martedì 23 dicembre 2008

Caro Sindaco Nigrelli ti scrivo...

...così mi distraggo un pò


Caro professore,


tante volte ho immaginato di scriverti questa lettera e tante volte l'ho scritta e riscritta nella mia mente...E adesso finalmente eccomi qua. In fondo ogni fine d'anno è sempre un momento riservato ai bilanci oltre che ai buoni propositi. E vorrei partire proprio da questi. I buoni propositi. Vorrei provare a scriverti di una città, la città dei miei sogni. La città dei miei sogni è una città dove ci sia sempre spazio per le buone idee e per i progetti di sviluppo. E' una città nella quale le donne si accostino alla cosa pubblica con un approccio costruttivo e partecipativo. E' una città nella quale nessuna intelligenza venga mai più mortificata dagli atteggiamenti arroganti dei potenti. E' una città nella quale ognuno senta di potere dare il proprio contributo sapendo che non avrà mai sbattuta la porta in faccia. E' una città nella quale non si dimentichi mai chi è rimasto indietro e lo si sostenga fattivamente. E' una città nella quale non deve essere lasciato spazio ai pregiudizi e ai pettegolezzi. E' una città nella quale le donne si sentano al sicuro e protette. E' una città nella quale il confronto si sostituisca allo scontro fine a sè stesso. E' una città nella quale le iniziative dei privati vengano sostenute dagli amministratori pubblici non perchè provengono dagli amici o dagli amici degli amici, ma perchè dietro ci sono delle belle idee. E' una città nella quale i giovani trovino delle buone ragioni per non andarsene a vivere altrove.


Per tutte queste ragioni (e per molte altre ancora) ti abbiamo scelto a rappresentarci. Fà che Piazza Armerina assomigli sempre di più alla città dei nostri sogni. So che non hai la bacchetta magica. Ma da te ci aspettiamo di più che dagli altri che ti hanno preceduto. Credo che in fondo le aspettative alte nei tuoi confronti siano state sempre una componente essenziale della tua esistenza. Fà che l'anno che verrà sia l'anno di Piazza Armerina.

Sibilla 75

"D'una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda."

Italo Calvino











1 commento:

Anonimo ha detto...

Carmelo è il nostro Obama. Condivido la lettera di Sibilla.Complimenti e auguri per questo bel blog.

MaschilMente vostro.