venerdì 9 ottobre 2009

Never ending story...







Per l'ennesima volta, il mercato settimanale del giovedì non si riesce a schiodare dalla Piazza Falcone e Borsellino (ex Piazza Europa).


Sono trascorsi ormai decenni dal momento della geniale intuizione dell'allora Sindaco Sottosanti di spostare il mercato dal Villaggio Kennedy alla Piazza Falcone e Borsellino. Abbiamo avuto modo di raccontarvi come questa scelta si sia rivelata per il Sottosanti una di quelle scelte che riescono a cambiare il destino di chi le prende. Un pò come un ranocchio che viene baciato da una principessa e si tramuta come per magia in uno splendido principe. O come un brutto anatroccolo che, dopo un lungo peregrinare, si ritrova trasformato una bella mattina come per incanto in un bellissimo ed elegante cigno. O come una Cenerentola che un bel giorno incontra sulla sua strada un principe azzurro e fugge con lui a cavallo di un regale destriero. O come una velina che durante una trasmissione televisiva -naturalmente di approfondimento culturale- incontra un calciatore e fugge con lui sul suo yatch. Eh sì, fu pressappoco ciò che successe a Fulvio Sottosanti, nel momento in cui compì la scelta strategica della Piazza Falcone e Borsellino. Da quel momento la fortuna gli sorrise, diventò il Sindaco più popolare della città dal dopoguerra al giorno d'oggi. Nel precedente articolo però avevamo omesso -perdindirindina!- di scrivere di come il Sottosanti dopo quella felice intuizione fosse riuscito nell'impresa di diventare deputato regionale. Ma questa è un'altra storia...




Ma torniamo all'argomento del giorno e cioè a "La maledizione del mercato settimanale". A seguire ricapitoliamo brevemente .






1)il Sottosanti decide di fare svolgere il mercato in Piazza Falcone e Borsellino e come risultato ottiene di diventare super popolare, di essere insperatamente rieletto Sindaco (per poi essere quasi immediatamente sfiduciato dal Consiglio comunale - ma questa è un'altra storia...), di diventare ancora più insperatamente deputato regionale.




2)il suo successore Ivan Velardita non coglie i suggerimenti e le proteste (per questioni di ordine pubblico, igienico-sanitarie, di sicurezza, di controllo degli abusivi, etc..) provenienti da più parti e non prende alcuna decisione -cosa a detta di molti a lui parecchio congeniale- sul tema del mercato, che continua a svolgersi sempre in Piazza Falcone e Borsellino.




3)il successore del successore Maurizio Prestifilippo decide di spostare il mercato all'area ex Siace, appena fuori dalla cinta municipale e dotabile di servizi adeguati all'uopo, ma ottiene come effetto lo sciopero degli ambulanti che per circa tre mesi non montano le bancarelle e quindi niente mercato. Il Prestifilippo si candida a diventare così il Sindaco più impopolare dal dopoguerra ad oggi -anche se il Velardita per altre motivazioni rimane in pole position per lo stesso titolo- e difatti dopo essersi dimesso per candidarsi come deputato regionale non solo non viene eletto come tale ma addirittura quando si torna a votare per la sindacatura, ricandidatosi, non viene rieletto.




4)sotto la vigenza del Sindaco Carmelo Nigrelli, l'Assessore alle Attività Produttive Teodoro Ribilotta si intesta la battaglia -qualcuno parla a questo proposito di battaglia persa in partenza- del trasferimento del mercato dalla Piazza Falcone e Borsellino all'area del Piano Sant'Ippolito. Tale destinazione è stata votata dal Consiglio comunale, organo competente in materia, sotto la vigenza della precedente legislatura (Prestifilippo Sindaco), dopo il netto rifiuto dei commercianti sull'area ex Siace e di concerto con gli stessi relativamente al Piano Sant'Ippolito. Da sottolineare che, all'epoca, l'attuale Assessore al ramo, nonchè Vice Sindaco Ribilotta, era Consigliere comunale di opposizione e votò con tutti gli altri la nuova sede, scelta con il parere positivo di ambulanti e organizzazioni di categoria.




Arriviamo così alla giornata di ieri, 8 Ottobre. Ore 05,00 del mattino: gli ambulanti inferociti contro la decisione del Ribilotta. Gli spazi disegnati sulla planimetria nei fatti non consentono ai commercianti di potere lavorare, sono troppo piccoli, si oscurano tra di loro, manca lo spazio per allocare i furgoni. Insomma -per restare in tema con il background politico di provenienza dell'Assessore al ramo- una RIVOLUZIONE D'OTTOBRE a tutti gli effetti...e così l'Assessore è costretto a tornare sui suoi passi e ad inchinarsi alla volontà del popolo, un pò come una Maria Antonietta davanti alle donne di Parigi che chiedono il pane per i loro figli...e così -per evitare la ghigliottina?- l'Assessore convoca d'urgenza una riunione a Sala delle Luci che vede la partecipazione di sindacati di categoria, forze dell’ordine, personale dell’ufficio commercio e dell’ufficio tecnico del Comune. Nel corso della stessa, dopo ampio dibattito, l’Assessore fa presente che la Piazza Falcone e Borsellino non potrà più ospitare il mercato settimanale a causa dell’imminente inizio dei lavori per il parcheggio sotterraneo, nonché per la destinazione dell’area alla sosta gratuita, non appena partiranno i parcheggi a pagamento. In conclusione, si giunge alla conferma di Piano Sant’Ippolito alle seguenti condizioni: collocazione del settore alimentare nello spiazzo sottostante i licei, ubicazione degli auto negozi lungo la ringhiera esistente nel piano, prolungamento del settore non alimentare nella Via Mascagni e in Piazza Dalla Chiesa. In attesa che venga predisposta la nuova planimetria, il mercato rimarrà momentantaneamente presso la Piazza Falcone e Borsellino. A proposito dell’incontro e delle decisioni concordate viene redatto un verbale sottoscritto dall’Amministrazione di Piazza e dai rappresentanti di categoria.




MORALE DELLA FAVOLA




Probabilmente per circa un mese -e cioè per il tempo necessario ad adeguare la planimetria del mercato settimanale alle prescrizioni concordate nel documento congiunto tra Amministrazione comunale, ambulanti ed organizzazioni di categoria- la pace regnerà sovrana.


Ma siamo sicuri che quando la planimetria verrà adeguata alle reali esigenze dei lavoratori del settore si riuscirà alfine a schiodare il mercato dalla Piazza Falcone e Borsellino?...Chissà perchè ma fin da ora il dubbio si insinua nelle nostre piccole menti...


Frattanto, una nuova LEGGENDA METROPOLITANA allunga i suoi tentacoli sulla vicenda...

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