mercoledì 7 ottobre 2009

Tumore al seno: la prevenzione non è un'opinione...


"Un'ecografia all'anno per tutta la vita, a partire dai 30 anni; dai 40 anni aggiungere anche la mammografia annuale. Questa la prevenzione ideale contro il tumore al seno." - così Umberto Veronesi, luminare e antesignano in Italia della lotta contro i tumori.


Ieri, di buon mattino, mi reco in ospedale per la programmata da tempo ecografia, sentendo risuonarmi nelle orecchie le parole di Veronesi: "Se tutte le donne seguissero questo semplice schema avremmo certamente una forte riduzione del rischio di avere malattie gravi."

Dopo una lunga attesa con tanto di bigliettino stile ufficio postale, finalmente vengo chiamata nella stanza dell'ecografo ed inizia così per me una sorta di calvario. Il medico mi fa entrare e comincia a storcere il naso chiedendomi: "Ma lei quanti anni ha?" Io gli dico la mia età (33) e lui mi chiede perchè sono lì, quale è il mio problema. Io gli rispondo che non ho nessun problema e che sono lì solo a fini di prevenzione. Non lo avessi mai detto! Lui inizia a farmi una predica anti-prevenzione (avete capito bene!) e mi dice che è inutile alla mia età la prevenzione, che solo dopo i 40 si deve fare l'ecografia, che l'ecografia è praticamente inutile se una non ha un nodulo, etc. Io inizio a provare fastidio per le sue parole, gli dico che una mia amica della mia età ha avuto un tumore al seno e quindi...Lui a quel punto e mentre è già iniziata l'ecografia su di me, con fare sprezzante mi risponde:"Il tumore di un'amica ha fatto nascere il timore di un'altra amica..." Ed io comincio a provare non più fastidio ma imbarazzo...quell'imbarazzo che solo noi donne possiamo provare, della serie: "Signora, se proprio lei insiste io la esamino..."


Me ne torno a casa disgustata profondamente, ben sapendo che purtroppo non tutte le donne possiedono come me gli strumenti necessari per comprendere quanto sia importante la prevenzione e che l'esistenza di certi medici certo non fa bene nè alla medicina, nè alle pazienti.

Mi consolo pensando che anche a Piazza Armerina esiste la LILT, la lega italiana per la lotta contro i tumori.
Mi consolo pensando che esiste anche l'AIRC e il Professore Umberto Veronesi.

Donne, non fatevi fregare da medici incompetenti e/o incoscienti. Almeno a partire dai 30 anni prenotate un'ecografia al seno all'anno e a partire dai 40 anni aggiungete anche la mammografia.

Per ogni donna la prevenzione deve essere sinonimo di promozione del proprio benessere, della propria salute, ma anche della propria bellezza. E' già partita la campagna per la prevenzione del tumore al seno "Nastro Rosa", giunta nel 2009 alla sedicesima edizione, a cura della LILT, la lega italiana per la lotta contro i tumori. Oltre 370 ambulatori LILT saranno disponibili gratuitamente per tutto il mese di ottobre a fare delle visite senologiche, esami di diagnosi precoce e controlli. Per conoscere l’ambulatorio LITL più vicino e per avere maggiori informazioni è disponibile un numero verde: 800-998877. E’ inoltre possibile conoscere on-line l’ambulatorio per il controllo al seno della propria località e scegliere la regione.

Un abbraccio a tutte, sperando di non essere più costrette ad incrociare sulla nostra strada medici superficiali, insensibili, incompetenti.



Le raccomandazioni del Prof. Veronesi si rifanno anche al suo progetto di ricerca Mortalità Zero, che spiega così: "Abbiamo scoperto che quando un tumore viene individuato solo dagli esami strumentali (come mammografia, risonanza magnetica e altro) e non è ancora percepibile alla palpazione, necessita di interventi molto delicati perché, essendo piccolissimo, è difficile andarlo a pescare, ma, una volta operato guarisce nel 99,3% dei casi". Questo dato - ricavato in seguito ai risultati ottenuti su quasi 1000 donne - induce l' oncologo a pensare che "dobbiamo riconsiderare tutta la metodologia della prevenzione e della diagnosi precoce su basi nuove. Tuttavia - avverte - dobbiamo provarlo. Ecco il motivo della ricerca che stiamo mettendo in atto e che si chiama "Mortalità Zerò". Questo studio prevede che 10.000 donne sane con più di 40 anni siano controllate per 10 anni, durante il quale verranno sottoposte ogni anno a due ecografie, una mammografia e, per quelle più a rischio, una risonanza magnetica. Del resto, dice Veronesi, affinandosi le tecnologie diagnostiche e accelerando sul pedale della prevenzione e della diagnosi precoce, "sono sempre più numerose le donne che guariscono dal tumore del seno, e migliora anche la loro qualità di vita: lo confermano gli ultimi dati dell' American Cancer Society, che anticipano i trend mondiali". E si tratta di dati confortanti: la mortalità per tumore nella donna, nel periodo 1991-2005 è diminuita dell'11,4%, con una maggiore diminuzione, in particolare, della mortalità per tumore al seno, che si è ridotta del 37%. Anche il numero di nuovi casi ha iniziato per la prima volta a diminuire dal 1998, sebbene lentamente (-0,6% l'anno).

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