martedì 8 settembre 2009

Il partito che non c'è - The sound of silence...


Calderoli turbato sul Corriere della Sera afferma che quando ha letto il riferimento di Dino Boffo a “chi si frega le mani” dietro a Feltri, si è reso conto di “essere completamente d’accordo. Può darsi che il direttore del Giornale sia diventato lo strumento per un regolamento di conti interno alle gerarchie cattoliche. Non per nulla, abbiamo ricominciato a sentir parlare di grandi centri e di grandi partiti cattolici”. Questo, continua il ministro, potrebbe confermare una manovra “che vorrebbe dimissionare sia Berlusconi che Umberto Bossi. Un’iniziativa dei potentati economici per sostituire chi è al governo con qualcuno di più malleabile”. Come teoria di chi dice di essere in sintonia con il Vaticano non è niente male. Ma qualcosa in effetti sta affiorando.Casini non ha perso tempo su Famiglia Cristiana ha detto senza mezzi termini che il dopo-Berlusconi è già cominciato. Qui non si tratta di attacchi da sinistra, ma da parte del leader Udc, secondo cui “un giorno si attacca l'Unione europea, il giorno dopo si portano in tribunale i giornali, il terzo magari ci deliziamo con Putin e con Gheddafi...Un delirio di uno contro tutti che finisce per essere autolesionistico per l'Italia e per lo stesso presidente del Consiglio”.Un ritorno al “grande centro” come parodiava Neri Marcoré imitando Casini a L’ottavo nano? Udc e Lega non sono mai andati d’accordo e il primo si è rafforzato correndo da solo: è l’unico schieramento fuori dai poli ad essere in parlamento e a Bruxelles. Moriremo democristiani? Certamente la voglia di succedere al Cavaliere è in aumento. I grandi tessitori Fini, in un ambito di destra laica, e Casini, centro cattolico, scendono in campo. Berlusconi attacca all’impazzata come una fiera intrappolata in una tagliola. La Lega lo difende, ma chiede in cambio il governo di tre regioni. L’”affaire Boffo” non ha agevolato il Premier, che si è subito dissociato da Feltri.


Da qualche giorno leggo qua e là sui blog e/o siti nazionali articoli più o meno sul genere di quello che trovate sopra in corsivo. Lo so che preferireste che mi occupassi di notizie locali e di gossip da "Piccolo municipio antico". Ma nonostante lo strano caso di quasi-omonimia tra il mio nome all'anagrafe e quello di un noto politico locale, mi rifiuto di dare diritto di cittadinanza al caso simil farsesco, ispirato alle migliori commedie di serie B a cavallo tra i '50 e i '60, dal titolo emblematico "Che fine ha fatto la testa di...?"(!...)

E così, se proprio devo scendere sul "locale", avrei pensato di parlare del partito che non c'è, il PD. Chiedo scusa in partenza a parenti, congiunti, amici, amiche, ex compagni e/o compagne, referenti politici, leader carismatici e quant'altro...ma proprio non ce la faccio più a trattenermi. Un pò come un viandante -permettetemi l'immagine poetica, oserei dire crepuscolare- che dopo un lungo peregrinare, dopo non essersi rifocillato per giorni, finalmente trova una locanda, si ferma, mangia e beve e a quel punto inaspettatamente...gli viene un attacco di dissenteria!...E' un pò la mia storia degli ultimi mesi. Ho avuto tante cose da fare, non mi sono quasi mai fermata, Catania, Palermo, Enna, Nicosia, lavoro, incidenti, famiglia, etc...sempre di corsa, sempre indaffarata, sempre arrabbiata. Fino a quando ad un certo punto mi sono presa una vacanza di 7 giorni, lontana da tutto e da tutti, senza cellulare, senza televisione, senza impegni, mi sono persino dimenticata il nome della mia migliore amica (scusa Maria!...). Il distacco, ecco quello che mi ci voleva. Un distacco che al mio ritorno mi ha fatto vedere con occhio molto critico quello che avevo attorno. Ma non avrei mai scritto questo sfogo se non mi fosse arrivata una mail proprio oggi. Un invito a partecipare ad una riunione. Scusatemi lo sfogo, ma la volete sapere una cosa? Questa mail mi ha proprio fatto incaz...!

Un partito che funziona non esiste solo in occasione delle tornate elettorali interne e/o esterne, non esiste solo quando si devono mandare delle persone (che magari non sanno neanche dove stanno di casa o nella migliore delle ipotesi che sono state messe lì dal furbetto politico da quartierino) a fare i delegati al congresso X o Y. Mi pare oltretutto che nel documento programmatico predisposto nel corso dell'ultimo congresso locale, si parlasse di contatto col territorio, di necessità di creare gruppi di lavoro, di partito come sede permanente di un costruttivo dibattito politico che ponesse al centro di tutto il progresso della comunità e che si configurasse come un vero e proprio laboratorio di idee. Nel corso di questi ultimi anni, mi sono confrontata come tanti altri con la vita di partito quando il PD non era ancora una realtà. Ora, non vorrei assolutamente fare un discorso qualunquistico del tipo "si stava meglio quando si stava peggio", considerando anche che la mia ancora giovane età non me lo consente. Ma vorrei testimoniare che quando ero in un altro partito, poi confluito nel PD, l'allora segretario riuniva settimanalmente il direttivo per tenere costantemente informati e aggiornati i componenti dello stesso direttivo su ciò che accadeva in città.

Non bisogna mai dimenticare che la forza di un partito è data da un gruppo che lavora in una stessa direzione e non dai discorsi teorici che vengono letti ad inizio riunione o ad inizio comizi...Mi fermo qui. Ma penso che in questa città oltrechè di bravi amministratori pubblici, abbiamo bisogno anche di una segreteria del PD all'altezza della situazione. E finora quello che ho sentito è stato solo il suono assordante del silenzio del partito, "the sound of silence". Speriamo che non sia morto. Che sia solo un partito in letargo, ma pronto a risvegliarsi presto. Signori, il tempo sta scadendo. Male che vada, noi comuni mortali piuttosto che morire berlusconiani, potremo migrare in qualche terra lontana...ma voialtri?...


Vasily


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1 commento:

SARO FALSAPERLA ha detto...

NON POSSO FAR ALTRO CHE COMPLIMENTARMI ,NON AVEVO DUBBI SULLA VOSTRA OBIETTIVITA',BRAVA...

Saro Falsaperla