venerdì 8 maggio 2009

Lettera aperta a Sandra Tigano neo segretaria del PD di Piazza Armerina


Cara Sandra,

Finalmente una donna alla guida del PD di Piazza Armerina ! Per tanti anni e con tanta pazienza le poche donne all'interno dei nostri partiti hanno lavorato, spesso in silenzio e senza nulla pretendere e lo hanno fatto perchè qualcuna potesse raccogliere la sfida che oggi affidiamo a te.
Consentimi allora, cara Sandra, di dire che la tua elezione è una vittoria per tutte quelle donne che in questo partito hanno creduto e continuano a credere.


Certo avrei preferito che questa candidatura, proposta da un ristretto numero di persone e presentata di fatto all’Assemblea solo per la ratifica, fosse stata preceduta da ampi spazi di discussione e dibattito. Questo non è avvenuto e ancora una volta un'occasione di confronto e di crescita per questo partito è andata persa . Chi ti ha presentato all'Assemblea, ha detto che sei una persona che conosce poco i meccanismi della politica e per questo avrai bisogno di persone che ti collaborino e che ti alleggeriscano un pò delle tue responsabilità ma io ti dico che proprio i cosidetti meccanismi della politica hanno provocato i "guasti" che stanno sotto gli occhi di tutti. Per cambiare veramente il modo di fare politica servono scelte coraggiose e forse anche impopolari, alla Obama per intenderci. Tu hai parlato di sogni, di una città da cambiare, di una cultura politica da rivedere. Hai parlato di dialogo, di mediazione, di collaborazione.

Ho sempre creduto che tutto può cambiare nella misura in cui ognuno di noi è disposto a cambiare e che la politica vale nella misura in cui serve. E noi dobbiamo decidere a chi vogliamo che serva.
Mi auguro che tu possa sfatare quello che si dice sulle donne in politica e cioè che sono le peggiori nemiche di se stesse. Per certi versi può essere vero ma a qualcuno è tornato utile ed è servito spesso ad allontanarci e a creare fratture incolmabili. Forse è arrivato il momento di cambiare anche questo, perchè le donne sanno fare rete quando sono capaci di superare certi pregiudizi e quando lavorano insieme ad un progetto concreto. E' la politica del fare quella che dovrebbe contraddistinguerci.

Voglio con te essere sincera fino in fondo : c'è stato un momento del mio percorso politico in cui ho immaginato di essere alla guida di questo partito ma i tempi evidentemente non erano maturi e nella vita bisogna avere la capacità di riconoscere quando fare un passo indietro senza per questo pensare che se io non ce l'ho fatta nessun altro deve farcela.

Ti auguro buon lavoro, cara Sandra per il bene di questo partito ma soprattutto per questa città meravigliosa che sicuramente merita il meglio.
Maria Grasso

4 commenti:

SARO FALSAPERLA ha detto...

COMPLIMENTI PER L'ARTICOLO MA COME AL SOLITO SILENZIO TOTALE,MA PERCHE' NON SBATTETE FUORI CERTI PERSONAGGI DAL PARTITO
Saro Falsaperla

Anonimo ha detto...

e perchè mai dovrebbero buttarli fuori?fanno tanto colore!in questo caso colore verde,ma non verde pd bensì verde di invidia.
francesco

Anonimo ha detto...

brava signora Grasso,la sua lettera offre degli interessanti spunti di riflessione.penso che voi donne possiate davvero cambiare la società in meglio.cordiali saluti.marco

Anonimo ha detto...

sig.ra grasso, quando lei scrive che c'è stato un momento del suo percorso politico in cui ha immaginato di essere alla guida di questo partito, si riferisce sicuramente al periodo in cui la parte sana del partito ha riconosciuto in lei una forza e autorevolezza tale da candidarla come segretaria.purtroppo la parte più miope ma in quel momento maggioritaria la pensava diversamente.e così il partito per diverso tempo ha avuto un segretario non segretario che per fortuna alla fine si è dimesso.oggi con la sig.ra tigano speriamo che le cose si possano sistemare.io continuo a preferire lei.un saluto da un amico