domenica 5 aprile 2009

Mi consenta...sto parlando con Erdogan...


Silvio Berlusconi crea un nuovo caso al vertice Nato di Strasburgo.


La giornata doveva iniziare con il simbolico attraversamento dei 28 leader Nato del grande ponte pedonale che attraversa il Reno per unire Francia e Germania. Sul lato tedesco arriva Berlusconi e Angela Merkel, sorriso sulle labbra, lo attende su un tappeto rosso. Il premier scende dalla Mercedes col cellulare all'orecchio, fa gesti verso la cancelliera per farle capire che ha un'importante telefonata in corso. Poi, invece di dirigersi verso di lei, fa marcia indietro e si mette a passeggiare sulla riva del fiume, tra le bandiere della Nato, continuando a parlare al telefonino. La Merkel lo guarda allibita, sorride e fa gesti quasi a dire "'il solito Silvio". Arrivano premier e presidenti e tutti guardano alla volta di Berlusconi che, imperterrito, continua al sua telefonata. La Merkel, questa volta un po' spazientita, invita gli altri ad andare avanti, poi, indicando Berlusconi sembra dire qualcosa tipo: "Lasciamolo lì, quando avrà finito verrà". Risata e si prosegue.

Più tardi, in una conferenza stampa che ha interrotto senza rispondere a nessuna domanda, Berlusconi ha spiegato che era al telefono col premier turco Tayyp Erdogan, nel tentativo di far accettare alla Turchia la candidatura del premier danese Rasmussen come segretario generale dell'Alleanza. Da giorni Ankara si opponeva al danese, accusato dal premier Erdogan di aver gestito in maniera anti-islamica la vicenda delle vignette "blasfeme" pubblicate da un giornale di Copenaghen.
Berlusconi, tanto per cambiare, si è preso il merito dell'intesa: "Ho parlato con Erdogan per 32 minuti, poi lui ha comunicato a me il suo accordo" su Rasmussen. "Ci siamo quindi riuniti con gli altri leader e abbiamo proceduto formalmente. Io ero stato incaricato da De Hoop Sheffer di contattare Erdogan". In conferenza stampa, il presidente turco Gul ha poi spiegato come si è davvero svolto il negoziato: "Ci eravamo lasciati venerdì a mezzanotte senza un accordo. Poi questa mattina negli incontri con il presidente Obama sono state date tutte le rassicurazioni necessarie alla Turchia sulla nomina del nuovo segretario generale: le nostre preoccupazioni sono state condivise dagli alleati". Insomma, c'è voluto l'intervento diretto del Presidente Obama per arrivare all'intesa finale.
E la telefonata di Berlusconi?...Si accettano scommesse relativamente all'identità del suo interlocutore telefonico...

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