venerdì 2 ottobre 2009

ROGO MEDIATICO


Ieri sera abbiamo visionato con molta attenzione la puntata di Annozero "No Gianpy no Party". E l'abbiamo guardata non perchè interessate al gossip, ma per capire fino a che punto le donne nel nostro Paese, qualunque sia il loro background di provenienza, sono valutate in base a parametri di spiccata derivazione maschilista. Sul banco degli imputati non abbiamo visto -nostro malgrado e come avremmo potuto immaginare- l'uomo-istituzione per antonomasia della politica italiana degli ultimi anni, il presidente festaiolo per eccellenza, l'uomo "fascinoso" che compra "le cose" che gli piacciono. Ma abbiamo visto una donna, Patrizia, da bruciare sul rogo mediatico. Attorno, un esercito di simil pubblici ministeri, qualcuno purtroppo anche di sesso femminile, che miravano a spiegarci che era lei da lapidare, la "donnaccia", e non colui che soggiornava amabilmente e ingenuamente circondato da fanciulle in erba aspiranti meteorine o candidate, tra festini, lustrini e canzonette. Il punto non era insomma l'idea di un certo tipo di uomo che considera la donna come un oggetto di consumo in una società post-consumistica. No, il punto era lei, che farebbe la escort anche se non ci fosse LUI. Ebbene, noi di FemminilMente non ci stiamo e denunciamo questo gioco al massacro mediatico anche dalle nostre parti. Per una volta da donne alziamo la voce anche noi. Donna, anche dalle nostre parti, a Piazza Armerina, chiunque tu sia e qualunque cosa faccia, che tu sia casalinga, insegnante, escort, impiegata, professionista, giornalista, sarai valutata e soppesata come carne da macello, sarai considerata con l'occhio dell'ammiccamento e dell'allusione sessuale anche su blog di personaggi in cerca d'autore...

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