergere i migliori, gli onesti, dare più soldi avrebbe come unica con­seguenza quella di potenziare le lobby che usano le Universi­tà e gli enti di ricerca come feu­do privato e che così facendo distruggono la ricerca.

Con molta amarezza, signor presidente, la saluto.
Rita Clementi
N.B. Da mercoledì 1˚luglio la Dott.ssa Clementi lavorerà come ricercatrice in un importan­te centro medico di Boston.

domenica 28 giugno 2009

Parte il 16 luglio da Morgantina la V edizione di Teatri di Pietra


Fitto cartellone per “Teatri di Pietra”, la “rete” diretta da Aurelio Gatti in cui si sperimentano e si attuano modalità per una efficace concertazione e sinergia in tema di cultura e di spettacolo come momento unificante della comunità e patrimonio d’identità dei territori del Mezzogiorno, Prenderà il via con la sua quinta edizione siciliana il prossimo 16 luglio da Morgantina (Aidone).


Quest’anno Teatri di Pietra ci propone un cartellone di ventidue spettacoli, tra cui molteplici prime, per un totale di oltre quarantacinque messe in scena.Tra gli spettacoli “già noti” la rete ne ospiterà due che la scorsa edizione hanno mietuto ampi consensi da parte di pubblico e critica. Si tratta di “Ione”, tratto da Euripide, l’ilaro-tragedia tra i più antichi esempi di dramma ad intreccio che vede protagonisti in questa versione Sebastiano Tringali e l’etnea Cinzia Maccagnano e il fortunatissimo “Sorelle di sangue" – tratto da “Crisotemi” di Ghiannis Ritsos ed “Elektra” di Hugo von Hofmannsthal - con Elisabetta Pozzi. Tra le novità di questa quinta edizione dieci nuovissimi spettacoli, tra cui “Hercules Furens” con Vincenzo Pirrotta; “Satyricon Hotel” con Ernesto Lama; “Odissea Penelope” con Iaia Forte; “Minnazza” con Leo Gullotta; “Turandot – ovvero storia strana e misteriosa di una principessa” di Carlo Gozzi con la regia di Manuel Giliberti, lo spettacolo di danza “Instrument 1/3” di Roberto Zappalà, sulle musiche originali dei Lautari e Alfio Antico e “Le Supplici” da Eschilo.




La rete dei “Teatri di Pietra”, che come è noto coinvolge le aree archeologiche e monumentali di molte regioni d’Italia riportando il teatro classico e la cultura delle identità nei siti archeologici esclusi dai grandi flussi turistici, quest’anno circuiterà in Sicilia per un mese, fino a metà agosto, nei siti archeologici di Castelvetrano Selinunte (al Tempio di Hera), Aidone (Teatro Antico di Morgantina), Cattolica Eraclea (teatro antico di Eraclea Minoa), Calascibetta (necropoli di Realmese), Siracusa (Castello Maniace), Noto (ex Convento dei Gesuiti) e, novità di questa quarta edizione, Modica (cava di pietra Franco), Castelbuono (Castello di Ventimiglia) e Piazza Armerina (Chiesa di Sant’Ippolito).


Il calendario di “Teatri di pietra 2009” partirà da Morgantina che quest’anno ospiterà, a partire dal 16 luglio, sei spettacoli. Si parte con “Minnazza”, uno spettacolo per voce solista su prose e liriche siciliane antiche e moderne di cui sarà protagonista Leo Gullotta a e si prosegue, il 19 luglio, con “Le Supplici” da Eschilo, “Le Troiane” (24 luglio), “Il Governo delle Donne” per la regia di Giancarlo Fares con Debora Caprioglio (30 luglio), “Satyricon Hotel” (9 agosto) per concludere con “Le Erinni” in data da definire.


Sei quelli in programma a Piazza Armerina (dal 18 luglio al 9 agosto), quattro quelli ospitati a Noto (dal 19 luglio al 7 agosto), cinque quelli ospitati a Modica (dal 23 luglio al 13 agosto) e tre a Calascibetta (dal 17 al 21 luglio). In merito ai biglietti d’ingresso è da evidenziare che anche quest’anno “Teatri di Pietra” ha mantenuto costi accessibili in tutti i siti con biglietti d’ingresso compresi tra €8 ed €12.


INFORMAZIONI


Inizio Spettacoli: ore 21.15 Apertura botteghini: ore 19 Numero verde: 800.024060 Sito internet: http://www.teatridipietra.org/ Biglietti: compresi tra € 12,00 e € 8,00

Un esempio da imitare: perchè di donne come la Signora Fracci l'Italia è piena...


Firenze, 27 giu. - (Adnkronos) - "E' con molto orgoglio e anche con una certa emozione, che comunico che l'assessore alla cultura della mia giunta sara' la signora Carla Fracci " E' quanto dichiara il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci. "Carla Fracci - afferma-e' un punto di riferimento per la cultura italiana e non solo, e' una donna con forte senso civico, con idee per il nostro territorio, dove da molti anni vive, e con la capacita' di metterle a frutto. Ma soprattutto, e questo e' il punto che mi preme di piu', e' un'artista, e penso che in questo momento a Firenze ci sia bisogno dello sguardo, della sensibilita' di un'artista, che aiuti a svolgere un lavoro serio sulla cultura. Per questo abbiamo deciso di chiedere alla signora Fracci di lavorare con noi, e siamo davvero felici che lei abbia accettato''.

La dolce vita...


Stamani a pag. 2 de "La Sicilia" spunta come per magia un'intervista a Sua Eccellenza il Vescovo di Piazza Armerina, Mons. Michele Pennisi in un articolo dal titolo quanto mai emblematico, cioè: Il Vescovo Pennisi: "Cari politici la morale non si può lottizzare". Da sempre siamo fautori della tesi in esame, e cioè che la morale non può e non deve conoscere lottizzazioni politico-partitiche. A questo proposito ci sovvengono (anche in questo caso come per magia) alla mente una serie di dichiarazioni ed interventi del Premier Berlusconi sulla morale, tendenti a sottolineare la supremazia del modello di famiglia tradizionale fondata sul matrimonio come vincolo giuridico-religioso-morale su qualunque altro modello di organizzazione sociale dei rapporti tra individui o, se preferite, di aggregazione socio-relazionale. Ricordiamo a questo proposito gli strali e le manifestazioni pubbliche organizzate dal partito del Premier nonchè da altri partiti suoi alleati contro coloro ("la feccia comunista?") che cercavano nei modi più vari di attentare all'idea della famiglia tradizionale e del sacro vincolo del matrimonio, allorquando questi soggetti -degenerati!-, per fare solo un esempio, ebbero l'ardire -ohibò!- di proporre i cosiddetti DICO, (cioè quella sorta di strumento civilistico di accordo tra le parti stabilmente conviventi, che prevedeva una qualche forma di riconoscimento da parte dello Stato degli stessi, quantomeno per tutelare la parte più debole dell'accordo di convivenza o per consentire l'assistenza nei confronti del compagno/a in caso di necessità)...Eh, sì la famiglia tradizionale si tutela così, con i richiami sollevati da improvvisati Catone, come definisce il Vescovo gli autori degli attacchi a Berlusconi e come altri potrebbero definire il Premier nei suoi interventi a favore della famiglia tradizionale, con un Presidente che rende onore alla Patria che rappresenta improvvisando, secondo quanto emergerebbe dalle rivelazioni dei giornali a proposito dell'inchiesta su Villa Certosa, duetti con Simon Le Bon o Apicella (fate un pò voi), contornato da un esercito di veline e letterine che, nella migliore delle ipotesi, sarebbero lì per ricevere a fine serata un gettone di presenza da "ragazze-immagine" , subito dopo una splendida "ola" di gruppo (di memoria calcistica?) al grido di "Per fortuna che Silvio c'è"...il tutto all'interno di una residenza dalla quale sono transitati, anche nel corso di quell'estate, Capi di Stato, politici di notorietà sovra-nazionale, importanti uomini di affari e chi più ne ha più ne metta...

Pensavamo, a proposito dell'inchiesta in corso sul Premier, allo stralunato personaggio interpretato da Ciccio Ingrassia che, nella celebre scena di "Amarcord", da sopra un albero grida a tutta voce: "Voglio una donna!..." Oppure alla scena di "Giulietta degli spiriti", in cui una frastornata Giulietta Masina entra nella strana villa dell'incantevole personaggio interpretato da Sandra Milo e scopre un universo di oscuri e bislacchi personaggi che albergano in quella casa utilizzandola nei modi più vari: chi canta a destra, chi suona a manca, chi si intrattiene in altra stanza...un pò come nel racconto di una delle teste dell'inchiesta, Barbara, che in un'intervista a Repubblica (vi consigliamo di leggerla) fa il resoconto di una giornata tipo a Villa Certosa dipingendola un pò come la casa della Milo nel film di Fellini...Eh sì Fellini...In fondo il Maestro meglio di chiunque altro avrebbe saputo raccontare la storia di Silvio, condendola di pathos e di ironia, magari con qualche scena ambientata al Circo (o a Buona domenica?) con Apicella che capeggia il trenino cantando qualche canzonetta scritta direttamente dal Premier (con testi dalla rara intensità lirica come questo suo "C'è amore": " C’è amore che si accende, come si accende una stella. Che a forza di baci ti fa sentire bella. C’è amore che ti sveglia quando la notte è scura e fa da sentinella scacciando la paura." ) oppure alle giostre (avete visto su L'Espresso le foto delle ragazze-veline-letterine sopra i cavalli della simpatica giostrina di Villa Certosa durante una delle gustose festicciole?)...


Tuttavia, volendo concludere in bellezza questa carrellata in modo serioso si potrebbe richiamare un aforisma di Chesterton sull'ipocrisia, citato nel corso dell'intervista di cui sopra da Sua Eccellenza Mons. Pennisi, Vescovo di Piazza Armerina, teologo e studioso di dottrina sociale: "L'ipocrisia è l'omaggio che il vizio rende alla virtù"...
Ma riteniamo che probabilmente il modello Berlusconi presenti delle peculiarità tutte sue che meritano un approccio alla vicenda ben più goliardico, a tratti Felliniano (o alla Brass?)...anche se forse neanche la creatività del regista Fellini sarebbe riuscita a partorire una storia così unica, originale e fuori dagli schemi tipici dell'ufficialità dei Palazzi-residenza dei Premier (con dialoghi da commedia anni '70 pecoreccio-frizzante del tipo:"Vado a farmi una doccia. Aspettami nel letto grande...")


Lasciateci chiudere con una notazione finale. Ci riempie di orgoglio che la comunità locale sia stata omaggiata in maniera così speciale, e cioè che sia stata dedicata una foto in prima pagina con relativo articolo-intervista in seconda pagina al nostro Vescovo. Non capita tutti i giorni ad un nostro concittadino, seppur così importante, di occupare un posto di tale rilievo sulle pagine di un noto quotidiano regionale come "La Sicilia" dell'editore Mario Ciancio.

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Qualche anno fa, la passata amministrazione lanciò l'evento "cortili e balconi fioriti" . L'iniziativa mirava a sensibilizzare i cittadini di Piazza Armerina circa la cura del verde mantenendo i cortili e i balconi curati per tutto l'anno. Purtroppo l'idea, pur bella e interessante, fu limitata ai due giorni dell'evento e successivamente fu abolita per i costi troppo alti. La maggior parte dei cittadini non comprese lo spirito dell'iniziativa e all'indomani della conclusione dell'evento la città tornò al suo grigiore. Ma ci sono stati cittadini che hanno continuato a curare i loro balconi e i loro cortili con grande passione ed amore per il bello. Girando per le vie, soprattutto quelle del centro storico si possono ammirare balconi e cortili colorati e pieni di gerani di tanti colori che sono un piacere per gli occhi e contribuiscono a rendere più belli angoli della nostra città. Ce ne uno in particolare che ammiro tutte le mattine andando a lavoro e ogni qualvolta vado a riempire l'acqua alla fonte dei canali. E' il balcone fiorito e bellissimo della Famiglia Augeri. E' una macchia di colore che contribuisce a rendere quell'angolo più bello in attesa dei lavori di ristruttazione della fonte. Alla signora Augeri che ogni mattina cura questo angolo di verde e lo fa tutto l'anno vanno le congratulazioni e i ringraziamenti delle amiche e degli amici di FemminilMente

sabato 27 giugno 2009

Di lotta e di governo: le zoccole di Calderoli e i gay di Gasparri


Camilleri: ha chiesto la parola il ministro Roberto Calderoli. Ne ha facoltà. Calderoli: «Qui ci si stupisce che una zoccola, mi perdoni il termine britannico, si comporti da zoccola» (a «Il Giornale»).

Ha chiesto la parola il senatore Maurizio Gasparri. Ne ha facoltà. Gasparri: «Se il peccato, si fa per dire, di Berlusconi fosse stato quello dell’omosessualità, avrebbe goduto di maggiori tutele. Le lobby gay lo avrebbero difeso» («Klauscondicio».) Le parole di Calderoli mi sembrano più di lotta, quelle di Gasparri, più di governo. Non c’è da meravigliarsi, se una zoccola si comporta da zoccola, in fondo è coerente con se stessa. C’è da meravigliarsi, invece, della meraviglia di certi clienti della zoccola, con l’aureo linguaggio dell’onorevole Calderoli. Dalle mie parti un proverbio dice: “Cu, cu cani si curca, cùi puci si susi”. Traduzione: “Chi si corica con i cani, si alza con le pulci”. Perché dare la colpa al cane? E a proposito di comportamenti. Non è più seria una zoccola che fa la zoccola, piuttosto che un dentista, un ex ragazza da calendario o un tastierista che si mettono a fare i ministri e credono di comportarsi da ministri? O, peggio, quando un ex palazzinaro meneghino parvenu si fa premier e pensa di comportarsi da tale? Qualche parola, infine, circa il pensiero gasparriano, al solito di abissale profondità. Indosso lo scafandro e dico che l’ipotesi non regge. Se Berlusconi fosse andato con un gay, lo scandalo sarebbe stato lo stesso. Anche con un transessuale. Il problema non è il sesso di chi va con il premier. Il problema è che il premier tiene un contegno non conforme alla carica che ricopre, non conforme a un uomo sposato che esalta il matrimonio cattolico, non conforme a quell’ottimo padre e nonno che i suoi giornali vogliono farci credere che sia

martedì 23 giugno 2009

La svolta è iniziata?

Enna- Il Presidente della Provincia Monaco ha azzerato la Giunta.

Fiabe dal mondo: UNA CORONA PER DUE PRINCIPI

ovvero
Il ricorso secondo Matthias
C’era una volta un Re che aveva due figli: Faustus e Matthias.
Mai due fratelli erano stati così diversi: uno era studioso, colto, serio l’altro, invece, amava passeggiare su e giù per la piazza principale del Reame a parlare con gli amici e a telefoninare per ore e ore. Non gli era mai piaciuto studiare e considerava la cultura un optional.
Un giorno il Re convocò i due figli e disse loro: “ Sono stanco di fare il Re, ho bisogno di riposarmi, per cui ho deciso di abdicare a favore di Faustus."
A queste parole Matthias saltò sù infuriato e disse al padre: “Perché lui e non io?” “ Perché tu – rispose il padre- non ti sei mai occupato delle cose di Stato!”.
“Come no – rispose Matthias- io dello Stato so più cose di te e di Faustus messi insieme. Io conosco il popolo meglio di voi perché sono sempre a contatto con la gente, conosco i loro desideri e i loro bisogni”.
“Basta- tagliò corto il Re- ormai ho deciso” e si ritirò nelle sue stanze.
Ma Matthias, non accettando la decisione del padre, si rivolse all’Imperatore, che lo appoggiò e indisse delle elezioni nel Reame, così che decidesse il popolo.
A fine consultazione il popolo, che conosceva le caratteristiche di entrambi i principi, scelse Faustus che divenne Re.
Grande fu la delusione di Matthias, che si aspettava un aiuto più concreto dall’Imperatore ma, tant’è, non potè fare altro che accettare il risultato della consultazione, per cui amareggiato abbandonò il Reame, vagando su e giù per l’Impero in compagnia solo del suo telefonino.
Era però tale la sua rabbia che, probabilmente mal consigliato, decise di ricorrere, per far ricontare i voti delle elezioni, al Tribunale Alto del Regno che convocatosi, dopo verifica, dichiarò la regolarità della votazione.
Questo rese ancor più arrabbiato e deluso Matthias, che giorno e notte ideava i più complessi complotti nei confronti del fratello e del padre, facendo affiggere su tutti gli alberi del Reame, dai suoi più fidati scagnozzi, bandi e papelli con critiche, le più varie, tendenti a scardinare i delicati e complessi equilibri interni tra il Re Faustus e i suoi Dignitari di Corte più fidati. Su questi bandi e papelli erano incisi il sigillo del suo movimento e la sua effigie, colta nel momento della massima intensità espressiva, espressione che mai nessun suddito del Reame avrebbe potuto lontanamente immaginare che lui potesse assumere. Ma lo sforzo di mantenere quell'espressione così intensa anche nella vita di tutti i giorni, lo sfiancava terribilmente, tanto da deperire a vista d'occhio. Anche Re Faustus soffriva per l'afflizione del fratello e per il rancore che questi covava contro di lui, tanto da piangere spesso sulla spalla del suo più fidato Dignitario di Corte, Theodorus. Alla fine decise di intervenire il buon vecchio padre Re che, impietositosi, chiamò il figlio Re Faustus e gli fece una proposta che quello accettò immediatamente.
Sarebbe stata istituita la “Giornata del Re Matthias” cioè Matthias, un giorno l’anno, sarebbe diventato Re e avrebbe deciso tutto lui.
Richiamato, Matthias accettò con gioia quell’offerta di pace e da allora ogni anno nella giornata a lui dedicata, con la corona in testa, presiedeva il Gran Consiglio del Regno, prendendo tante decisioni importanti e lavorando incessantemente dall’alba alla notte.
Tutte le decisioni da lui prese furono naturalmente sempre annullate il giorno dopo dal fratello Re Faustus, ma questa è un’altra storia….
La cosa importante fu che da quel giorno i due fratelli e il vecchio padre andarono d’accordo e vissero per sempre felici e contenti.


Victoria Bear

sabato 20 giugno 2009

Sono mostri e vivono in mezzo a noi...


CATANIA - Quattordici persone arrestate e 253 indagate e oltre 300 perquisizioni: è il bilancio della maxioperazione 'Smasher' contro l'acquisto su Internet e la detenzione di materiale pedo-pornografico compiuta dalla polizia postale in quasi tutte le regioni italiane. Le indagini, di quelle che gli investigatori definiscono la maggiore operazione antipedofilia compiuta sinora in Italia, sono state svolte dal compartimento della Sicilia orientale della polizia postale e coordinate dal procuratore aggiunto di Catania Marisa Scavo e dal sostituto Antonella Barrera. I quattordici arrestati sono stati trovati in possesso di video particolarmente violenti e cruenti di pornografia infantile. Parte delle immagini erano state scaricate da un sito Internet per pedofili il cui server è in Germania. Le investigazioni sono state compiute con il coordinamento del Centro nazionale di contrasto alla pedo-pornografia on-line (Cncpo) di Roma e la collaborazione della Polizia federale tedesca. Particolari dell'operazione, che è in corso, saranno resi noti alle 11 nella sala stampa della Procura distrettuale di Catania dal procuratore capo Vincenzo D'Agata.Sono oltre 150 mila i filmati sequestrati dalla polizia postale nell'ambito della maxioperazione antipedofilia 'Smasher' contro l'acquisto su Internet e la detenzione di materiale pedo-pornografico. Sedicimila sono stati trovati nell'abitazione di uno 14 indagati, che li aveva catalogati per età, sesso e tipo di violenze esercitate sui bambini. Nei filmati, molti dei quali sarebbero stati girati da recente, si vedono abusi e torture su bambini di piccolissima età compiuti non soltanto da uomini e donne ma anche da animali. Tra gli arrestati dell'operazione compiuta dalla polizia postale di Catania su disposizione della locale Procura della Repubblica ci sono anche due uomini che avevano ogni giorno contatti con bambini piccoli per il lavoro svolto: il cuoco di un circolo didattico e l'insegnante di educazione fisica di una scuola media. Un grazie a Marcello La Bella, responsabile della Polizia Postale di Catania, e ai suoi collaboratori.

venerdì 12 giugno 2009

Gli affari del colonnello di Roberto Cotroneo



Quello che è accaduto ieri a Roma per il colonnello Gheddafi ha dell'incredibile. Perché questo evento a seguirlo da lontano, con un certo distacco, sembrava qualcosa di molto più vicino a uno scherzo, piuttosto che alla realtà. Il colonnello è arrivato in Italia, accolto con gli onori di un capo di stato democratico. Ha paragonato gli Stati Uniti al terrorismo islamico, ha detto persino che il terrorismo va compreso. Nessuno è riuscito a contestarlo, una ragazza che alla Sapienza ha cercato di fargli una domanda è stata interrotta e gli è stato tolto il microfono. Gheddafi ha potuto dire quello che gli pareva, fare quel che più gli piaceva, ed è arrivato in Italia con l'aria di chi ha ottenuto tutto, e si porterà a casa la soddisfazione di aver ridicolizzato l'Italia. Perché è di questo che si tratta. Lo ha fatto arrivando con la fotografia di al-Mukhtar sulla divisa, lo ha fatto dichiarando che è venuto in Italia perché l'Italia ha chiesto scusa. Ha usato tutti i mezzi per mettere in difficoltà il nostro paese. Si è vestito da colonnello Gheddafi e si è comportato nel modo più paradossale che potesse esserci. Probabilmente ha fatto bene. Sapeva di poterselo permettere.Ma è francamente desolante che questa visita sia stata fatta passare per una visita di Stato, quando in realtà sanciva soltanto affari. E gli affari sono un investimento italiano in Libia di 5 miliardi di dollari in 20 anni per progetti e investimenti. Il controllo di gas e petrolio libico da parte dell'Eni almeno fino al 2047, soldi e investimenti libici in Italia sia nell'Eni che in Unicredit. Infine un accordo per le cosiddette rotte delle migrazioni afro-mediterranee. Ovvero stroncare in Libia il passaggio dei migranti africani verso l'Europa. Naturalmente senza diritti e senza garanzie per i poveri migranti.La parata di questi due giorni, con i discorsi ai senatori, alla Sapienza, e poi l'incontro con il Senato accademico hanno qualcosa di sconcertante. Passino gli affari, ma era il caso di concedere un palcoscenico istituzionale di questo livello a un dittatore da sempre messo sotto accusa da Amnesty International per la violazione continua dei diritti umani? Dovevamo finire nel ridicolo fino a questo punto? O forse solo un paese ormai grottesco come il nostro poteva inventarsi una parata di questo livello.

mercoledì 10 giugno 2009

La Cgil siciliana affidata ad una donna..


Mariella Maggio è la nuova segretaria generale della Cgil siciliana. L’ha eletta il direttivo del sindacato con 108 voti a favore, 9 contrari, 2 astenuti, una scheda bianca. Sostituisce Italo Tripi, candidato alle europee. Nata a Trapani 52 anni fa, Maggio è la prima donna a ricoprire questo incarico in Sicilia. “E’ un importante riconoscimento - ha detto Guglielmo Epifani, leader nazionale del sindacato, che ha partecipato alla riunione del direttivo della Cgil siciliana - a una persona di grande esperienza sulla quale si è coagulato un grande consenso. Una scelta – ha aggiunto- dalla quale deriverà un lavoro in continuità con quello svolto da Italo Tripi”. “La nostra direttrice di marcia sarà il lavoro - ha detto Maggio - e con esso i diritti. Viviamo un periodo di grande crisi- ha aggiunto- a fronte del quale occorre incalzare il governo regionale affinchè metta in campo una strategia di sviluppo. La Cgil - ha proseguito la nuova leader del sindacato - conta, su questo fronte, in un’azione unitaria con Cisl e Uil e nel prosieguo di un confronto costruttivo con Confindustria Sicilia, con la quale ci sono già state alcune convergenze”. Alla Signora Maggio gli auguri delle amiche e degli amici di FemminilMente..


StranaSicilia - il giorno del pareggio...




...bye, bye Lombardo?...




I Parlamentari eletti nella Circoscrizione insulare (Sicilia e Sardegna) per il Parlamento di Bruxelles europeo sono 6, tutti Siciliani, come le altre volte. Al Pdl vanno solo 2 seggi che saranno attribuiti a Giovanni La Via e a Salvatore Iacolino, per la rinuncia di Berlusconi, primo degli eletti. Esce così vincente la corrente che fa capo ad Angelino Alfano e Renato Schifani nella Sicilia Occidentale, Castiglione e Firrarello in quella Orientale, mentre rimane al palo il candidato di Gianfranco Miccichè, Michele Cimino, così come l'ex senatore di AN, Nino Strano. Un seggio andrà all’Udc con Saverio Romano, che potrebbe lasciare il posto ad Antonello Antinoro. Al Pd vanno due deputati: Rita Borsellino (prima con oltre duecentomila preferenze) e Rosario Crocetta, sindaco di Gela. Ancora, Leoluca Orlando per l’Italia dei Valori, al quale Antonio Di Pietro (il più votato anche in Sicilia e Sardegna) dovrebbe lasciare il posto. Sonia Alfano, quarta in Sicilia dietro Luigi De Magistris, potrebbe beneficiare del gioco delle rinunce. Centrosinistra e Centrodestra siciliani in pareggio, con PD e PDL beneficiari dello stesso numero di seggi in virtù dei meccanismi della legge elettorale, seppure non in pareggio di voti di lista. I Siciliani eletti pertanto sono: La Via, Iacolino, Antinoro (centro-destra); Borsellino, Crocetta e Orlando (centro-sinistra). MpA del Presidente Lombardo fuori dai giochi per non avere raggiunto il 4% su scala nazionale. Adesso attendiamo se e quali sviluppi graveranno sul neo governo regionale siciliano, voluto da Lombardo proprio alla vigilia delle Europee. Saremo costretti a dire addio a Lombardo con annessi e connessi? Lo scopriremo solo vivendo...

Piazza Armerina: apertura del centro espositivo Monte Prestami


Comunicato stampa ufficiale


Un ricco programma per inaugurare il Centro Espositivo “Monte Prestami”. L’evento prevede la presentazione della mostra fotografica “Le attività artigiane tradizionali nella terra di Demetra”, a cura di Claudio Paterna, etnoantropologo e giornalista, che negli anni 2000 e 2001 ha diretto la Casa-Museo Verga di Catania, nonché il Servizio Storico ed Etnoantropologico della Soprintendenza BBCCAA di Enna dal 2002 al 2008. Attualmente nei ruoli regionali si occupa di politiche di settore e musealità diffusa.
Seguirà la presentazione del volume di Franco Amata “Il paesaggio del grano e dello zolfo nella sicilia dell’inchiesta Jacini”. L’autore è professore ordinario di Storia dell’Agricoltura e di Storia delle scienze e delle tecniche presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Catania ed è stato deputato regionale.
Concluderà l’incontro Giuseppe Giarrizzo, uno dei più importanti storici europei contemporanei, già professore ordinario di storia moderna e per oltre trent’anni preside della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania. Accadamico dei Lincei, è autore di pubblicazioni sulla Storia moderna e contemporanea.

L’importante manifestazione organizzata in collaborazione con l’Università Popolare del Tempo Libero “Ignazio Nigrelli” inaugura la “Primavera/Estate 2009” di Piazza.

L’Attuale Centro Espositivo “Monte Prestami” nasce nel 1771 ad opera di Michele Chiello, fondatore dell’Ospedale cittadino, con il preciso scopo di prestare denaro ad artigiani, operai, contadini e braccianti, che, non potendo impegnare ori e corredi potevano dare in garanzia, a fronte del prestito ottenuto, derrate alimentari, attrezzi, prodotti del loro mestiere.

L’edificio si trova in pieno centro e costituisce la parte retrostante di Palazzo di Città, dove ancora oggi vengono ospitate le sedute del Consiglio Comunale. Attivo come istituto di credito fino alla metà del XX secolo, è rimasto abbandonato fino a poco tempo fa. Il recupero dei locali è stato reso possibile dalla stretta collaborazione tra il Comune di Piazza Armerina e la società consortile Rocca di Cerere, nell’ambito del programma PSL Leader+ ed eseguito su progetto dell’Ufficio tecnico del Comune di Piazza.
Gli ampi saloni con il tetto a volta che conservano al loro interno anche un antico pozzo medievale, ospiteranno una mostra permanente dei prodotti del territorio e mostre temporanee di lunga durata. Ci sarà uno spazio degustazione dove si potranno assaggiare ed acquistare prodotti tipici del territorio ennese, tra i quali quelli del consorzio “Terre di Cerere”.


Staff del Sindaco

Buon compleanno Paperino..



Paperino compie oggi 75 anni. Donald Duck, il più celebre personaggio di Walt Disney insieme a Micky Mouse-Topolino, è infatti comparso per la prima volta in un corto metraggio d'animazione il 9 giugno del 1934. In quell'occasione era un personaggio secondario nell' economia della storia, ma tre anni dopo, nel 1937, era ormai un 'eroe' affermato dei nascenti cartoni animati. In 75 anni Paperino ha cambiato centinaia di mestieri, è stato costantemente l'eroe sconfitto in centinaia di avventure, eppure non ha mai cessato di appassionare in tutto il mondo lettori e i telespettatori innamorati del circo Disney.

lunedì 8 giugno 2009

Europee 2009-Piazza Armerina: PD primo partito



PD primo partito a Piazza Armerina con 2127 voti (29,3%), seguito dall'Udc dell'unico candidato locale Lantieri, che si attesta a 2064 voti (28,4%). A seguire il PDL con 1430 voti (19,7%).





Voti di preferenza del PD a Piazza Armerina:


-BORSELLINO Rita (detta Rita) 505

-BARRACCIU Francesca 43

-BARBAGALLO Giovanni 308

-BONO Mariolina 7

-CROCETTA Rosario 1.743

-TIMBRO Maria Flavia 31

-DETTORI Bruno 3


-TRIPI Italo Ovidio Enrico 204


Voti di preferenza dell'Udc a Piazza Armerina:



-ROMANO Francesco Saverio (detto Saverio) 415

-NARO Giuseppe 25

-ANTINORO Antonio (detto Antonello) 50

-GIANNI Giuseppe ( detto Pippo) 264

-BRANDARA Maria Grazia Elena ( detta Maria Grazia) 1

-LANTIERI Annunziata Luisa (detta Luisa) 1.927

-MELIS Gian Benedetto 2

-VINDIGNI Concetta 1


Voti di preferenza del PDL a Piazza Armerina:



BERLUSCONI Silvio 578

CALIA Maddalena 4

CIMINO Michele 65

IACOLINO Salvatore 198

LA VIA Giovanni ( detto Lavia) 391

MASCI Francesca 3

SANZARELLO Sebastiano 11

STRANO Antonino ( detto Nino) 145





Votanti: Maschi 4.013, Femmine 3.950, Totale affluenza alle urne: 7.963 su 18.324 (43,46%).





Dati desunti da : http://www.comune.piazzaarmerina.en.it/ELEZIONI/EUROPEE_2009/ELEZ_EUROP_2009.aspx

domenica 7 giugno 2009


Concerto in onore del musicista svizzero Carlo Semini




BIOGRAFIA



Carlo Florindo Semini, (Russo, 1914 - Lugano, 2004) compositore ticinese, ha studiato in Svizzera, in ltalia, a Roma e a Napoli. Diplomatosi a pieni voti in composizione, direzione d'orchestra, pianoforte e canto didattico al Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella di Napoli, dopo alcuni anni di attività professionale in queste città, nel 1943 rientra in Patria dedicandosi attivamente alla composizione e operando pure come pianista, direttore d'orchestra, critico musicale e didatta.Nel 1947 è assunto in qualità di capo servizio e, dal 1966 al 1980 di capo dipartimento alla Radio Svizzera Italiana (musica sinfonica e da camera). Nella sua multiforme attività in favore di una migliore coscienza musicale del suo Cantone, deve essere ricordata quella di professore dì Storia della musica al Liceo Cantonale di Lugano (fino al 1978), di Commissario alla Scuola Magistrale Cantonale, di animatore di svariate iniziative quali la fondazione delle "Jeunesses muslicales" ticinesi, del Festival di Musica Organistica di Magadino, di corsi di perfezionamento, quale direttore artistico a Villa Heleneum, con Arturo Benedetti Michelangeli, Franco Ferrara.Nel 1962 è stato co-fondatore del Concorso Musicale di Enna (Sicilia) e nel 1993 ha dato vita, assumendone la presidenza, al Concorso Internazionale di composizione Ernest Bloch. Nel 1969 ha composto la suite "I mosaici di Piazza Armerina" per pianoforte e orchestra d'archi, da molti considerata l'apice della sua produzione musicale.

sabato 6 giugno 2009

Il Bilancio di previsione e la poetica Manzoniana...




...il vero storico e il vero poetico...






Ciò che ha più solleticato la mia fantasia e che mi ha più avvicinato ai bei tempi andati di ben 15 estati fa è stato l'illuminante intervento di un consigliere del Centrodestra ieri sera in aula. Ha parlato infatti della sua personale idea del Bilancio di previsione, da lui definito come un'operazione di "assoluto falso" (SIC) con la seguente motivazione: le entrate sono sempre fittizie e/o sopravvalutate e/o gonfiate e le uscite sono sottovalutate, con il risultato che solo a fine esercizio ci si rende conto della verità...
MIRACOLO! Pensavo di avere sepolto per sempre nella mia memoria sotto miliardi -che dico? trilioni!- di informazioni, nozioni, notazioni, dati, etc. la poetica Manzoniana...e invece eccola lì riaffiorare davanti a me, personificata da un noto politico locale. Ed eccoli ritrovati il vero storico e il vero poetico, i temi predominanti della poetica Manzoniana. Ricordo i giorni di studio per prepararmi all'esame più importante della vita di ognuno di noi, l'esame di Maturità. Nella vita poi sono seguiti un'infinità di esami, concorsi, prove, ma l'esame di Maturità è l'unico rimasto nel mio immaginario, l'unico che ancora oggi vedo in sogno, tremando al pensiero di dovere affrontare l'esame di Storia e di non essere riuscita a completare il programma. Invece l'esame di Letteratura Italiana non è mai stato il mio incubo, anzi, ho sempre profondamente amato le Lettere. Ricordo di avere ripassato con l'aiuto di un professore amico di famiglia la Letteratura dell'Ottocento e del Novecento Italiano, anche con l'apporto di dispense, di cui il professore in questione era giustamente gelosissimo, perchè erano l'unico ricordo in suo possesso del fratello, anch'egli professore di Lettere.


Dunque, parlavamo di Bilancio di previsione e realtà da un lato e di vero poetico e vero storico dall'altro. Non trovate anche voi, amici di FemminilMente un quid in comune?


Abbiamo detto che secondo la dichiarazione del consigliere di cui sopra il Bilancio di previsione sarebbe lontano dalla realtà con le motivazioni addotte dallo stesso. Ebbene, se analizziamo il concetto del vero storico ci accorgiamo che esso non è altro che la realtà che ci circonda, l'insieme degli avvenimenti dentro cui si muove l'essere umano, quindi si tratta di ciò che accade realmente. Mentre il vero poetico, tema cui dovrebbe secondo il Manzoni mirare lo scrittore, non è altro che l'espressione di emozioni, sentimenti, stati d'animo, desideri dei protagonisti della vicenda, con l'avvertenza che il Manzoni intende a questo proposito quindi non il vero ma il verosimile, come elemento indispensabile della narrazione. Ora, il consigliere sostiene che il Bilancio di previsione sarebbe quanto mai lontano dalla verità e dalla realtà perchè in questo tipo di documento le entrate sarebbero fittizie e/o sopravvalutate e/o gonfiate e le uscite sarebbero sottovalutate. Quindi la realtà e la verità richiamate costituirebbero il vero storico. E il Bilancio di previsione il vero poetico. Eh, sì, non trovate che il documento contenente il Bilancio di previsione abbia in sè la dimensione dei sentimenti, degli stati d'animo, dei desideri di chi amministra la cosa pubblica in quel momento? Forse a quest'ultimo proposito potremmo coniare un nuovo vocabolo in luogo del vero poetico, e cioè il vero contabile. Infatti credo che sia un dato naturale che gli amministratori pubblici nel documento di programmazione economico-finanziaria per eccellenza, che è il Bilancio, inseriscano la loro idea di fondo della società, le loro aspirazioni di sviluppo economico-produttivo, la loro dimensione socio-culturale. Certo sarebbe forse più corretto redigere un Bilancio che sia assolutamente fedele alla realtà dei fatti, ma purtroppo la realtà -senza richiamare stavolta la poetica Manzoniana- sfugge ad ogni rappresentazione assolutamente fedele della stessa.


Quindi, che fare? Accontentiamoci del cosiddetto vero contabile. Anche il Manzoni sarebbe d'accordo perchè, dopotutto, come ci suggerirebbe, ciò che conta rispettare nella narrazione -o rappresentazione- della realtà non è il vero, ma il verosimile.

Piazza Armerina: approvato Bilancio 2009

Piazza Armerina-Approvato dal Consiglio comunale ieri in tarda serata il Bilancio di previsione 2009. La seduta si è aperta alle ore 18,00. A seguire dichiarazione di indipendenza dal gruppo consiliare del PD del consigliere Vitali. Quindi è stata chiesta dal capogruppo del PD Venezia una sospensione dei lavori di un'ora. Alla ripresa dei lavori è stato approvato il Piano triennale delle opere pubbliche proposto dall'Amministrazione, con voto favorevole degli 11 del Centrosinistra presenti in aula, dato che nel frattempo il Vitali aveva abbandonato l'aula. Approvato quindi anche il Piano di dismissione dei beni immobili comunali non produttivi di reddito, con il voto favorevole -anche in questo caso- del Centrosinistra. Approvato infine il Bilancio di previsione 2009 con il voto favorevole del Centrosinistra. Da rilevare che l'unico emendamento approvato dall'aula e all'unanimità è stato quello relativo al cofinanziamento per l'acquisto della Risonanza magnetica per il nosocomio cittadino. La seduta è stata sciolta alle ore 23,00.

venerdì 5 giugno 2009

La politica è morta. W la politica!

Quando sono caduti i muri nel nostro mondo, per anni ci hanno spiegato che le ideologie erano morte, che tutto si sarebbe costruito da ora in poi sui programmi, sugli uomini, sui leader. Ebbene, ecco davanti ai nostri occhi il risultato di questi discorsi. Oggi basta navigare tra un sito e l'altro, tra un blog e l'altro, per leggere frasi della serie: "I politici sono tutti uguali..." Io vi dico che non è così, non può essere così, non deve essere così. Forse è diventato un alibi del popolo per giustificare il fatto che quando va a votare vota il vecchio che più vecchio non si può -perchè tanto sono tutti uguali- e non si ferma neppure a considerare l'ipotesi di votare per una volta l'alternativa valida e competente. Perdonate la digressione locale ma anche in occasione delle ultime elezioni comunali, ad esempio, sono rimasta allibita rispetto ai risultati raggiunti da talune categorie di candidati al consiglio comunale. Il loro consenso è cresciuto in maniera esponenziale al loro totale nullafacentismo -a tratti assenteismo- se non peggio, di cui avevano dato prova nella precedente legislatura. Stessa cosa dicasi per talune categorie di candidati al consiglio provinciale, che ancora oggi mi provocano paturnie da brivido e che ricoprono attualmente ruoli di primo piano senza essere neppure in grado di gestire il potere acquisito senza gavetta (politica), nemmeno nella forma della spregiudicatezza più becera, che sarebbe persino meno peggio del totale nullafacentismo di cui si macchiano quotidianamente. La cosa che pure mi sconvolge è che poi certi oscuri tuttologi della cosiddetta società civile che tanto si scandalizzano delle malefatte (vere o presunte) di esponenti di spicco della politica extra locale, quando nel recente passato si è trattato di scendere dalla cattedra per sostenere in concreto candidature a livello locale, abbiano scelto -guarda caso- di sostenere candidati che sono rappresentazioni e manifestazioni inquietanti del modo più meschino di intendere la politica. Ma tornando ai livelli più alti della politica, credo che sia stato davvero un errore clamoroso credere che le ideologie fossero morte per sempre. Infatti l'ideologia, il cui significato letterale come è noto è "l'analisi -o la logica- delle idee", ha assunto ben presto il significato traslato di "sistema di idee", più o meno coerente e organizzato. Quando si parla di ideologia politica, in particolare, si intende un sistema di ideali etici, princìpi, aspirazioni, dottrine, miti o simboli di un movimento sociale, di un'istituzione, un partito o un gruppo che spiega come la società dovrebbe organizzarsi, elaborando delle proposte per realizzare il proprio progetto. E' chiaro poi che, in questo senso, l'ideologia politica ha da sempre condizionato la gestione del potere secondo un determinato pensiero politico che spesso identificava un partito politico e la sua linea. Senza entrare nel merito della storia delle ideologie che hanno influenzato in particolare il nostro Novecento, mi preme sottolineare quanto, nonostante le upupe che hanno recitato il requiem dell'ideologia, noi esseri umani abbiamo bisogno delle ideologie per sopravvivere al regime del qualunquismo figlio delle ideologie (sì, anche chi celebra il funerale dell'ideologia ne è in qualche modo vittima più o meno inconsapevole -ma questa è un'altra storia-) di matrice autarchico-repressivo-reazionario-dittatoriale. Ne è una prova vivente Barak Obama, il Presidente degli Stati Uniti, che tanto ci fa emozionare ogniqualvolta fa un discorso ufficiale e spiega -senza sgranare gli occhi, senza smorfie, senza gnigni, senza sbadigli- con grande lucidità qual è la sua idea di società; ieri ad esempio ha parlato della questione palestinese senza apparire nè ruffiano nè banale e lo sapete perchè riesce ad essere efficace? Perchè dietro le sue parole c'è un' idea forte, anzi un sistema di idee forti e coerenti, una vera e propria ideologia di fondo. So che sarebbe più popolare scrivere che i politici sono tutti uguali, ma mi dispiace, io non la penso così. Proviamo alla prima tornata utile a votare per una volta per il candidato giusto senza accettare il consiglio del buon padre di famiglia -o potente di turno- che ha la protervia, in occasione di pubblici dibattiti, di assicurare che il suo protetto o la sua protetta hanno l'elezione garantita. In fondo, l'unica cosa garantita è che nel segreto dell'urna ci sei solo tu, la scheda elettorale e la matita copiativa. Per una volta il fac-simile che hai trovato dovunque, nel negozio di articoli sportivi, al bar, persino nel sentiero dei boschi ai piedi di Nostra Signora degli atleti, lascialo a casa. E pensa a quanto sarebbe bello per una volta votare per chi ti va, per chi ritieni intelligente, per chi ha dato prova di grandi doti morali e/o di ottime capacità politico-amministrative, per chi sa parlare bene -non dico 5 Lingue straniere, dato che si tratta di Parlamento Europeo- ma quantomeno la Lingua italiana -altrimenti l'interprete a Bruxelles potrebbe avere grandi problemi-. E per una volta smettiamola di pensare che sono tutti uguali. Ognuno di noi con la sua vita quotidiana è un vero e proprio testimone di quello che è e di quello che fa. Finiamola con il qualunquismo. Non ne abbiamo bisogno. E' un'alibi per giustificare scelte ingiustificabili.

Che dire? L'ideologia è morta?...W l'ideologia!...

mercoledì 3 giugno 2009

Nessuno ha il diritto di dimenticare. Tutti abbiamo il dovere di ricordare



4 giugno 1989. Il primo carro armato cinese entra in piazza Tiananmen per reprimere le manifestazioni degli studenti universitari che da giorni protestano contro l’oppressione del regime comunista. Pretendono democrazia, lotta alla corruzione, risanamento dell’economia. Per tutta la notte i manifestanti tentano di opporsi all’avanzata dei mezzi corazzati, ma la protesta viene brutalmente soffocata nel sangue. Questa immagine diventa l’emblema delle proteste studentesche di quei tragici giorni: un piccolo uomo, con un eroico atto di coraggio, non si ferma davanti all’avanzata dell’esercito e sfida i carri armati.


Il capitalista-collezionista per passione e le dure leggi del mercato...

Del caso Berlusconi si occupa anche la Sueddeutsche Zeitung con il vistoso articolo al centro della pagina editoriali. "Il privato come politico", s'intitola il commento di Hans-Juergen Jakobs. Scrive: "Per anni il politico populista di destra non ha mai temuto di sfruttare la sua vita personale al servizio del suo potere e del suo ego. Per questo appare oggi grottesco che egli combatta contro i fotografi... quanto può essere privato un politico che con tanto amore si denuda e mette in scena se stesso davanti al popolo? La risposta è semplice: non può esserlo. "Chi si mette sul mercato con ogni mezzo e si espone in spettacolo così volentieri - continua la SZ - ha spostato da solo pesi e misure. Chi confonde vino, donne e canzoni con le public relations di un governo non può aspettarsi di essere un giorno onorato nel Pantheon con un busto come statista... in Italia il dibattito è serio come fu su Clinton negli Usa: il capo del governo mente? ... e così il presidente del Consiglio così vicino agli show e alle showgirl alla fine è riuscito a ricordare un vecchio slogan del Sessantotto: il privato è politico". Il quotidiano pubblica anche una vignetta in cui Berlusconi è raffigurato mentre con in mano una rete acchiappafarfalle cerca di afferrare foto-santini di donne nude che volano nell'aria. Il titolo della vignetta è emblematico:"Sammler aus Leidenschaft", cioè "Collezionista per passione".

Piazza Armerina: partita stamani microchippatura gratuita dei cani

Piazza Armerina, area ex Siace: partita stamani la microchippatura gratuita dei cani come preannunciato dall'Amministrazione comunale. Il nostro Comune è il primo in Provincia di Enna ad avere istituito l'anagrafe canina, così come previsto dalle normative vigenti. Nella sola mattinata di oggi sono stati microchippati ben 92 cani. Per centrare questo fondamentale obiettivo è sicuramente stato importante l'apporto tecnico fornito dalle associazioni animaliste presenti sul territorio, LAV e UNA Armerina, nonchè la sensibilità mostrata sull'argomento fin dal loro insediamento dall'Assessore all'Ambiente Ribilotta e dall'Assessore alla Sanità Di Carlo. Adesso si attende l'apertura dell'Ambulatorio per la sterilizzazione dei cani, fondamentale per contrastare il fenomeno del randagismo, grazie ad un accordo del Comune con la Forestale, che ha offerto le sue strutture all'interno della Ronza. Infatti la precedente Amministrazione si era fatta sfuggire l'occasione di utilizzare entro i termini i fondi già erogati all'uopo dalla Regione, fondi che sono ritornati al mittente in mancanza dell'individuazione del sito e della formulazione del relativo progetto.
Notizia curiosa a margine: oggi il Presidente della Provincia Monaco -insieme al suo Assessore al ramo Alessi- si è finalmente deciso a convocare Sindaci dei Comuni della Provincia ed esperti del settore per istituire un tavolo tecnico provinciale sulla lotta al randagismo. Dal tenore delle sue parole in un'intervista rilasciata al quotidiano "La Sicilia", intuiamo che la sua unica proposta sul tema sia l'istituzione di un canile nella zona nord e di uno nella zona sud della Provincia (un pò a scimmiottare l'idea della Sanità ospedaliera della sua parte politica, un'ospedale nella zona nord -Nicosia- e uno nella zona sud -Enna-). Si tratterebbe, a detta degli animalisti più sensibili e degli esperti del settore, di un'idea davvero obsoleta e superata per contrastare il fenomeno del randagismo, nonchè davvero anti-economica. Ma tant'è, il canile -ricordate Lilly e il vagabondo nel canile-galera?- in fondo probabilmente risponde di più a certi canoni e a certe ideologie. Della serie: i cani randagi danno fastidio? Rinchiudiamoli!
Noi di FemminilMente, come è nostro costume, non abbasseremo la guardia e continueremo a monitorare l'attività di Comune e Provincia sul tema della lotta al randagismo in un Paese civile dell'Unione europea quale è il nostro.

Un consiglio in calce per il Presidente della Provincia: noleggi il DVD di "Lilly e il vagabondo" e se lo guardi...
Segue comunicato stampa ufficiale dello Staff del Sindaco
Iniziata la microchippatura gratuita dei cani
Le operazioni ogni mercoledì e venerdì per tutto giugno e luglio
Stamane, così come già reso noto nei giorni scorsi, nell’area della “Fiera di Piazza” sono iniziate le operazioni di microchippatura dei cani.L’identificazione mediante microchip e la compilazione della scheda che, lo ricordiamo, sono a titolo assolutamente gratuito, si sono effettuate stamane per 92 cani.La possibilità di microchippare il miglior amico dell’uomo proseguirà ogni mercoledì ed ogni venerdì per tutto giugno e luglio, dalle 9,30 alle 13.00.Il Sindaco Carmelo Nigrelli, il Vicesindaco Teodoro Ribilotta e l’Assessore alla Salute Pubblica Innocenzo di Carlo, esprimono viva soddisfazione per la risposta della cittadinanza che dimostra di accogliere con entusiasmo ogni indicazione di salvaguardia e legalità, nonché di protezione e cura per i propri animali, e ringraziano per la fattiva e generosa collaborazione il Direttore della Fiera di Piazza, Gioacchino Giunta, nonché i volontari dell’Anta, addetti alla sorveglianza e contenimento degli animali durante l’operazione.Particolari ringraziamenti vanno al Dott. Musumeci del Servizio Veterinario dell’Ausl n. 4, che ha reso possibile ottenere questi risultati.

martedì 2 giugno 2009

Cade la maschera del clown


Traduzione in italiano dell'articolo pubblicato ieri sul Times.


Cade la maschera del clown. Berlusconi deve rispondere delle accuse di essere un donnaiolo e alle domande sui suoi comportamenti inappropriati. La qualità del governo non è una questione privata.
L’aspetto più ripugnante del comportamento di Silvio Berlusconi non è il il suo essere un buffone sciovinista. Non è nemmeno che egli faccia il cascamorto con donne di 50 anni più giovani di lui, abusando della sua posizione per offrir loro posti di lavoro come modelle, assistenti personali o anche, assurdamente, candidature al Parlamento Europeo. La cosa più scioccante è il totale disprezzo con cui tratta il pubblico italiano.
L’invecchiato Lotario [personaggio dell'opera teatrale "The Fair Penitent", comunemente usato nella lingua inglese come metafora per indicare un seduttore n.d.t.] può trovare divertente, o forse addirittura audace, l’agire da playboy, vantando le sue conquiste, umiliando sua moglie e facendo commenti che per troppe donne sono grottescamente inappropriati. Non è il primo o l’unico il cui indegno comportamento è inappropriato alla sua carica. Ma quando gli vengono poste domande legittime sulle sue relazioni al limite dello scandalo e quando i giornali lo sfidano a dar conto di frequentazioni che, nel migliore dei casi, sono sconcertanti, la maschera del clown cade. Minaccia gli stessi giornali e le stesse televisioni che controlla, invoca il diritto di proteggere la sua “privacy”, rilascia dichiarazioni evasive e contraddittorie e poi melodrammaticamente promette di dimettersi se verrà colto a mentire.
La vita privata di Berlusconi è ovviamente privata. Ma, come ha avuto modo di rendersene conto il presidente Clinton, lo scandalo non si addice alle alte cariche. A chi lo critica, il Presidente Berlusconi replica che egli continua a godere di alti indici di popolarità, che ha completamente sotto controllo il suo governo e non si farà intimidire da ciò che egli definisce un tentativo dell’opposizione di infangarlo. Molti possono anche sostenere che l’Italia non è l’America, che gli stringenti standard etici puritani degli Stati Uniti non hanno mai dominato la vita pubblica italiana, e che pochi sono gli italiani scioccati dalla farfalloneria. Questo è un paternalistico nonsenso. Gli italiani percepiscono allo stesso modo degli americani cos’è accettabile cosa non lo è. E, come gli americani, disprezzano gli insabbiamenti.
In Italia sono pochi i mezzi di informazione in grado di affermare questo concetto senza temere ritorsioni. Ma, onore al merito, “La Repubblica” ha continuamente sollevato dubbi circa il rapporto del Primo Ministro con la diciottenne Noemi Letizia, la cui collana ricevuta in dono per il compleanno è stata il pretesto per la richiesta di divorzio della signora Berlusconi. Per la maggior parte di queste domande, sulle labbra di ogni perplesso elettore italiano, non è stata fornita alcuna risposta soddisfacente. Quando e come ha incontrato la sua famiglia? Berlusconi ha richiesto le fotografie a un’agenzia di modelle e ha avviato i contatti con la signorina Letizia? Quanto c’è di vero nelle notizie di dozzine di giovani donne invitate alle sue feste nella villa in Sardegna?
Berlusconi ha promesso che chiarirà tutto in Parlamento. Ma sicuramente non ha calmato le critiche con la sua ingiunzione dello scorso fine-settimana, in cui blocca la pubblicazione di circa 700 fotografie che avrebbero mostrato cosa succedeva a queste feste. Non ha tratto beneficio nemmeno dal suo sventurato ministro degli Esteri, che ha tentato di difendere il capo, sottolineando che l’età del consenso, in Italia, comincia a 14 anni - come se questo volesse dire qualcosa.
E’ importante tutto ciò? Alcuni italiani diranno di no. Altri diranno che non è affare di chi non ne è coinvolto. Ma gli elettori italiani, nel corso della campagna per le elezioni europee, dovrebbero riflettere su come il loro governo viene gestito, su quanto i candidati possano essere ritenuti idonei per Strasburgo e riguardo al livello di sincerità del Primo Ministro durante un periodo di turbolenze politiche ed economiche.
Tutto ciò riguarda anche altri. L’Italia ospiterà la riunione del G8 di quest’anno. Importanti discussioni si svolgeranno in questa sede, in cui i governi dell’Occidente spingeranno per una maggiore cooperazione nella lotta contro il terrorismo e la criminalità internazionale. Berlusconi si ritiene un amico di Vladimir Putin. Il suo paese è un importante membro della NATO. Fa anche parte dell’euro-zona, che sta affrontando la sfida lanciata dalla crisi finanziaria mondiale. Non sono solo gli elettori italiani che si interrogano su cosa sta succedendo. Lo fanno anche i perplessi alleati dell’Italia.

Da questo blog volevo ringraziare il personale e il Dott. Passanisi del reparto di neurochirurgia dell'ospedale Cannizzaro di Catania. Perchè lo faccio? Perchè spesso leggiamo solo casi di malasanità mentre non si parla mai dei reparti di eccellenza che esistono in Sicilia. Il reparto di neurochirurgia è uno di questi e il Prof. Ventura con la sua equipe fanno onore alla sanità siciliana. La "disavventura" capitata ad un membro della mia famiglia è stata superata anche grazie alla professionalità e alla preparazione di queste persone. Adesso si. Anche per me è arrivata l'estate....

Buon compleanno Repubblica...

...anche se ultimamente in circolazione c'è chi "gioca" a danneggiare la Tua immagine io gli auguri Te li voglio fare lo stesso. Sei una Signora di mezza età (mamma si offenderebbe se leggesse quest'ultima definizione!) ma hai il fascino delle Signore di una certa età, così a modo, beneducate, di grande levatura morale. Lo so che nei posti chiave delle Istituzioni democratiche a Te tanto care ci sono ultimamente elementi che fanno accaponare la pelle ogni qual volta fanno un'uscita ufficiale. Ma dovresti sapere che i tempi sono cambiati, cara Signora. I politici, che un tempo rappresentavano quanto di meglio la società potesse esprimere, oggi sono diventati non soltanto politicanti da strapazzo, ma persino "accattoni della politica", come amo definirli io. Oltretutto noi Italiani siamo sempre stati un popolo un pò strano. Figurati che siamo riusciti a non festeggiare per anni il Tuo compleanno, quasi come se non avessimo più bisogno di Te, della nostra storia che tanto avrebbe dovuto insegnarci, quasi come se non avessimo più paura di potere risprofondare un giorno nel baratro della dittatura. Pensa se qualcuno avesse provato a cancellare il 14 Luglio ai Francesi o il 4 Luglio agli Americani! E invece noi Italiani siamo stati capaci -incredibile!- di abrogare la Tua Festa con una legge, la 54 del 77. Nessuno ha avvertito la Tua mancanza -!- fino a quando il Presidente Ciampi non ha voluto fortemente ritornare a festeggiarti nel 2001. Non so se questa mio messaggio potrà restituirti i compleanni perduti, però ci tenevo a dirTi che ci sono persone che ancora credono nei valori della Repubblica e della Democrazia. Senza Se e senza Ma. Non Ti arrendere Repy. Noi Italiani siamo un pò strani. Ma Ti vogliamo bene. E- lasciatemelo scrivere- W la Repubblica.

Cronaca di un disastro annunciato




Lunedì 01-06-09

Ore 8,35: Caos totale

Fila interminabile che parte all'altezza della Scuola "De Amicis" e continua lungo tutto il Viale Diaz fin oltre il cimitero.

Velocità di crociera: 5 Km h.

Testimonianza rilasciata da L., 40 anni.

Si stava meglio quando si stava peggio? (N.d.R.)