lunedì 16 marzo 2009

Il modello Catania?

Dopo qualche mese di stop ieri sera alle 21,30 è tornato in onda finalmente Report su Rai 3, il programma condotto da Milena Gabanelli. Puntata davvero interessante che ha tentato di svelare gli inquietanti retroscena del maxi buco economico-finanziario del Comune di Catania dopo la gestione Scapagnini. La puntata è stata emblematicamente intitolata "I Vicerè".

Di seguito riportiamo alcuni stralci tratti dal programma.





“Il professore Umberto Scapagnini, medico di fiducia di Silvio Berlusconi ha amministrato Catania per otto lunghi anni, dal 2000 al 2008 e - secondo l’autore dell'inchiesta Sigfrido Ranucci - ha lasciato un buco di bilancio di oltre 360 milioni di euro e un indebitamento complessivo di circa un miliardo di euro."




"Lo scorso inverno a causa delle casse vuote, Catania è rimasta al buio letteralmente. Il Comune non aveva pagato le bollette della luce: il segno più evidente di una città sull’orlo del fallimento. Duecento aziende fornitrici non sono state pagate, gli automezzi del trasporto urbano hanno viaggiato con l’assicurazione scaduta e a singhiozzo perché non avevano i soldi per pagare il gasolio, i servizi sociali non erano più in grado di fornire assistenza. Ancora oggi uffici giudiziari, scuole, commissariati rischiano lo sfratto perché il Comune da mesi non paga l’affitto."




"Catania è stata temporaneamente salvata da un decreto del Governo che ha elargito i 140 milioni che il Cipe aveva concesso per la realizzazione di alcune opere urgenti prelevandoli dai FAS (Fondi aree sottosviluppate), e destinandoli alla copertura dei disavanzi di bilancio degli anni passati evitando così al Comune di Catania la dichiarazione di dissesto finanziario."




"Come si è arrivati a questo? Come sono stati spesi i soldi che hanno provocato il buco? - ci si è chiesti durante la trasmissione - Una gestione fatta di opere inutili e abbandonate, milioni di euro spesi per piccoli appalti, consulenze e progetti mai realizzati, una gestione dei 4 mila dipendenti comunali che ha trasformato l’amministrazione catanese in un gigantesco pachiderma che costa 400 mila euro al giorno. "




"Umberto Scapagnini è stato poi nominato commissario straordinario per il traffico e per l’emergenza sismica: ma ha lasciato l’ ufficio con poche opere realizzate e molti debiti. Tutto - conclude l’autore Sigfrido Ranucci - in una città dove l’informazione è in regime di monopolio e ha un nome ben preciso: Mario Ciancio, editore e direttore de “La Sicilia”.




Amici di FemminilMente, ci chiediamo e vi chiediamo: secondo voi conviene ancora essere Comuni "virtuosi"?...

2 commenti:

il Ratto dello spazio ha detto...

la vera domanda è:
può esistere la democrazia senza la responsabilità?
e se la risposta è no,
in che paese abitiamo?

Anonimo ha detto...

la domanda nasce spontanea: perchè quando vanno a votare gli elettori di sinistra in casi del genere puniscono i candidati di sinistra e gli elettori di destra in casi del genere al contrario premiano i candidati di destra? qualcuno può rispondermi?