domenica 29 novembre 2009

Piazza Armerina: donne femministe o uomini senza argomenti?...

In questi giorni noto con un certo disappunto (misto per certi versi ad un quid di divertimento) che una particolare categoria di genere maschile quando non sa come rispondere alle (giuste o meno) considerazioni di una donna la taccia di femminismo. Non ci sarebbe nulla di cui stupirsi se non fosse che sono cresciuta in una famiglia in cui gli uomini hanno sempre rispettato la dignità della donna e hanno favorito la mia tendenza a volermi affermare come persona e a raggiungere la mia autonomia ed indipendenza. Tuttavia, ancora una volta, mi rendo conto di come il mondo sia vario, di quanti pochi veri uomini degni di questo nome circolino a tutte le latitudini, di come gli ominicchi siano adusi a celare le loro mediocrità e meschinità dietro il paravento del presunto femminismo di ritorno.
Insomma, cara femmina piazzese (non utilizzo il termine "femmina" a caso) torna "a fare la calzetta" (cito espressamente uno stralcio tratto da uno degli interventi più illuminati di un soggetto verosimilmente laureato)...se concordi con la scelta delle strisce blu non è perchè la città è più ordinata e meno caotica ma perchè sei amica del potente di turno...se consideri deprecabile il comportamento di un premier che utilizza la sua carica allo scopo di asservirla alla cancellazione dei suoi problemi giudiziari con leggine ad hoc anticostituzionali ed irragionevoli è perchè sei di parte e giù con i riferimenti ai tuoi parenti, etc...se scrivi sul tema del perchè gli uomini vanno con le trans ecco piombarti addosso offese sul piano personale, etc...ma alla fine il risultato è sempre lo stesso, ogni illuminato intervento del fantomatico e quasi-anonimo professionista della bistrattazione misogina si conclude con la lapidaria affermazione: "Voi femministe siete tutte uguali..."

Vorrei rispondergli: "Eh, sì, dottor Azzeccagarbugli, noi donne emancipate siamo tutte uguali: la nostra dignità è sacra e comprendiamo fino in fondo che è fin troppo facile rispondere ad una donna che non la pensa come lei liquidandola con battutacce medievaleggianti e reazionarie sul suo presunto femminismo..."

Ma preferisco non rispondere alle provocazioni. Dopotutto, ognuno ha gli amici che si merita. E io non ho l'abitudine di interloquire con chi frequenta oscuri strateghi e politicanti da bar...

P.S. se la definizione di femminismo è "la convinzione che il sesso biologico non dovrebbe essere un fattore pre-determinante che modella l'identità sociale o i diritti sociopolitici o economici della persona"...
...basterebbe andare a rileggere l'art. 3 della nostra Costituzione per dichiararsi tutti (uomini o donne non importa) femministi...
Art. 3 della Costituzione
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Che dire? Meno male che i Costituenti non erano misogini...

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